Spettacoli Prato

da mercoledì 11 Dicembre 2013 a venerdì 20 Dicembre 2013

Bicentenario di Verdi: tante iniziative nel segno della musica

 

Nel giorno del compleanno di Giuseppe Verdi (10 ottobre) Prato presenta le iniziative per festeggiare il bicentenario della nascita del grande maestro di Busseto: un ricco programma sotto il comune denominatore verdiano illustrato stamani in Palazzo comunale dal sindaco Roberto Cenni, dall’assessore alla Cultura Anna Beltrame, dal presidente del Teatro Metastasio Umberto Cecchi, dal regista e critico musicale Goffredo Gori e dal direttore della Scuola comunale di Musica Verdi Paolo Ponzecchi. E’ stata anche l’occasione per annunciare il recupero del piano terra della scuola Verdi per farne una sorta di “Casa della musica” in cui ospitare mostre, eventi e spettacoli musicali.

 

A conclusione di “2013 PratoVerdi 1813, l’11 dicembre nel ridotto e nel foyer del Teatro Metastasio ci sarà la mostra di cimeli e documenti storici su Verdi “VerdianaMente”, organizzata da Goffredo Gori. In esposizione per tutto il periodo delle feste natalizie fino all’11 gennaio, oggetti storici, immagini e documenti d’archivio appartenenti alla ricca collezione privata di Gori. «L’obiettivo è portare allo scoperto il profondo legame della città con Verdi e con l’opera –  spiega il sindaco Cenni – un impegno che vede lavorare in sinergia le eccellenze della città, dalla scuola di musica, al Met e alla Camerata Strumentale Città di Prato. Finora è rimasta un po’ sotto traccia la grande passione per la musica che da sempre anima questa città e noi vogliamo darle nuova luce con attività e occasioni sempre diverse».

 

A corredo della mostra, la sera dell’11 dicembre ci sarà lo spettacolo “Rigoletto”, regia di Christian Biasci, che era previsto per la sera del 31 luglio al Castello dell’Imperatore per “L’opera con tre soldi” e che venne rinviato per problemi tecnici: «Giuseppe Verdi rappresenta il momento in cui nacque l’Italia per la sua musica, le sue idee e il trasporto con cui operò insieme ad altri per l’Italia unita – aggiunge il presidente del Met Umberto Cecchi – Quello del bicentenario verdiano è un anniversario che si festeggia in un’Italia che è ancora unita, ma che ha bisogno di rinascere». «Ho deciso di aprire la mia soffitta e anche la mia memoria musicale per  proporre al pubblico una mostra che parte dal percorso delle opere di Verdi al Metastasio – afferma Goffredo Gori – Per quanto riguarda Rigoletto, sarà uno spettacolo per pianoforte più scenografia che si rifà alla prima riduzione del 1851. In prospettiva futura la celebrazione di questo anniversario apre un percorso per continuare a coltivare la cultura verdiana a Prato».

 

La scuola di musica, intitolata proprio al cigno di Busseto, ha avviato i festeggiamenti con il concerto del suo gruppo d’archi nella città natale del compositore il 31 agosto. Come ha annunciato il direttore Ponzecchi, per concludere in bellezza l’anno verdiano il 16 dicembre al Met si terrà il concerto del gruppo d’archi e di canto. Lo spettacolo sarà replicato il 20 dicembre: «Il modo più bello e più vero per rendere omaggio a Verdi e testimoniare la sua importanza è il lavoro quotidiano ed appassionato che tutto il personale della scuola comunale di musica svolge per la diffusione della cultura della musica e la formazione dei ragazzi  – dice l’assessore Beltrame – Ringrazio per la preziosa opera che svolgono giorno dopo giorno Paolo Ponzecchi e tutti gli insegnanti della scuola». Per questo l’obiettivo dell’Amministrazione comunale è rafforzare il ruolo della scuola e farne anche una “Casa della musica” per ampliare l’ attività di formazione, divulgazione e spettacolo: «Intendiamo investire nel recupero del piano terra della scuola e farne un luogo in cui i tantissimi appassionati di musica in città si sentiranno a casa  – conclude il sindaco Cenni – Qui saranno esposti i cimeli e i documenti storici di collezionisti come Goffredo Gori, finora mai visti, e saranno organizzati eventi e spettacoli di vario tipo. Si tratta di spazi bellissimi, chiusi da troppi anni, che è giusto restituire alla città».

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