l Teatro Cantiere Florida “Dieci”, la stagione 2022/2023

Dieci anni di spettacoli, rassegne speciali, progetti interdisciplinari, laboratori di guida alla visione, percorsi di alta formazione, progetti di rilevanza sociale e collaborazioni con gli organismi più interessanti del panorama artistico italiano e internazionale per proporre il meglio della nuova drammaturgia e della danza contemporanea; oltre ad attività di ospitalità e tutoraggio per artisti emergenti e giovani realtà della scena nazionale, ma soprattutto a un instancabile lavoro con gli spettatori, con il quartiere, con la cittadinanza, con il territorio.
Spegne dieci candeline il Teatro Cantiere Florida, officina creativa rinata nel 2012 come multiresidenza con il nome FLOW (Florida Now Residenze Creative), primo progetto di questo tipo sulla città di Firenze promosso dalle tre realtà che ne condividono gli spazi: Elsinor Centro di produzione teatrale, Murmuris e Versiliadanza. Per celebrare sarà proprio “Dieci” il tema della stagione 2022/2023, omaggio a un esperimento riuscito, quello di unire in un’unica programmazione tre compagnie con un obiettivo comune: ricostruire il rapporto tra teatro e territorio attraverso la creazione di un continuo dialogo col pubblico, tra cultura e comunità.
Dal 4 novembre al 3 aprile 30 eventi – di cui 15 spettacoli in stagione, 11 di teatro per ragazzi e giovanissimi, 4 progetti speciali – tra prosa, performance, incontri, danza e teatro.
Spegne dieci candeline il Teatro Cantiere Florida, officina creativa rinata nel 2012 come multiresidenza con il nome FLOW (Florida Now Residenze Creative), primo progetto di questo tipo sulla città di Firenze promosso dalle tre realtà che ne condividono gli spazi: Elsinor Centro di produzione teatrale, Murmuris e Versiliadanza. Per celebrare sarà proprio “Dieci” il tema della stagione 2022/2023, omaggio a un esperimento riuscito, quello di unire in un’unica programmazione tre compagnie con un obiettivo comune: ricostruire il rapporto tra teatro e territorio attraverso la creazione di un continuo dialogo col pubblico, tra cultura e comunità.
Pre-apertura affidata ad “Au bord”, lavoro di Valentino Villa con l’attrice due volte Premio Ubu Monica Piseddu firmato dall’acclamata drammaturga francese Claudine Galea e ispirato alla famosa foto del prigioniero al guinzaglio scattata nella prigione di Abu Ghraib, prodotto da Romaeuropa Festival e 369gradi (4/11 2022 ore 21.00). L’iniziativa aprirà la seconda parte del Festival Materia Prima 2022, a cura di Murmuris, che continuerà fino al 1 dicembre con nomi tra cui lo scrittore Premio Strega Nicola Lagioia, al centro di un incontro speciale intitolato “Dalla parte di chi guarda” presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (17/11 2022 ore 16.30); il celebre regista teatrale Eugenio Barba con “Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa”, prima regia esterna al suo Odin Teatret, co-firmata da Julia Varley e dall’attore Lorenzo Gleijeses, che ne è anche protagonista, prodotta da Teatro Biondo, Gitiesse Artisti Riuniti, Nordisk Teaterlaboratorium (1/12 2022 ore 21.00); la Compagnia del Carcere di Sollicciano, che incontrerà le scuole superiori della città per raccontare la propria esperienza (21-22/11 2022 ore 10.00).
L’apertura ufficiale del cartellone sarà di Elsinor, con il nuovo allestimento de “Le rane” di Aristofane – di cui firma la co-produzione insieme a Teatri di Bari e Solares Fondazione delle Arti – con la regia di Marco Cacciola, risultato di un laboratorio partecipativo con la città (9-10/11 2022 ore 21.00); a seguire per la stagione di prosa “The Jokerman”, in prima regionale uno sguardo sull’abisso della natura umana di e con Michele Maccagno prodotto da Elsinor Centro di produzione teatrale (25-26/11 2022 ore 21.00); “Senza”, prodotto da KanterStrasse e diretto e interpretato da Marco Pecorini e costruito a partire da testi di una persona che ha passato la propria vita all’interno di una struttura sanitaria, vivendo indirettamente le grandi questioni dagli anni ’60 (15/12 2022 ore 21.00); “Thinking Blind”, opera finalista alla Biennale College Teatro 2021 in omaggio al grande regista Derek Jarman, prodotta da (S)Blocco5 per la regia di Ivonne Capece (21-22/12 2022 ore 21.00); “Livore” di Vico QuartoMazzini, vincitrice premio Hystrio 2021 come miglior compagnia emergente italiana, spettacolo diretto da Michele Altamura e Gabriele Paolocà, che lo interpretano insieme a Francesco d’Amore (20-21/01 2023 ore 21.00); il pluripremiato “Apocalisse Tascabile”, la fine del mondo vista dalla GenZ della giovanissima formazione romana Fettarappa Sandri / Guerrieri (26/01 2023 ore 21.00); “La fabbrica degli stronzi”, incontro sorprendente tra le compagnie Maniaci d’Amore e Kronoteatro (24-25/02 2023 ore 21.00).
Spazio alla danza, con la programmazione a cura di Versiliadanza. Si parte con “Doppelgänger”, premio Ubu 2021 come Miglior spettacolo di danza, di Compagnia Abbondanza/Bertoni e Nerval Teatro (19/11 2022 ore 21.00); la prima nazionale di “Jukebox”, dell’omonima compagnia francese: una frenetica performance interattiva pilotata dal pubblico (4/12 2022 ore 19.00); “La ballata del vecchio marinaio”, reinterpretazione della celebre opera di Samuel Taylor Coleridge a 250 anni dalla nascita, di e con Ciro Masella e la danzatrice Isabella Giustina (15/01 2023 ore 19.00); un’altra prima italiana, “Coding Dance”, incontro tra danza e matematica prodotto da Compagnia Opus Ballet e Versiliadanza con coreografie di Leonardo Diana (4/02 2023 ore 21.00); “Closing Party”, dalla compagnia Wooshing Machine di Bruxelles una festa senza lustrini per riflettere sulle grandi utopie della storia (18/02 2023 ore 21.00); “L’ultima estate”, ricordo delle stragi di Capaci scritto dal presidente della commissione antimafia Claudio Fava, prodotto da KNK Teatro e Teatro Metastasio di Prato su progetto di Simone Luglio, per la regia di Chiara Callegari (2/04 2023 ore 21.00 e 3/04 2023 ore 11.00); e poi due eventi speciali in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (23/11 2022 ore 21.00) e del trentennale dalla fondazione di Versiliadanza (14/01 2023 ore 18.00).
