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venerdì 28 Febbraio 2014

“La Notte PontAderese”: al Teatro Era ricordi dagli anni ’60 ai ’90. Uno spettacolo per celebrare la città e raccogliere fondi per gli alluvionati di Ponsacco

Ci siamo! I Pontederesi la hanno attesa per tre settimane ma finalmente arriva “La Notte PontAderese”, una serata all’insegna del ricordo della vecchia Pontedera dagli anni ’60 agli anni ’90 per raccoglie fondi per gli alluvionati di Ponsacco. La festa amarcord si terrà venerdi 28 febbraio sotto la conduzione di Spazialex, Eugenio Leone e Michele Quirici.

 


L’idea è nata da un gruppo fondato su Facebook denominato “Sei di Pontedera se…” che ha raggiunto in tre settimane più di 3.000 adesioni. Un grande, fulmineo successo che ha coinvolto tutta la città in una gara dei ricordi di infanzia o di gioventù di tanti pontederesi. O meglio PontAderesi, con la “A”, come è ben spiegato dalla professoressa Robustelli nel libro “Pontedera e i Pontaderesi” di Michele Quirici e Renato Camilli. Già nel medioevo infatti appare una città dal nome Pontadera, o anche Pont’ad Era o Ponte ad Era.

 
Un gruppo virtuale su Facebook che molto concretamente ha fatto reincontrare tante persone, che hanno organizzato cene o incontri tra vecchi amici o compagni di scuola, o che ha attratto verso pontedera tanta gente che da anni per varie ragioni vive lontano dalla città.

 
Nel gruppo sono emersi ricordi legati a momenti “storici” come l’alluvione del ‘66, lo Scioperone del ‘62 o ad aziende importanti che hanno fatto l’economia della città come la Piaggio o la Crastan. Naturalmente sono stati ricordati personalità importanti della città come il prof. Stefano Bertelli e Mons Vasco Bertelli, il Maestro Bixio Daini, il campione di Pugilato Alessandro Mazzinghi, il presidente Gronchi e quanti hanno dato lustro alla città, o i momenti importanti dello sport a Pontedera come la felice stagione della Juve Pontedera di pallacanestro, l’US Pontedera di Calcio nel suo campionato di serie C1 o quando alla vigilia dei mondiali del 1994 riuscì a battere 2-1 la nazionale italiana di Arrigo Sacchi.

 
Accanto a questo sono emersi i ricordi semplici legati a dimensioni che allora come oggi caratterizzano la città: l’aspetto sociale, le associazioni del territorio, il commercio, lo sport, il forte legame come con la scuola con le foto facendo emergere la forte, simpatica contrapposizione tra la Curtatone e la Pacinotti o i ricordi legati alla Saffi quando aveva la sede vicino al Duomo. Il catechismo nelle varie parrocchie, gli scout e i giovani degli anni 60, 70, 80 con i pantaloni alla zuava che cavalcavano il mitico Ciao e la nobile Vespa.

 
Emersi anche ricordi di una città diversa con il passaggio a livello di Via Roma, le strade con le vecchie insegne o i “negozietti” di quartiere, vere e proprie attrazioni dei quartieri. Tanti i ricordi legati ai bar come grande punto di aggregazione: il bar commercio della Vera, il Bar Parra di via delle Colline, l’Olimpico o il Fornai.
In tutto questo sono stati coinvolti anche i nuovi Pontederesi: da un lato i giovanissimi che non hanno vissuto la Pontedera del ‘900, dall’altro coloro che in quegli anni non vivevano a Pontedera arrivati a vivere in città da pochi anni. I vecchi Pontederesi ne hanno approfittato per conoscere una città, che avevano certamente vissuto nel quotidiano, ma che magari non conoscevano fino in fondo nei suoi tratti storici.

 
Il bisogno di recuperare il passato, anche recente, è stato ben interpretato dall’entusiasmo di un gruppo di “ragazzi”, Eugenio Leone, Michele Quirici, Gianluca Poggetti, Andrea Bongianni, Luca Guidi, Andrea Dea, Daniele Ghelli e Mario Mencacci, che spontaneamente si sono uniti per trasformare il gruppo virtuale in un percorso di manifestazioni che parte venerdi 28 febbraio ma che certamente condurrà a nuove iniziative che coinvolgeranno la città.

 
Un gruppo su Facebook aggiunge Eugenio Leone, che ha avuto il merito di alimentare la voglia di una intera città che vuole ritrovare una memoria collettiva, una città che vuole riappropriarsi delle proprie radici per poter sempre meglio crescere, sempre meglio guardare al futuro. Un bisogno che forse incarna un modo concreto di uscire da questi momenti difficili, in cui si ha voglia di riappoggiarsi sulle solide basi dei ricordi per immaginare il nuovo sogno di una città che non si chiude in se stessa ma che si apre al mondo, che esporta la sua immagine, che si pone come punto di riferimento dell’intero territorio riscoprendosi, come è sempre stata crocevia, punto di incontro, ponte tra le persone, come ponte era tra fiorentini e pisani.

 
Per mettere insieme tutto questo il gruppo ha proposto al Sindaco di organizzare una serata battezzata La Notte PontAderese. Durante la serata verranno mostrate le foto, i video, i personaggi e i ricordi di Pontedera alternati alla musica curata dalla storica Filarmonica Volere è potere, associazione pontaderese DOC, fondata nel 1835, che aprirà la serata con la Marcia Civile dei Giovanni Falorni, denominato l’inno di Pontedera. I ricordi si alterneranno con la musica dei Sovrappeso, la Rock Komic Band pontaderese fondata nel 1993. La chiusura sarà animata dai canti popolari dei “Ponte ad Era incanto”.

 
All’ingresso a tutti i partecipanti verrà dato un bigliettino dove completare la frase “Sei di Pontedera se…” con il propria idea di pontederesità. Il bigliettino potrà essere disposto su dei pannelli posti all’ingresso, dove potrà essere lasciato anche il proprio ricordo della vecchia Pontedera (foto, modi di dire, scritti, etc). Le frasi più belle saranno lette durante la serata.

 
Obiettivo della serata è raccogliere fondi per aiutare gli alluvionati di Ponsacco. A sottolineare l’ideale ponte tra le Pontedera e Ponsacco (entrambe le città sono invitate alla serata) il gruppo musicale Jazz Village, nato dalla collaborazione tra le scuole di musica della Filarmonica Volere è potere e l’Artwork Village di Ponsacco.
Come recita un post del gruppo “Quando entra in campo la solidarietà vengono accantonati tutti i sentimenti poco nobili ed è qui, nella necessità, nella volontà di ricominciare, di rinascere che si vede la natura di noi italiani, che ci rende unici, tutti con un solo desiderio, una sola voce quasi all’unisono. …. grazie Pontedera”.

 
Per poter effettuare le donazioni è stato aperto un conto corrente su cui è possibile versare il proprio contributo sul Conto Corrente intestato al Comune di Pontedera Codice IBAN:IT26L0856271130000011193083 – Intestato a “Pontedera pro alluvionati Ponsacco”.

 

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Fonte: Comune di Pontedera

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