Sagre e Feste Spettacoli Vicchio di Mugello

da giovedì 19 Giugno 2014 a domenica 22 Giugno 2014

Etnica 2014: a Vicchio torna il festival dedicato ad ogni forma d’arte. Fra gli ospiti musicali, Modena City Ramblers, Saba, Zibba e Almamegretta

  

Etnica è un festival che nasce con l’intento di promuovere culture a noi lontane attraverso la musica, l’arte, la cucina, la fotografia, la danza e filmati.

 

Nato nel 1998, negli anni ha visto la partecipazione di artisti di grande livello nazionale ed internazionale: da Teresa De Sio a Eugenio Bennato, dalla Kocani Orchestra a Rosalia De Souza, da Amborgio Sparagna alla Nuova Compagnia di Canto Popolare, dagli spagnoli de La Pegatina agli Argentini de La Zurda, dagli Africa Unite a Bobo Rondelli, da Simone Cristicchi a Daniele Sepe.

Il festival si svolge nel centro storico di Vicchio e non è una manifestazione dove si ascoltano solo concerti. C’è la possibilità di mangiare al ristorante Etnico in piazza Giotto, oppure visitare una mostra fotografica a cielo aperto, passeggiare per il mercatino etnico e magari partecipare ad un seminario di danza oppure guardare un documentario. Ma soprattutto c’è un intero paese coinvolto: dalla Istituzioni, alle Associazioni, dai Commercianti ai privati cittadini. Tutto il paese partecipa all’organizzazione dell’evento che porta a Vicchio migliaia di persone in quattro giorni.

E’ sicuramente degna di nota quindi la forte caratterizzazione popolare e culturale del festival, unico del Mugello e pertanto punto di riferimento per tutta la zona, con elementi di crescita civile sia dei fruitori ma soprattutto dei cittadini.

Oltre ai concerti il festival prevede un ampio programma di iniziative che spaziano dal teatro di figura alla danza, dalla prosa al teatro ragazzi.

Il programma del main stage quest’anno vede, giovedì 19 giugno lo scoppiettante debutto con i Modena City Ramblers, storico gruppo del combat folk italiano che festeggia quest’anno il ventennale di attività. Arriva a Etnica dopo aver riscosso un enorme successo all’ultima edizione del Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma dove si sono esibiti in un set ad alta densità emotiva rispolverando i loro brani storici e presentando al pubblico la loro personalissima versione dell’Inno di Mameli. I Modena ripercorrono in questo concerto-evento la loro carriera discografica fatta di canzoni impegnate, a volte anche schierate, ma sempre schiette e sincere. Dopo tanti anni di attesa finalmente arriva a Etnica uno dei gruppi che hanno fatto la storia del Folk italiano.

Venerdì 20 la produzione esclusiva del festival e quindi prima assoluta ovvero l’incontro fra la cantante etiope Saba e Dario Cecchini, sassofonista e direttore Artistico del Festival. Saba nasce a Mogadiscio, figlia di un ex ufficiale dell’esercito italiano e di un’etiope nata e vissuta in Somalia. Un intreccio di Paesi, storie e destini che riguardano da vicino la memoria italiana. L’Italia, infatti, fin dai tempi della sua esperienza colonialista nel “Corno d’Africa”, si misura con il tentativo della costruzione di un’immagine rappresentativa di quei Paesi e del proprio imbarazzante rapporto con essi: tra luci ed ombre, una storia ancora tutta da raccontare, un’operazione difficile e ancora non completamente assimilata dalle coscienze e dall’immaginario collettivo, nonostante i segni tangibili dell’incrocio delle culture, le cosiddette “seconde generazioni” e i figli afro-italiani come Saba che popolano questo paese. Dall’incontro con quest’Africa, scaturiscono i temi del viaggio, della rete diasporica, degli affetti, della nostalgia, dell’immigrazione, ma soprattutto, come importante controtendenza in quest’epoca di nazionalismi in competizione, il tema dell’identità dinamica, multipla e in costante movimento. Ritmi r’n’b e cadenze soul ci raccontano la “linea” di confine tra l’Italia e l’Africa. Un percorso che Saba Anglana e Dario Cecchini esplorano musicalmente con grande energia.

Sabato 21 sarà la volta di Zibba e Almalibre. Una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano. In bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori, altalenando tra echi jazz e ritmi in levare, nel 1998 forma la band Zibba e Almalibre. Zibba è il vincitore del Premio della critica “Mia Martini” per la Sezione Nuove Proposte della 64° edizione del Festival di Sanremo con il brano “SENZA DI TE”, contenuto nel nuovo album con gli Almalibre “Senza pensare all’estate”. Il cantautore ligure si aggiudica anche il Premio della Sala Stampa Radio-Tv-Web“Lucio Dalla” per la Sezione Nuove Proposte. La vera forza di questo cantautore e della sua band sta nel Live: Un viaggio intimo in un mondo fatto di parole calde. Vita di tutti i giorni, sesso, amicizia. Vene pulp e bukowskiane accostate a messaggi diritti alla pancia e all’anima. Finestre sull’umanità e sulle sue infinite sfaccettature. Una calda coperta sdraiata sull’ascoltatore.

Domenica 22 gran chiusura con gli Almamegretta e Raiz nella formazione originale, sono la band che ha prodotto nel corso degli anni 90 e nella prima decade del nuovo millennio tutti i dischi più belli e le canzoni memorabili di una storia affascinante, confermandosi come il gruppo italiano più importante ed influente dell’ultimo quarto di secolo di musica italiana. Il frontman Raiz, dopo diversi dischi solisti che lo hanno visto all’opera per buona parte dell’ultimo decennio, pur avendo già da tempo ripreso a collaborare con gli Alma (un cordone ombelicale che non si è mai, in realtà, reciso) è di nuovo all’opera assieme agli altri membri storici della band, GennaroT alla batteria e percussioni ed al tastierista Pier Paolo Polcari che hanno continuato a tenere alta la bandiera del dub e della migliore musica di fusione italiana con il marchio della ditta (dal 2004 al 2012 come Almamegretta hanno, prima con il rapper Lucariello e poi con il cantante reggae Marcello Coleman, dato alle stampe 3 album). Fusione e condivisione sono le parole cardine della musica di un gruppo che disegna non solo originali e affascinanti parabole sonore ma propone una visione antropologicamente critica sui nostri anni e legge nella diversità culturale il necessario arricchimento spirituale ed umano dell’uomo..

Accanto al palco principale sono presenti una serie di attività collaterali che contribuiscono ulteriormente a qualificare ed arricchire l’offerta culturale del festival. Primo fra tutti l’enoteca d’autore: è un altro palco, in una piccola piazza adiacente a piazza Giotto dove si esibiscono giovani band.

Ed è da sottolineare la scelta rinnovata di essere un festival ad ingresso gratuito: scelta questa che ribadisce ancora una volta la volontà di portare a tutti musica, tradizioni e cultura.

Prima volta infine per la collaborazione fra Il Jazz Club Of Vicchio e l’associazione Onlus NOI per VOI per il Meyer Onlus (associazione di Genitori, contro le leucemie e i tumori infantili). L’associazione Jazz Club of Vicchio, da sempre sensibile ai nobili scopi umanitari e sociali delle tante realtà che ci circondano, ha quest’anno scelto e fortemente voluto questa collaborazione, con una delle associazioni più attive e strutturate del panorama fiorentino e della sua Provincia.

Fonte: Ufficio Stampa

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