Si conferma l’attenzione agli spettatori e alle spettatrici più giovani con due sezioni dedicate curate in congiunto da Elsinor e Versiliadanza: “Il Florida dei piccoli”, rassegna di spettacoli per la domenica pomeriggio, e le matinée per le scuole in collaborazione con Comune di Firenze “Le Chiavi della Città”. L’educazione al rispetto, la lotta al pregiudizio, l’ecologia, la memoria della giovinezza, la nostra storia recente, l’elaborazione del dolore e della paura, la nostra letteratura: sono solo alcuni dei nuclei tematici che – attraverso i linguaggi della danza, del teatro di figura, della narrazione – saranno proposti agli spettatori in erba. Tra le proposte: “Romanzo d’infanzia” spettacolo cult di Compagnia Abbondanza/Bertoni (20/11 2022 ore 16.30 Florida dei piccoli, 21/11 2022 ore 10.00 Chiavi della Città); il premiatissimo “Arturo”, gioco teatrale che coinvolge il pubblico di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich (27/11 2022 ore 18.00 Florida dei piccoli, 28/22 ore 10.00 Chiavi della città); la fiaba delle feste “Buon Natale, Signor Lupo!”, di Flavia Gallo con Dario Garofalo, che ne firma anche la regia (11/12 2022 ore 16.30 Florida dei piccoli, 12-13/12 ore 10.00 Chiavi della Città); la prima nazionale di “Wonder-land”, danza e nuove tecnologie ispirato ai protagonisti di Alice nel paese delle meraviglie, prodotto da Versiliadanza (18/12 2022 ore 16.30 Florida dei piccoli, 19-20/12 ore 10.00 Chiavi della Città); “Nome”, in prima assoluta una produzione Compagnia TPO e Teatro Metastasio di Prato che racconta la storia dell’amicizia tra un bambino e la sua bambola (24-25/01 2023 ore 10.00); “Apocalisse Tascabile”, parte anche della stagione di prosa (26/01 2023 ore 10.00 Chiavi della Città); l’”Inferno” dantesco dei Kinkaleri (30-31/01 2023 ore 10.00 Chiavi della Città); “Storia di un no” di Compagnia Arione de Falco, che racconta come un’adolescente può cambiare il mondo (6/02 2023 ore 10.00 Chiavi della Città); “A sbagliare le storie”, spettacolo ispirato all’opera di Gianni Rodari, prodotto da Ersiliadanza con regia e coreografie di Alberto Munarin (13-14/02 2023 ore 10.00 Chiavi della Città); “Bleu!”, teatro visivo, tattile e immersivo per sperimentare il confine tra arte e gioco, di Compagnia TPO (19/02 2023 ore 16.30 Florida dei piccoli, 20-21/02 2023 ore 10.00 Chiavi della Città); “Peter Pan”, in cui i temi della crescita, della vita e della morte corrono sullo stesso filo, diretto da Tonio De Nitto con la danzatrice con la sindrome di Down Francesca De Pasquale (26/03 2023 ore 16.30 Florida dei piccoli, 27-28/03 ore 10.00 Chiavi della Città).
“Un’esperienza di successo che conferma un modello vincente in cui crediamo molto, quello della cooperazione – ha sottolineato la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – Tre realtà importanti infatti si sono unite, Elsinor, Murmuris e Versiliadanza, è l’esempio di come lavorando insieme si riesce a costruire un’offerta di rilievo e in questo caso un cartellone di altissimo livello che comprende discipline diverse. Alcuni spettacoli fanno parte della rassegna Autunno Fiorentino che abbiamo fortemente voluto come Comune di Firenze sostenendo una programmazione di eventi tra ottobre e dicembre per una cultura di prossimità e radicata sul territorio”.
“Sono trascorsi dieci anni da quando FLOW si è aperta al quartiere e alla città – dice Gianluca Balestra, direttore del Teatro Cantiere Florida e direttore creativo di Elsinor – un periodo forse troppo breve per allestire celebrazioni fastose, ma sufficiente per tentare di stilare un bilancio parziale della progettualità con la quale abbiamo abitato e animato il Teatro. I segni con cui Elsinor, Versiliadanza e Murmuris hanno tracciato questo percorso emergono con chiarezza: attenzione alle proposte più significative della scena nazionale, dialogo con il territorio e i suoi presidi culturali, apertura alla cittadinanza. Sono le stesse costanti che ci hanno guidato nella creazione della stagione di prosa, il cui evento inaugurale, inserito nel cartellone dell’Autunno Fiorentino 2022, non a caso costituisce una summa di queste istanze. Con il progetto partecipativo χορός/chorós abbiamo toccato più quartieri della città e più sale teatrali, nella volontà di ristabilire quella vicinanza tra comunità e artisti, tra cittadinanza e teatro che proprio nel coro greco vedeva la manifestazione principale. Le Rane di Aristofane, che Marco Cacciola porterà in scena a novembre, vedrà in scena un cast composto da attrici e attori professionisti accanto a un ensemble di cittadini, ogni sera diverso; insieme a loro discenderemo nell’Ade per riportare in vita Euripide e con lui il teatro, interrogandoci una volta ancora sulla sua pregnanza civile e politica, sulla sua necessità, soprattutto su – prendendo in prestito le parole di Wislawa Szymborska – quell’«incorreggibile intento di ricominciare domani da capo». Con la stessa incorreggibile pervicacia presentiamo questa stagione, i laboratori di avviamento all’espressione fisica e verbale, il cartellone per gli spettatori giovani e giovanissimi e per le loro famiglie, in uno spazio che presto sarà completamente rinnovato grazie ai fondi stanziati dal P.N.R.R. e dei quali Elsinor è risultato vincitore. Il teatro che immaginiamo sarà sempre più aperto, un’agorà di confronto e scambio, un luogo dove i muri si abbattono e i confini si oltrepassano”.
“Dieci anni di residenza e di una stagione danza riconosciuta a livello nazionale e internazionale, dieci+dieci dalla rinascita del Teatro Cantiere Florida, dieci+dieci+dieci per Versiliadanza!” – spiega Angela Torriani Evangelisti, direttrice di Versiliadanza, e continua – “I numeri che ci accompagnano a questa nuova apertura di sipario portano con loro il fascino del tempo e di una storia, ma sono soprattutto portatori di incontri, affinità elettive, memorie, gesti. La stagione di Versiliadanza vedrà artisti che torneranno ad abitare un palco diventato luogo d’elezione, giovani autori accompagnati fin dagli esordi, nuove produzioni a nostra firma, compagnie internazionali, due eventi speciali, grandi maestri. Dai piccoli agli adulti sarà un’immersione nel linguaggio della danza e della commistione tra i generi, nell’affascinante progetto di audio descrizione poetica per non vedenti curato da Guarino/Comuniello e, al contempo, un rapporto vivo con il territorio nutrito dai laboratori nelle biblioteche, i progetti negli istituti superiori, la collaborazione con il Dipartimento di eccellenza SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze”.
