Sagre e Feste Teatro Lastra a Signa

domenica 2 Marzo 2014

Speciale Carnevale a Lastra a Signa tra sfilate, musica e uno spettacolo al Teatro delle Arti

Una intera giornata dedicata al CARNEVALE a Lastra a Signa, con il carro, la banda, la merenda e, alle 17.00, tutti al Teatro delle Arti per un bellissimo spettacolo di maschere e burattini per tutte le età: DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO!
SPECIALE PROMOZIONE: esclusivamente su prenotazione entro il 28 febbraio, nuclei familiari di almeno tre persone UN BAMBINO ENTRA GRATIS!
Biglietti: bambini fino a 12 anni 5 €, adulti 10 €

 

Domenica 2 marzo ore 17.00
Fabula. Rassegna di spettacoli per bambini e famiglie
Speciale Carnevale
in collaborazione con Comitato Carnevale Itinerante

 

ORE 15.00
CARNEVALE ITINERANTE CON CARRO ALLEGORICO
Ritrovo CASA DEL POPOLO
TRIPETETOLO (via Livornese 108)

ore 16.00
PIAZZA GARIBALDI
BANDA MUSICALE
e MERENDA

ore 17.00
TUTTI IN TEATRO per
DON GIOVANNI IN CARNE e LEGNO
spettacolo di maschere e burattini

PER TUTTE LE ETA’
VI ASPETTIAMO! IN MASCHERA se vi va!

TAP Ensemble
spettacolo di maschere e burattini
DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO
di Nicola Cavallari e Luca Ronga
regia di Ted Keijser
con Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Luca
Ronga, Gianluca Soren
Don Giovanni in carne e legno è uno spettacolo per attori in maschera e guarattelle napoletane, risultato di un’appassionante ricerca scenica condotta alla scoperta delle opportunità creative che nascono dal dialogo tra i burattini tipici della tradizione napoletana (le guarattelle, appunto) e le maschere della Commedia dell’Arte.
Dal primo e inevitabile atto del guardarsi, misurarsi e “annusarsi”, gli attori e i burattini, fra stupore e scoperta, arrivano a imitarsi, quindi a riconoscersi e infine a superarsi l’un l’altro. Muovendosi in scena essi invadono gli spazi reciprocamente loro assegnati dalla tradizione, colmando così l’antica distanza fra il teatro “alto” dei comici in carne e ossa e il teatro “altro” dei girovaghi di piazze e mercati.
Ormai morto nella carne, il mito di Don Giovanni risorge così nel legno dal suo castigo eterno, per perpetuare quel medesimo desiderio di conquista e di libertà terrene che lo trascinerà invece nuovamente agli inferi. Il fantasma si muove sulla scena nel suo rosso mantello, in un susseguirsi vibrante di quadri in cui l’impertinenza del burattinaio si mescola con l’inventiva grottesca delle maschere. I modi sono quelli della Commedia dell’Arte, del teatro popolare, delle sagre, delle processioni e dei riti locali, che danno al mito del dissoluto nobiluomo un senso nuovo di materia terrena: il sapore sincero e sagace del racconto popolare. …come la pelle di pollo nella minestra quando ormai tutti ci mettono il dado!

 

Fonte: Teatro delle Arti

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