Sagre e Feste Fucecchio
da sabato 31 Maggio 2014 a lunedì 2 Giugno 2014
Tra storia e leggenda a cavalcioni fra Marche e Umbria: alla scoperta dei Monti Sibillini con il CAI Valdarno Inferiore di Fucecchio
Da sabato 31 maggio a lunedì 2 giugno (partenza pomeriggio del 30 maggio) il CAI Sez. Valdarno Inferiore “Giacomo Toni” di Fucecchio organizza un’escursione sui Monti Sibillini ‘tra storia e leggenda a cavalcioni fra Marche e Umbria’.
Per quanto ne sappiamo il più antico documento letterario che si occupa della Sibilla Appenninica, qui chiamata Maga Alcina, è il popolarissimo “Guerrin Meschino”, Il protagonista viaggia in tutto il mondo allora conosciuto alla ricerca delle sue origini e intanto combatte e vince strabilianti battaglie e tornei e acquista gran fama. Finalmente un veggente africano lo consiglia di rivolgersi alla Maga Alcina che soggiorna tra i monti di Norcia. Qui giunto dopo mille peripezie, con la sua vicenda il Meschino commuove l’oste Anuello che, per quanto terrorizzato dall’ardito progetto del Guerrino e dalle mirabolanti storie sul conto della maga Alcina, decide di accompagnarlo. E lo guida infatti ma solo fino al Romitorio che sorge ai piedi del monte.
Nel romitorio ci sono tre romiti i quali fanno di tutto per dissuadere il Meschino dal suo insano e peccaminoso proposito, ma il giovane tanto fa e tanto dice che infine li convince e si fa anche benedire prima di partire; un po’ di pane, alcune candele e la pietra focaia nella bisaccia e nella mente un’efficace giaculatoria che gli hanno insegnato i romiti, il Meschino si inerpica verso la cima del monte e sul far della sera giunge stremato davanti alla grotta.
L’indomani, recitata la giaculatoria, con la candela in mano, il Meschino penetra nell’antro misterioso e buio. Il primo impatto è raccapricciante: sotto i piedi si trova un orribile serpente che altri non era che Macco, l’Ebreo Errante finito a fare la guardia all’antro di Alcina. Il Meschino passa avanti e giunge alla grande porta di metallo, dove è scritto che chi entra e rimane nella grotta per più di un anno non ne uscirà più e sarà dannato per sempre.
Il Meschino ormai deciso a tutto entra e subito l’interno dell’antro rivela un ambiente luminoso e ricco di fiori, palazzi d’oro, fanciulle bellissime, dolcezze invitanti: è il regno della Maga Alcina. Le tentazioni sono infinite: tentazioni di gola, mentre il Meschino continua a mangiare pane e sale, e soprattutto tentazioni di carne a cui il giovane resiste con tante giaculatorie e tanta forza d’animo. Ma Alcina non è da meno e ce la mette tutta per far crollare la virtù del suo giovane ospite. Non che la vita nella grotta sia sempre piacevole, anzi ogni venerdì i suoi abitanti si trasformano in bestie schifose e orrende, ma neppure questo riesce a far vacillare il nostro eroe.
Così tra piacevoli tentazioni e spaventi indicibili, la cosa va per le lunghe, finché dopo sette mesi il Meschino, resosi conto che la maga gli svelerebbe le sue origini solo se riuscisse a farlo peccare, decide di andarsene ed è lasciato andare. All’uscita rivede il serpente Macco. Al romitorio ritrova l’oste Anuello e i tre romiti che gli fanno gran festa a vederlo sano e salvo. Come è giusto per un cavaliere della sua fama e della sua fede, si reca a Roma a chiedere la benedizione papale, perché ogni contaminazione col mondo del peccato sia cancellata dal suo corpo e dal suo animo. E il Papa, sentito il suo racconto, lo assolve e gli dona anche duecento denari d’oro.
Così racconta Andrea da Barberino nel romanzo cavalleresco pubblicato nel 1410.
(Liberamente tratto da “Guida dei Monti Sibillini” di Alesi e Calibani)
PROGRAMMA:
Ritrovo a Fucecchio in Piazza XX Settembre di Venerdì 30 Maggio alle ore 14,00;
Partenza con auto proprie da organizzare, con destinazione “Agriturismo il Tiglio” in località Isola di Montemonaco (AP) a 930 metri di altitudine; sistemazione nelle rispettive camere e cena intorno alle ore 20,30.
Partenza per il ritorno prevista intorno alle ore 14,30/15,00 di Lunedì 2 Giugno con rientro a Fucecchio per le ore 19/20; il viaggio di ritorno dura 4,30 ore, traffico permettendo.