“C’è il titolo di uno spettacolo che apre la seconda parte del Festival Materia Prima – raccontano Laura Croce, Luisa Bosi, Francesco Migliorini, Elisa Bonini e Francesca Valeri di Murmuris – che potrebbe essere l’immagine del nostro lavoro, da sempre. “Au bord”, che è: sul bordo, in riva, sull’orlo, al confine e ci suggerisce il nostro spazio in quella zona bella di frontiera tra… e tra… Quella zona dove le idee possono cambiare, le opinioni circolano, le lingue si contaminano, le certezze sfumano. Quella zona in cui ci si sente esaltati dall’inizio di un nuovo giorno, una nuova avventura, un nuovo amore. Quel limite da cui si vede l’orizzonte e si avverte la vertigine, si perde l’equilibrio per ritrovarlo più saldo. Au bord, sull’orlo di un abisso forse, dove stanno gli eroi un po’ ammaccati come Don Chisciotte, come Gregor Samsa, come i protagonisti dei testi di queste prime date del nostro festival. Au bord, il limite, quella sottile linea che divide palco e platea, quel confine labile che amiamo spostare, cancellare e confondere, camminando, rischiando di cadere, ma dove amiamo stare”.
Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell’Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze.
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO
Preapertura
Il sipario si alzerà venerdì 4 novembre ore 21.00 con un evento speciale nell’ambito del Festival Materia Prima: “Au bord”, adattamento dell’omonimo testo dell’acclamata drammaturga francese Claudine Galea insignito del Grand Prix de litérature dramatique con la regia di Valentino Villa e nel ruolo di protagonista l’attrice due volte Premio Ubu Monica Piseddu. Galea si concentra su una foto: una donna porta un’uniforme e tiene stretto un uomo al guinzaglio. Scattata nella prigione di Abu Ghraib ed apparsa sul Washington Post il 21 maggio del 2004, l’immagine, terribile documento, porta con sé l’impronunciabilità, l’inafferrabilità, l’orrore dell’atto di violenza. Ma è sulla donna che si concentra l’attenzione: a partire dall’inconfessabile attrazione per questa figura femminile, per la sua oscenità, si incatenano nella testa e nel corpo di chi parla diverse donne. Un libero quanto pericoloso scivolare dalla persona della soldatessa a quella dell’amante da cui la stessa Galea è stata abbandonata fino alla madre, figura torturatrice, in una sconvolgente esperienza teatrale.
Festival Materia Prima
Materia Prima continuerà con altri tre appuntamenti tra novembre e dicembre. Il primo è ancora un evento speciale, ospitato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze: un incontro con lo scrittore Nicola Lagioia dal titolo “Dalla parte di chi guarda”, moderato da Laura Croce, Luisa Bosi e Francesco Migliorini di Murmuris. Perché continuiamo a raccontare storie? Dall’oralità alla forma scritta, dall’epica al romanzo moderno, dall’età classica a quella di internet: un elogio della letteratura d’invenzione attraverso un viaggio che, attraversando i secoli, ruota intorno al potere, alla magia, forse anche alla possibilità di salvezza che la parola letteraria reca con sé (17/11 ore 16.30). All’interno del Carcere di Sollicciano si terrà invece la matinée per studenti “Essere Don Chisciotte”: a partire dalla visione di alcuni frammenti dell’omonimo spettacolo la Compagnia di Sollicciano incontra, per la prima volta dopo la pandemia, le scuole superiori di Firenze per raccontarsi e discutere il senso del fare teatro in carcere, una chiacchierata in forma di intervista condotta dal regista Luca Baldini e da Stefano Ferri di Officina Cultura (21-22/11 ore 10.00). Evento di chiusura “Una giornata qualunque del danzatore Gregorio Samsa”: Eugenio Barba, ritenuto insieme a Peter Brook l’ultimo Maestro occidentale vivente, fondatore dell’Odin Teatret e figura iconica del teatro contemporaneo, firma insieme a Julia Varley e al premio Ubu Lorenzo Gleijeses, che ne è anche l’interprete, la sua prima regia al di fuori dall’Odin, ispirata alle “Metamorfosi” di Kafka (1/12 ore 21.00).
La stagione di prosa
La stagione di prosa partirà con la prima regionale del nuovo allestimento co-prodotto da Elsinor de “Le rane” di Aristofane per la regia di Marco Cacciola, risultato finale del progetto partecipativo Choròs – mirato a rifondare l’antico legame esistente tra società e teatro –, nell’ambito della stagione di eventi dell’Autunno Fiorentino 2022. Cinque attori professionisti e due cori di cittadini riporteranno in scena le peripezie del dio Dioniso e del suo servo Xantia, in un divertente e visionario viaggio negli inferi per salvare la città dal degrado culturale (9-10/11 ore 21.00). Si prosegue con un’altra co-produzione Elsinor sempre in prima regionale: “The Jokerman”, un’esplorazione dei confini del male, di e con Michele Maccagno, a partire dal concetto di libero arbitrio passando dalla figura del villain per antonomasia, Joker (25-26/11 ore 21.00); e ancora “Senza”, lavoro firmato Kanterstrasse di e con Matteo Pecorini centrato sulla narrazione del periodo storico degli anni 60 e delle sue questioni politiche e sociali tra lavoro, sanità, rapporto col potere, tutti elementi che attraversano tuttora il nostro tempo (15/12 ore 21.00). È dedicata al grande regista Derek Jarman “Thinking Blind”, performance finalista alla Biennale College Teatro 2021: una riflessione sull’uomo, vittima e carnefice del suo stesso stare sulla terra, sulla contaminazione di se stessi e del mondo, sul procedere implacabile del tempo (21-22/12 ore 21.00); mentre prende le mosse dal mito di Mozart e Salieri “Livore”, spettacolo di VicoQuartoMazzini che mette in scena le ragioni dell’invidia nel mondo contemporaneo, vincitore del Premio Hystrio 2021 (20-21/01 ore 21.00). La fine degli occhi attraverso gli occhi disillusi di una gioventù stanca, sarcastica e precaria è il tema di “Apocalisse tascabile”, lavoro vincitore dei premi In-Box 2021, del Premio della Critica al Nolo Fringe Festival, del Premio Giurie Unite Direction Under 30 e del Festival Domino Pubblico 2020, anche parte della rassegna “Chiavi della città” (26/12 ore 10.00 e 21.00). Conclusione con “La fabbrica degli stronzi”: intorno alla salma di una donna – la madre – i tre figli non vedono l’ora di addossare a qualcun altro, ma soprattutto a lei, la colpa delle loro sofferenze, dall’incontro tra le premiatissime compagnie I Maniaci d’Amore e Kronoteatro (24-25/02 ore 21.00).
