Teatro Lastra a Signa
venerdì 16 Marzo 2018
La cerimonia: si inaugura al Teatro delle Arti di Lastra a Signa la trilogia di Oscar De Summa
Cos’è che ci muove, ci fa scegliere, ci fa andare verso qualcosa o qualcuno, nonostante noi? Qual è quella cosa che sottende alle nostre scelte? Quelle scelte che ci impongono un dire come: non potevo fare diversamente?
In scena venerdì 16 marzo al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze, ore 21 – biglietti 15/13/10 euro), “La cerimonia” inaugura la trilogia con cui Oscar De Summa indaga le sedimentazioni del mito nella nostra società contemporanea.
Autore, regista e interprete, accompagnato sulla scena da Vanessa Korn, Marco Manfredi e Marina Occhionero, per “La Cerimonia”, Oscar De Summa è partito dal mito di Edipo considerando che la sua storia rivela e risolve alcuni tra i tabù più forti della cultura contemporanea, come il ruolo fondamentale che ancora detiene il rito di passaggio dall’infanzia all’età adulta, alla comunità. Lavorando sulle relazioni padre-madre-figlio-società, sulla base di centinaia di interviste realizzate con altrettanti teenagers, De Summa ha indagato i modi in cui il disagio adolescenziale spesso si riversa in atti di violenza, pornografia, anoressia e atteggiamenti anaffettivi.
Con la sua cifra beffarda e autoironica piena di pathos e intelligenza, in perfetto equilibrio tra comico e tragico, De Summa ambienta la storia de “La Cerimonia” a fine anni 90 scandendola con una potente colonna sonora (si spazia tra Skunk Anansie, Moby, Radiohead, Green Day, Massive Attack, Manu Chau, Portishead, Tori Amos, e altri).
Lo spettacolo scandaglia la nostra intimità alla ricerca dei significati dei miti fondanti che non siamo stati capaci di accogliere, e quindi comprendere, e che abbiamo trasformato con interpretazioni contemporaneo-riduzionistiche dell’esistenza. I personaggi che rivestono i miti non sono reali né relativi a un’epoca o a una cultura, sono piuttosto funzioni rintracciabili in ogni storia, in ogni parte del mondo e del tempo. Là dove non si è capaci di rintracciare i significati archetipi di tali funzioni, gli insegnamenti primigeni dei miti operano dentro il corpo e la coscienza contemporanea creando aberrazioni, degenerando in forme anomale.
Prevendite presso la biglietteria del teatro – orari: martedì 10-13, mercoledì e venerdì 17-20 – nei punti vendita del circuito BoxOffice e online su www.boxol.it.
Produzione Teatro Metastasio di Prato.
Note di regia
Cos’è che ci muove, che ci fa scegliere, che ci fa andare verso qualcosa o qualcuno, nonostante noi? Qual è la cosa irrinunciabile della quale non possiamo fare a meno, al di là di tutto? Quella cosa che sottende alle nostre scelte? Quelle scelte che ci impongono di dire: non potevo fare diversamente? Edi è una ragazza normale, con una vita normale. Non fa niente di veramente sbagliato ma neanche niente che la identifichi con un primato. Non si distingue in nessuna graduatoria, sia essa declinata al bene o pericolosamente al male. Ha una vita sociale sufficiente, un buon rendimento a scuola, nessuna brutta compagnia la induce a nessuna pericolosa esperienza. Galleggia dolcemente sulla superficie della vita. Al di là della normale confusione che può avere una ragazza ancora adolescente, non si sente attratta davvero da nessuna cosa, nessuna situazione, nessun vero desiderio. Una hikikomori che si ritira dalla vita ancora prima di averla sperimentata. La sua non è un’apatia generalizzata e generazionale che risponde al nome di capriccio, ma una vera e propria mancanza che trova la sua motivazione in un’assenza. Avere tutte le possibilità corrisponde a non averne nessuna se non vi è una regola, un limite che definisce il contorno della scoperta e del superamento, che sprigiona l’adrenalina proprio in questo superamento, che ci rivela nella ricerca, proprio perché ci obbliga ad andare oltre il conosciuto, e mettendoci in gioco ci rivela a noi stessi. Analizzando il mito di Edipo ci accorgiamo che il padre, il nome del padre, inteso come funzione, che deve e vuole creare la mancanza, la ferita, ha il compito preciso di impedire il soddisfacimento dell’incontro del figlio con la madre; di interrompere il rapporto simbiotico tra i due. Proprio quel padre che tanto abbiamo odiato, noi che ora dovremmo essere i padri, proprio quel padre è ora l’assente inaccettabile. Diventando non più la legge ma l’amico del figlio, il suo antagonista nel quotidiano. Ha negato al figlio la sacrosanta ribellione generatrice dell’identità. Così tutto resta uguale a tutto e allora non c’è più motivo di scegliere, non c’è più desiderio, non c’è più quella passione che sa sempre portarci oltre noi stessi nel paradosso fondante della perdita che stabilisce l’identità. E qui il mercato capitalista ha avuto la sua intuizione più diabolica sostituendosi alla legge e inasprendo un desiderio piccolo di oggetti che per definizione non riusciranno mai a creare esperienza e crescita, rischio e soddisfazione. Nessun telefono nuovo, per quanto sofisticato, potrà prendere il posto dello sguardo del padre.
Oscar De Summa
Aperitivo teatrale
Dalle ore 20 buffet + drink a 6 euro (si consiglia la prenotazione, tel. 055 8720058 – 331 9002510). Spettacolo + aperitivo teatrale 15 euro.
Biglietti
Intero 15 euro
Ridotto 13 euro per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso
Ridotto 10 euro fino a 21 anni
Info, prevendite e prenotazioni
Teatro delle Arti – viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI)
tel. 055 8720058 – 331 9002510
teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com – promozione@tparte.it – www.tparte.it
Prevendite on line www.boxol.it e nei punti vendita del circuito BoxOffice
Orari biglietteria teatro: martedì 10-13, mercoledì e venerdì 17-20
La biglietteria è aperta inoltre tutte le serate di spettacolo e di proiezione film
Fonte: Ufficio StampaEventi simili
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