ALCUNI ITINERARI PROPOSTI:
SABATO 31 MAGGIO: escursione “E” al Lago di Pilato (m.1940) con partenza da Foce (m.940) per la Valle del Lago (dislivello m.1000 circa), ritorno stesso itinerario; ed escursione “EE” (dislivello m.1500 circa) con proseguimento per le roccette e la Sella delle Ciaule (m.2340); da qui tre alternative: 1) la vetta del Monte Vettore (m.2476) con vista sulle frazioni di Montegallo da un lato e l’anfiteatro del Lago di Pilato dall’altro, ritorno per lo stesso itinerario; 2) una fantastica cavalcata sulla cresta opposta che si mantiene fra i 2200 e i 2400 m. di altitudine: Punta di Prato Pulito, Cima del Lago, Cima del Redentore (m.2448), Cima dell’Osservatorio, Quarto S. Lorenzo, Forca Viola (m.1936), con vista panoramica sui piani di Castelluccio da un lato e l’anfiteatro del Lago di Pilato dall’altro, poi in discesa per la Valle del Lago fino a Foce; 3) attraversamento della Forca Viola, proseguimento per Palazzo Borghese, stupenda montagna calcarea, discesa definitiva a Foce.
DOMENICA 1° GIUGNO: escursione “E” con partenza da Vetice (m.726), loc. Fonte Vecchia (m.852) per il versante Sud fino al Casale delle Murette (m.1794) con improvvisa e imponente vista su tutta la conca de Il Rio, vicino è Il Pizzo (m.1769) ed escursione “EE” per tracce di sentiero sempre più ripido e su cresta sempre più aerea ed affilata, fino alla vetta del Monte Priora o Pizzo della Regina (m.2332), forse la montagna più bella di tutto il gruppo.
Ma sono anche possibili, in alternativa, il Monte Vettore da Altino o da Foce per la cresta nord del Monte Torrone; il Palazzo Borghese dal Rifugio M. Sibilla per la Cima Vallelunga ed il Monte Porche; il Monte Sibilla dal Rifugio M. Sibilla; il Pizzo Tre Vescovi dalla Pintura di Bolognola per il Monte Castel Manardo e la Forcella Bassette.
LUNEDI’ 2 GIUGNO: escursione “E”, facile per tutti: con partenza dal parcheggio (m.919) delle Pisciarelle (m.850) per le Gole dell’Infernaccio, con sosta intermedia all’Eremo di San Leonardo (m.1128) e proseguimento per la Cascata del Il Rio (m.1200), oppure dalle Gole dell’Infernaccio proseguimento per Capotenna, ritorno per lo stesso itinerario, o ancora la valle del fiume Ambro fino alle Roccacce.
COSTI da versare direttamente sul posto:
€ 150,00 (non soci Cai + rimborso di € 19,00 per 3 giorni di assicurazione: necessitano nome, cognome e data di nascita) si coglie l’occasione per notare che la tessera Cai costa 45,00 euro e vale per tutto l’anno, (conferma e anticipo € 30,00 entro Venerdì 23 Maggio), comprendenti 3 pernottamenti, 3 cene, 3 colazioni e 3 pranzi con panino per il pranzo al sacco, il vino è compreso, l’acqua è gratis e per questo è necessaria la borraccia o la bottiglia di plastica vuota per le escursioni, la piscina “fredda” è compresa, gli extra esclusi (ma non ci saranno extra necessari); il viaggio con auto proprie con le spese di viaggio da suddividere tra gli occupanti delle rispettive auto;
(verrà consegnato il modulo con le indicazioni sull’itinerario automobilistico).
NOTA BENE:
– Le escursioni proposte saranno modificate o adeguate in relazione alle condizioni meteo, ma anche in relazione alle capacità e possibilità dei partecipanti e alla loro esperienza.
– Pur trattandosi di gita prettamente escursionistica in ambienti che però talvolta superano abbondantemente i 2000 metri di altitudine, è richiesto un discreto allenamento ed un abbigliamento adeguato ad ogni evenienza.
L’ambiente si presta ottimamente a passeggiate anche a carattere famigliare per i vicoli ed i sentieri intorno alle frazioni ed ai paesi limitrofi: Montemonaco, Montefortino, Montegallo, ma anche Amandola, Sarnano; paesi dove la frenesia della vita moderna è per fortuna ancora un sogno.
Per informazioni:
in sezione tutti i Venerdì dalle 21,30 alle 23,30
Giovanni Morichetti tel. 368-456223,
email: giomorichetti51@gmail.com
Francesco Mantelli tel. 334-3568049
email: domini.mantelli@gmail.com
Fonte: CAI Sez. Valdarno Inferiore "Giacomo Toni"Eventi simili
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