La stagione danza
Un calendario densissimo per questa stagione che si aprirà con “Doppelgänger”, spettacolo della compagnia Abbondanza/Bertoni, riconosciuta come una delle più prolifiche del panorama italiano, in collaborazione con l’associazione Nerval Teatro, concentrata sull’indagine del ruolo sociale e relazionale dell’arte. In questo lavoro Premio Ubu 2021 come Miglior spettacolo di danza si indaga il doppio, la dualità come differenza, l’opposto che dà origine al mistero tramite l’incontro tra i corpi dei due interpreti, Francesco Mastrocinque, attore con disabilità, e Filippo Porro, danzatore (19/11 ore 21.00). Avanti con la prima nazionale di “Jukebox”, dell’omonima compagnia parigina: un conto alla rovescia proiettato sul fondale, nove danzatori allineati, il pubblico ha 15 secondi per votare. Ogni spettatore ha una lista di 100 brani pop, ogni brano ha una coreografia, e grazie a un’applicazione scaricata prima della performance si può scegliere la preferita, in un gioco che trasforma i danzatori in un jukebox vivente (4/12 ore 19.00); “La ballata del vecchio marinaio”: nel duecentocinquantenario della nascita di Samuel Taylor Coleridge e nel centenario della nascita di Beppe Fenoglio un lavoro per celebrare due giganti della letteratura con l’opera che li ha visti “uniti”, uno autore e l’altro traduttore, accompagnati dalla danza evocativa di Isabella Giustina, una delle più talentuose danzatrici della sua generazione, dai paesaggi sonori e musicali originali di Alessandro Luchi e dalla voce di Ciro Masella (15/01 ore 19.00); “Coding Dance”, esperimento di ricerca incentrato sulla relazione tra danza e matematica dove alcuni linguaggi informatico-matematici, come il coding a blocchi e l’intelligenza artificiale, vengono applicati alla scrittura coreografica per sviluppare nuovi sistemi di movimento in coro, in prima italiana (4/02 ore 21.00); “Closing Party”, ultima parte del un delizioso trittico firmato dalla compagnia belga Wooshing Machine che raffigura le alterne vicende della mezza età. I danzatori Alessandro Bernardeschi e Mauro Paccagnella spaziano da canzoni di Marianne Faithfull al Bolero di Béjart, dagli Anni di Piombo a Pier Paolo Pasolini, dalle piume alle parrucche senza dimenticare il tutù. Ma tutto questo sarebbe vano se non fosse per la bellezza dei loro corpi invecchiati, che rafforzano il carattere politico dell’opera e costituiscono il cuore stesso della coreografia (18/02 ore 21.00). Si chiude con “L’ultima estate”, spettacolo finalista al Premio in-Box 2022 scritto da Claudio Fava, presidente commissione antimafia in Sicilia e già autore della sceneggiatura I 100 passi, che ripercorre gli ultimi mesi di vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, prodotto dal Teatro Metastasio su progetto del regista e attore Simone Luglio, diretto da Chiara Callegari e interpretato dallo stesso Luglio e da Giovanni Santangelo (2/04 ore 21 e 3/04 ore 11.00). In aggiunta due eventi speciali a ingresso gratuito: “Effetto donna – Dialoghi taciuti”, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne una serata dedicata a Michela Noli, concittadina uccisa nel 2016 dall’ex-marito (23/11 ore 21.00); e “C’est moi peut-être”, una giornata per celebrare i 30 anni di attività di Versiliadanza raccontando una delle compagnie che più ne ha segnato la nascita: l’Ensemble di Micha van Hoecke (14/01 ore 18.00).
Il Florida dei piccoli e Le Chiavi della Città
La programmazione per giovani spettatori si aprirà con la danza in “Romanzo d’infanzia”, spettacolo sulla relazione tra genitori e figli pluripremiato e acclamatissimo in Italia e all’estero da 25 anni (premio ETI/STREGAGATTO 1997/98) firmato da Compagnia Abbondanza/Bertoni con oltre 600 repliche (20/11 ore 16.30 Florida dei piccoli, 21/11 ore 10.00 Chiavi della Città). Si continua con “Arturo”, di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, un lavoro che porta sul palcoscenico il rapporto coi propri padri, in un gioco in cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente, vincitore Premio Scenario Infanzia 2020 ex aequo, finalista In-Box 2021, vincitore Premio della Critica FringeMI 2022, vincitore Premio delle Giurie Direction Under 30 2022 (27/11 ore 18.000 Florida dei piccoli, 28/11 ore 10.00 Chiavi della Città); “Buon Natale, Signor Lupo!”, una storia per grandi e piccini che, giocando con i clichés più diffusi sul Natale, racconta come ricordando le promesse della propria infanzia si possa rinascere poeticamente e diventare promotori di un se stesso nuovo, di Flavia Gallo con Dario Garofalo (11/12 ore 16.30 Florida dei piccoli, 12-13/12 ore 10.00 Chiavi della Città); “Wonder-land”, in prima nazionale una produzione Versiliadanza ispirato ai protagonisti del romanzo “Alice’s Adventures in Wonderland” di Lewis Carroll che mescola danza, musica e nuove tecnologie in un percorso in cui anche il pubblico sarà invitato ad aiutare i protagonisti grazie alla scoperta della scenografia sonora interattiva (18/12 ore 16.30 Florida dei piccoli, 19-20/12 ore 10.00 Chiavi della Città); “Nome”, viaggio poetico in equilibrio tra danza e parola nei ricordi di un ragazzo e dello straordinario rapporto che lo legava alla sua bambola per questa co-produzione TPO/Teatro Metastasio di Prato in prima assoluta (22/01 ore 16.30 Florida dei piccoli, 24-25/01 ore 10.00 Chiavi della Città); “Apocalisse Tascabile”, parte anche della stagione di prosa (26/01 ore 10.00 Chiavi della Città); ”Inferno”: alla Divina Commedia si sono dedicati artisti di ogni genere ed espressione sotto diverse forme e visioni, e anche la compagnia premio Ubu per la danza Kinkaleri arriva a questa prova, con un’opera che trasporta il giovane pubblico nell’essenza del racconto dantesco, un’avventura grandiosa in un universo indescrivibile attraverso gironi infernali e visioni fantastiche (30-31/01 ore 10.00 Chiavi della Città); “Storia di un no”, ovvero storia di un incontro, di un primo bacio che non è come era stato sognato ma che è bello lo stesso, di famiglie che non sono come le vorremmo, della necessità di considerare l’altra metà della coppia come essere funzionale a noi e ai nostri bisogni, dell’amore confuso con il possesso e di Martina, che sceglie di dire basta creando una reazione a catena in grado di cambiare il mondo (6/02 ore 10.00 Chiavi della Città); “A sbagliare le storie”, spettacolo evocativo, leggero, dove la danza si mescola alle interazioni video, e che tocca il tema dell’alfabetizzazione emotiva ispirato all’opera di Gianni Rodari, a cura di Ersiliadanza (13-14/02 ore 10.00 Chiavi della Città); “Bleu!”, l’incontro tra due figure, un marinaio e una ninfa del mare, In uno scenario in cui piccoli gruppi di bambini potranno interagire con i danzatori per scoprire la vita segreta dell’ambiente marino (19/02 ore 16.30 Florida dei piccoli, 20-21/02 ore 10.00 Chiavi della Città); “Peter Pan”, storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, di un tempo che sfugge al nostro controllo, delle esperienze che fanno diventare grandi anche senza volerlo, con la regia di Tonio De Nitto (26/03 ore 16.30 Florida dei piccoli, 27-28/03 ore 10.00 Chiavi della Città).
Info e prenotazioni
www.teatroflorida.it
cantiere.florida@elsinor.net / prenotazioni@teatroflorida.it
- 39 055 71 35 357 / + 39 055 71 30 664
Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111 Rosso, 50143 Firenze
Prezzi
Stagione di prosa, danza e Materia Prima
intero 15€ + d.p.
ridotti: 12€ + d.p. (Cral convenzionati, Unicoop Firenze, tessera Arci, over 65, under 26, Università dell’Età Libera) / 8€ (studenti degli istituti superiori e universitari, tessera Casateatro) / 5€ (bambini sotto i 12 anni, operatori)
abbonamenti: Florida 20 (20 spettacoli a scelta) 200€ intero, 120€ studenti / Florida 10 (10 spettacoli a scelta) 100€ intero, 60€ studenti / Florida 5 (5 spettacoli a scelta) 55€ intero, 35€ studenti /Danza 10 (10 spettacoli a scelta all’interno della stagione danza) 100€ interno 60€ studenti / Danza 5 (5 spettacoli a scelta all’interno della stagione danza) 55€ intero, 35€ studenti
Florida dei piccoli
ingresso unico 7€
Chiavi della città
Ingresso unico 5€, gratuito per gli insegnanti (fino a 2 per classe)
Prevendite
online su www.teatroflorida.it
la biglietteria sarà aperta nei giorni di spettacolo a partire dalle ore 19:30
TEATRO CANTIERE FLORIDA
Stagione 2022 – 2023
“DIECI”
4 novembre 2022 ore 21.00
Murmuris MATERIA PRIMA
Evento speciale
AU BORD
di Claudine Galea
traduzione di Valentina Fago
regia di Valentino Villa
con Monica Piseddu
produzione Romaeuropa Festival e 369gradi
in coproduzione con LAC Lugano Arte e Cultura, Triennale Milano
con il sostegno di Toscana Terra Accogliente, Olinda
Premiato con il Grand Prix de littérature dramatique, Au Bord dell’acclamata drammaturga francese Claudine Galea è stato tradotto e rappresentato in molti paesi europei (fino alla recentissima versione firmata da Stanislas Norday per il Théatre National de Strasbourg) e rappresenta una novità assoluta per l’Italia.
Galea si concentra su una foto: una donna porta un’uniforme e tiene stretto un uomo al guinzaglio. Scattata nella prigione di Abu Ghraib ed apparsa sul Washington Post il 21 maggio del 2004, l’immagine, terribile documento, porta con sé l’impronunciabilità, l’inafferrabilità, l’orrore dell’atto di violenza. La sua irrappresentabilità. Ma è sulla donna che si concentra l’attenzione dell’autrice. A partire dall’inconfessabile attrazione per questa figura femminile, per la sua oscenità, si incatenano nella testa e nel corpo di chi parla diverse figure femminili. Un libero quanto pericoloso scivolare dalla figura della soldatessa, a quella dell’amante da cui la stessa Galea è stata abbandonata fino alla madre, figura torturatrice. Al di là del suo statuto, la foto diventa un palinsesto dell’inesprimibile, un oggetto drammaturgico evirato dal suo senso strettamente documentale e politico. Un atto di sovversione, forse, che nutre la primaria e sconvolgente esperienza che il testo propone.
9 novembre 2022 ore 21.00
10 novembre 2022 ore 21.00
Stagione di prosa
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
LE RANE
prima regionale
da Aristofane
progetto e regia Marco Cacciola
con (in o.a.) Giorgia Favoti, Matteo Ippolito, Lucia Limonta, Claudia Marsicano, Francesco Rina
e un coro di cittadini ogni giorno diverso
traduzione Maddalena Giovannelli, Martina Treu
produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatri di Bari / Solares Fondazione delle Arti
Βάτραχοι, 1418: “sono sceso quaggiù a cercare la poesia, perché il nostro paese possa salvarsi”. Prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatri di Bari e Solares Fondazione delle Arti, lo spettacolo è il risultato finale di un progetto più ampio, ΧΟΡΟ’Σ / CHORÓS, inserito tra gli eventi dell’Autunno Fiorentino 2022 Con il progetto Choròs, Elsinor organizza un ciclo di avviamento all’espressività corporea e vocale, volto alla creazione del coro per lo spettacolo “Le Rane”; l’ensemble costituirà il nucleo fondante di una compagnia stabile di non professionisti. Previsti incontri con artisti, critici, studiosi che offriranno inquadramento teorico e storico al Coro e alla sua rilevanza nel panorama culturale contemporaneo.
In scena un coro di cittadini ogni sera diversi affiancano il nucleo di artisti under 35, provando a rifondare l’antico legame esistente tra società e teatro. Ogni fase del lavoro ha vissuto momenti collettivi in cui sono state coinvolte diverse realtà attive sul piano sociale, culturale e dell’associazionismo. Oltre ai workshop cittadini e per la selezione degli artisti, è stata avviata una collaborazione con studenti e docenti dell’Università Statale di Milano e l’Università IULM a cui è stata affidata una nuova traduzione del testo; gli allievi dell’Accademia di Brera hanno affiancato lo scenografo nella costruzione delle scene ottenendo crediti formativi come parte dell’attività didattica; gli studenti dell’IIS Galilei-Luxemburg hanno partecipato a una sessione di laboratori intorno ai temi dello spettacolo.
Una delle opere più celebri di Aristofane rivive dunque in un allestimento inedito, eterogeneo e condiviso che accompagna il pubblico in un divertente e visionario viaggio negli inferi. In scena assistiamo alle rocambolesche peripezie del dio Dioniso e del suo servo Xantia, diretti verso l’Ade per riportare in vita un Poeta che salvi la città dal degrado culturale.
17 novembre 2022 ore 16.30
Evento speciale alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Murmuris MATERIA PRIMA
DALLA PARTE DI CHI GUARDA
con Nicola Lagioia
un progetto Murmuris
moderato da Laura Croce, Luisa Bosi e Francesco Migliorini
Perché continuiamo a raccontare storie. Dall’oralità alla forma scritta, dall’epica al romanzo moderno, dall’età classica a quella di internet: un elogio della letteratura d’invenzione attraverso un viaggio che, attraversando i secoli, ruota intorno al potere, alla magia, forse anche alla possibilità di salvezza che la parola letteraria reca con sé”
19 novembre 2022 ore 21.00
Stagione danza
Versiliadanza
DOPPELGÄNGER
CHI INCONTRA IL SUO DOPPIO, MUORE
uno spettacolo di Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Maurizio Lupinelli,
con Francesco Mastrocinque e Filippo Porro
disegno luci e direzione tecnica Andrea Gentili
esecuzione tecnica Claudio Modugno
elaborazioni musicali Orlando Cainelli
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni, Nerval Teatro
Spettacolo riconosciuto con il Premio Ubu come Miglior spettacolo di danza 2021
Il doppio, la dualità come differenza, l’opposto che dà origine al mistero: questo lavoro parla e dà forma soprattutto all’incontro tra i corpi dei due interpreti, Francesco Mastrocinque, attore con disabilità, appartenente all’esperienza del Laboratorio Permanente di Nerval Teatro e Filippo Porro, danzatore. Il progetto presenta anche la “prima volta” di una collaborazione tra due nuclei artistici differenti, che si incontrano nel solco tra arte e diversità, portando reciprocamente la propria esperienza e poetica della scena che, pur nella lontananza del segno, si alimenta e sviluppa attraverso la medesima sensibilità e passione.
20 novembre 2022 ore 16.30
21 novembre 2022 ore 10.00
Il Florida dei piccoli
Le Chiavi della Città
Versiliadanza
ROMANZO D’INFANZIA
testo Bruno Stori
coreografia e interpretazione Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
regia e drammaturgia Letizia Quintavalla e Bruno Stori
musiche Alessandro Nidi
ideazione luci Lucio Diana
produzione Quintavalla, Stori, Compagnia Abbondanza/Bertoni
Romanzo d’infanzia è uno spettacolo di particolare intensità e poesia, pluripremiato e acclamatissimo in Italia e all’estero da 25 anni (premio ETI/STREGAGATTO 1997/98). Spettacolo cult della Compagnia Abbondanza/Bertoni con oltre 600 repliche. Spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli. Commuove gli adulti e fa ridere i bambini, per questo è vivamente richiesta la loro presenza, essendo una creazione nata soprattutto per un pubblico giovane (dai 6 anni).
21 novembre 2022 ore 10.00
22 novembre 2022 ore 10.00
MATERIA PRIMA FESTIVAL
Matinée per le scuole, riservata agli studenti
Murmuris
ESSERE DON CHISCIOTTE
IL DON CHISCIOTTE ALLA PROVA
Carcere di Sollicciano, Firenze
uno spettacolo di Compagnia del Carcere di Sollicciano, Officine della Cultura
video e montaggio Corrado Ravazzini
regia Elisa Taddei
assistente regia Luana Ranallo
coreografia Luana Gramegna
con la partecipazione di Luca Baldini e Stefano Ferri
A partire dalla visione di alcuni frammenti dello spettacolo “Essere Don Chisciotte”, la Compagnia di Sollicciano incontra, per la prima volta dopo la pandemia, le scuole superiori di Firenze per raccontarsi e, come mai accaduto prima, provare a dire: la storia della Compagnia, il senso del fare teatro in carcere, come è nato il lavoro sul “Don Chisciotte”, qual è stato il processo di creazione e di costruzione dei personaggi…attraverso le loro parole tutti i membri della Compagnia racconteranno la loro visione di “Essere Don Chisciotte”. Una “chiacchierata” con gli studenti che avrà la forma di una intervista condotta dal regista Luca Baldini e da Stefano Ferri di Officina Cultura.
23 novembre 2022 ore 21.00
Evento speciale a ingresso gratuito in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne – fuori abbonamento
Versiliadanza
EFFETTO DONNA – DIALOGHI TACIUTI
COB Compagnia Opus Ballet
Lisa Brasile/ Compagnia Meltin_Pot dance collective
Compagnia Danza Estemporada
Versiliadanza
La serata si inserisce nella terza edizione della rassegna EFFETTO DONNA – DIALOGHI TACIUTI nata a fronte di un’emergenza sociale inerente la recrudescenza del fenomeno della violenza sulle donne. Ogni anno vengono realizzati spettacoli, incontri e lezioni-spettacolo nelle scuole. Al Teatro Cantiere Florida ospiteremo la serata La danza nel cuore dedicata a Michela Noli, nostra concittadina uccisa nel 2016 dall’ex-marito. Alcuni degli artisti che vedremo sul palco sono stati suoi insegnanti e colleghi e la ricorderanno con il linguaggio a lei più caro.
EFFETTO DONNA – DIALOGHI TACIUTI è un progetto sostenuto dalla Città Metropolitana di Firenze.
25 novembre 2022 ore 21.00
26 novembre 2022 ore 21.00
Stagione di prosa
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
THE JOKERMAN
prima regionale
di e con Michele Maccagno
ideazione Michele Maccagno, Francesco Maria Asselta, Marco Merlini
drammaturgia Francesco Maria Asselta
produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale in collaborazione con Riff Raff Teatro e Pav Academy
Lo spettacolo cerca di esplorare la questione del male a partire dal concetto di libero arbitrio, lavorando sulla figura dell’antagonista per antonomasia: Joker.
Una notte un uomo vestito da Joker, reduce da una festa in maschera, prende una boccata d’aria sul cornicione di un palazzo. Guardando dall’alto vede la città muoversi nella notte. Sente amaramente il peso e la stretta del vivere nel presente. E allora tra riflessioni e aneddoti, sogno e realtà, tenterà di costruire un’azione “assoluta”, un atto che possa ribaltare l’ordine sociale. Ma tutto finirà in niente, in un effetto puramente comico. Da lì, l’amara presa di coscienza che nulla può accadere davvero, nulla può essere scosso, che l’ordine sociale procede senza sosta e fagocita ogni nostra azione. E allora la maschera di Joker, eroe del caos, mito della contemporaneità, resta solo una fantasia, un’utopia realizzabile solo nei fumetti o al cinema.
Uno sguardo sull’abisso della natura umana e sui suoi meccanismi sociali; uno scavo per così dire archeologico alla scoperta di ciò che si cela dietro quel ghigno rosso sangue, potente e simbolico detentore della forza ancestrale di antiche feste e maschere.
27 novembre 2022 ore 18.00
28 novembre 2022 ore 10.00
Il Florida dei Piccoli
Le Chiavi della Città
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
ARTURO
di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich
produzione Florian Metateatro
Spettacolo Vincitore Premio Scenario Infanzia 2020 ex aequo – Finalista In-Box 2021 – Vincitore Premio della Critica FringeMI 2022 – Vincitore Premio delle Giurie Direction Under 30 2022.
Arturo non è uno spettacolo, bensì un accadimento.
Arturo nasce dall’incontro di due registi/autori e dal loro desiderio di costruire un lavoro che abbia come tema il rapporto con i propri padri e con la perdita dei propri padri.
Arturo è diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si trasformano in pezzi di un grande puzzle.
Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente.
Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà̀) alla loro scomparsa?
Arturo vuole trasformare il dolore in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale.
1 dicembre 2022 ore 21.00
MATERIA PRIMA FESTIVAL
Murmuris
UNA GIORNATA QUALUNQUE DEL DANZATORE GREGORIO SAMSA
regia e drammaturgia Eugenio Barba, Lorenzo Gleijeses e Julia Varley
con Lorenzo Gleijeses
voci off Eugenio Barba, Geppy Gleijeses, Maria Alberta Navello, Julia Varley
assistente alla regia Manolo Muoio
ufficio stampa Rosalba Ruggeri
produzione Teatro Biondo, Gitiesse Artisti Riuniti, NordiskTeaterLaboratorium
Eugenio Barba accompagna Lorenzo Gleijeses da molti anni intercettando e esaltando le qualità e le intuizioni di un percorso di formazione e conoscenza, contaminato con il metodo della storica compagnia di Hostelbro e nato all’interno dell’Odin quando Lorenzo era ancora un ragazzo. Risultato di questo ‘percorso di accompagnamento’ sono stati spettacoli, incontri e seminari in Italia e in Europa che hanno cementato e rafforzato il rapporto unico tra Barba, Julia Varley e Lorenzo Gleijeses, fino a questa prima regia firmata da Barba (con Gleijeses) al di fuori dell’Odin Teatret.
4 dicembre 2022 ore 19.00
Stagione danza
Versiliadanza
JUKEBOX
Prima nazionale
Uno spettacolo di Compagnie Jukebox con il sostegno di Escales Danse, Versiliadanza, La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne, Danse Dense, La Ménagerie de Verre, L’Avant Seine/Théâtre de Colombes, Maison Populaire, Il giardino delle ore
Ideazione e coreografia Serena Malacco
Collaborazione artistica Attilio Marasco
Assistente coreografica Alice Raffaelli
Interpreti Alexander De Vries, Ambre Duband, Lazare Huet, Ana Luisa Novais, Marion Peuta, Jean-Baptiste Plumeau, Alice Raffaelli, Sara Tan, Leandro Villavicencio
Costumi Claudia Hägeli
Un conto alla rovescia proiettato sul fondale, il pubblico ha 15 secondi per votare. Nove danzatori allineati attendono di sapere quale canzone sarà la più votata. Ogni spettatore ha una lista di 100 canzoni e, grazie a un’applicazione scaricata appena prima della performance, può scegliere la sua preferita. Ogni canzone attiva differenti coreografie: soli, duetti, trii, quartetti etc… Gli interpreti conoscono 100 coreografie differenti scritte precisamente per 100 canzoni del repertorio pop-rock, tuttavia ogni sera ignorano cosa il pubblico sceglierà. La sequenza degli avvenimenti è decisa dal caso. I danzatori attendono il loro turno, diventando così un jukebox vivente. La difficoltà di questo gioco mette gli interpreti in una condizione di fragilità e di completa esposizione emotiva. Canzone dopo canzone impariamo a conoscere i loro caratteri, le loro personalità, il loro modo di reagire e relazionarsi agli altri. JUKEBOX è la scoperta di nove persone che passo dopo passo si mostrano per quello che sono.
Spettacolo in audiodescrizione poetica per non vedenti a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino.
11 dicembre 2022 ore 16.30
12 dicembre 2022 ore 10.00
13 dicembre 2022 ore 10.00
Il Florida dei Piccoli
Le Chiavi della Città
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
BUON NATALE, SIGNOR LUPO!
di Flavia Gallo
con Dario Garofalo
Impianto scenico Stefania Frasca
Costumi Monica Mancini
Opere pittoriche Cristiana Cerretti
Regia Dario Garofalo
Questo spettacolo nasce dalla volontà di raccontare il Natale come momento sacro della religiosità cristiana legato ad antiche origini astronomiche. L’importante legame fra il Natale e il solstizio d’inverno ci ha spinto a creare uno spettacolo che inaugurasse nei piccoli spettatori la curiosità verso una pratica particolare: guardare il cielo durante le festività, proprio quando si celebra la rinascita della luce dal buio delle tenebre invernali. Guardare il cielo boreale invernale è poi una grande occasione per imparare a riconoscere un’importante costellazione, Orione, che per tutti i popoli del pianeta costituisce da sempre una vera e propria mappa stellare. Buon Natale, Signor Lupo! è una storia per grandi e per piccini che, giocando con i cliché più diffusi sul Natale, racconta come -ricordando le promesse della propria infanzia- si possa rinascere poeticamente e diventare promotori di un sé stesso nuovo.
La “vittoria della luce sull’oscurità” è il fatto antico attorno a cui si modella la nostra storia teatrale il cui protagonista è un astronomo dai tratti magici, impegnato in una divertente avventura della memoria. Franco dimentica di fare il regalo al nonno, dimentica di prendere il tacchino per la cena della vigilia, ma cosa è che ha più dimenticato? Franco è un amante delle stelle e dei movimenti celesti, capace addirittura di individuare la posizione delle costellazioni in piena luce del giorno. Ama molto fare i regali di Natale, disporli ritualmente sotto l’albero, occuparsi della sua famiglia. Ma da quando la nonna Felicia se ne è andata il Natale per Franco non è più come quello di una volta: sente di voler dire qualcosa, ma non sa bene cosa, non sa bene qual è il suo posto a tavola e non riesce a evitare che la confusione della tavola natalizia confonda le menti e i cuori dei partecipanti.
Nel cuore Franco Lupo riecheggia la voce del nonno Rocco che con il suo amore per il cielo ha sempre spinto il nipote a sentire il Natale come ciò che veramente è: il momento in cui la luce comincia a durare di più dell’oscurità nell’arco della giornata. Ma il suo amore per la scienza non è il solo a generare dentro lo studioso romantico una strana nostalgia: c’era qualcosa che lui e la nonna erano soliti fare la notte della vigilia, qualcosa che aveva a che fare con una favola di Lupi e di stelle, una capanna e un bambino splendente, appena nato. Riuscirà Franco a ricordare cosa?
15 dicembre 2022 ore 21.00
Stagione di prosa
Elsinor Centro di produzione teatrale
SENZA
di e con Matteo Pecorini
scenografia Eliana Martinelli, Eva Sgrò
luci Simone Benucci
consulenza alla regia Simone Martini, Alessio Martinoli
consulenza fonica Tommaso Ferrini, Gabriele Ramazzotti Foto: Renato Esposito
produzione KanterStrasse
con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Toscana
Senza – è una condizione, uno stato di cose. A volte un breve periodo della vita, altre volte, invece, una situazione destinata a durare. Senza è la vita degli uomini privati della libertà, obbligati alla chiusura, ma anche di chi vive arroccato nelle proprie sicurezze, all’interno di una tana. Senza è, in questo caso, la vita di chi parla. Un individuo assai originale trascorre i suoi giorni dentro ad una stanza, parlando “la lingua del futuro”, o Lingua della notte, che si diverte a riascoltare, attraverso le registrazioni fatte nel corso della propria vita.
Da questo ipotetico Krapp moderno però, quello che emerge non è una dimensione strettamente individuale: all’in- terno dello spettacolo trova posto infatti la narrazione del periodo storico, delle questioni politiche e sociali come il la- voro, la sanità, il rapporto con il potere, questioni che hanno attraversato ed attraversano tuttora il nostro tempo. Chiuso in uno spazio limitato, riverso sul proprio tavolo di lavoro, il soggetto inventa e gioca, osserva e ascolta, combatte la solitudine dialogando con un mondo che prende vita intorno a lui. Un mondo, il suo, fatto di pensieri e voci che fuoriescono dalle proprie scatole-giocattolo, nelle quali sembra aver racchiuso tutto il tempo che è scorso fuori di lì. E verso il fuori, verso questo tempo che scorre, lui si sente continuamente attratto, chiamato: è la vita che lo chiama ad uscire, a prender parte; ma ogni tentativo sembra finire sempre con un fallimento, una ricaduta.
Eppure una via di fuga sembra infine possibile, ed è su questa possibilità che lo spettacolo vuol giocare, riservando un’ultima amara sorpresa finale. La messa in scena si costruisce a partire dai testi di una persona che ha passato la propria vita all’interno di una struttura sanitaria e che ha vissuto indirettamente, ma in maniera “emotivamente partecipata”, le grandi questioni sociali che dagli anni ’60 del secolo scorso giungono fino ai giorni nostri. Questi testi e questo personaggio (volutamente rigenerato in una forma fantastica) dialogano scenicamente con una serie di elementi che rimandano all’universo immaginifico di Samuel Beckett, in un omaggio-confronto che vuol aprire la dimensione individuale di una vita ad una riflessione comunitaria, contemporanea e universale.
18 dicembre 2022 ore 16.30
19 dicembre 2022 ore 10.00
20 dicembre 2022 ore 10.00
Il Florida dei piccoli
Le Chiavi della Città
Versiliadanza
WONDERLAND
COME SUONA VIVERE A ROVESCIO
Prima nazionale
una produzione Versiliadanza in collaborazione produttiva con Compagnia TPO /Teatro Metastasio di Prato
ideazione Valentina Sechi
coreografie, regia e danza Valentina Sechi, Luca Tomao
musiche, scenografia sonora, live electronics e sound design Alberto Gatti
disegno luci Gabriele Termine
WonderLand è uno spettacolo interattivo di danza, musica e nuove tecnologie, ispirato ai protagonisti del romanzo “Alice’s Adventures in Wonderland” di Lewis Carroll. Chi sono davvero gli strani personaggi di questo romanzo? Gli stessi continuano a chiederselo: Alice e il Cappellaio Matto crescono, si trasformano, si smarriscono in continuazione nei labirinti surreali che si prospettano davanti e dietro questo mondo sottosopra ci raccontano che bisogna sempre essere pronti per le trasformazioni: quelle che abbiamo progettato, quelle che aspettiamo con ansia, ma anche quelle inattese, che avvengono perché il mondo scorre o perché il mondo degli altri, non coincide mai col nostro. WonderLand si presenta come un metaforico viaggio di metamorfosi nell’esplorazione di sé stessi attraverso la fantasia, la danza e il suono: i personaggi sono sempre pronti ad interpretarsi l’un l’altro, indipendentemente dal genere di appartenenza, dal ruolo sociale e al di là delle definizioni e dei ruoli prestabiliti, come in un gioco tra bambini e bambine. Un percorso nella fantasia, in cui anche il pubblico sarà invitato ad aiutare i protagonisti nel loro viaggio, grazie alla scoperta della scenografia sonora interattiva (dai 6 anni, durata 50 min circa + playground finale).
Spettacolo in audiodescrizione poetica per non vedenti a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino.
21 dicembre 2022 ore 21.00
Stagione di prosa
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
THINKING BLIND
produzione (S)Blocco5
regia Ivonne Capece
drammaturgia ivonne Capece e Walter Waleri
con Giulio Santolini, Ivonne Capece
costumi e concept visivo foto e video Micol Vighi
PERFORMANCE FINALISTA BIENNALE COLLEGE TEATRO 2021 Sezione performance internazionale Under40
“La mia vista non tornerà più, la retina è distrutta […] Lampi blu nei miei occhi…”. Parole di Derek Jarman in “Blue”, film sulle ultime fasi della sua malattia, ad immagine unica: ininterrotto monocromo Blue Klein. Mentre la sua vista si spegne Jarman è l’artefice di un giardino-paradiso, fatto di piante infestanti, di fronte alla centrale nucleare di Dungeness: nel più inospitale dei luoghi crea un’opera di incredibile bellezza. La performance è un omaggio al suo THINKING BLIND, “PENSARE DA CIECHI”, sviluppare un pensiero senza organi in cui trovi posto ciò che non vediamo: THE TRUE BLUE, la verità fluida del mondo. Crediamo che esista un dentro e un fuori, cose distinte da noi, e non ci accorgiamo di vivere immersi in un’atmosfera fisica, ambientale, culturale, come pesci nei mari. Ogni forma di inquinamento, non solo fisico ma anche ideologico o morale – l’inquinamento dei pensieri e delle abitudini – è l’incapacità di vedere il mare in cui siamo, e di capire che ogni cosa che è fuori di noi entrerà in noi. In scena 2 performer: una misteriosa Eva – un po’ Natura, un pò Destino Nucleare dell’umanità – che non mostra mai al pubblico il suo volto e un giovane Adamo che perde il Paradiso Terrestre e si “macchia”. Thinking Blind è una riflessione sull’uomo, vittima e carnefice del suo stesso stare sulla terra, sulla contaminazione di sé stessi e del mondo, sul procedere implacabile del tempo. Ma è anche uno spettacolo sulla malattia, sull’HIV, sulle epidemie lecite e illecite, sull’omosessualità, sulla lotta per i diritti civili e sugli atti creativi come forme di resistenza. Imparare a pensare come se fossimo ciechi, cioè con altri organi, trasformare l’angoscia del futuro in visioni più profonde della vita: per fare di noi un giardino di fronte a una centrale nucleare e trasformare un terrore oscuro in opportunità di bellezza. “Fight the fear of the Begining, the Middle and the End!”, recita Tilda Swilton in “Blue” di Jarman: creare atti di resistenza alla decadenza e all’orrore, per (ri)costruire – come fece Jarman – il giardino perduto dentro di noi o quanto meno tentare di renderlo concreto nel nostro agire sulla terra.
14 gennaio 2023 ore 18.00
Evento speciale a ingresso gratuito in occasione del trentennale di Versiliadanza – fuori abbonamento
Versiliadanza
C’EST MOI PEUT-ÊTRE
L’ENSEMBLE DI MICHA VAN HOECKE – UNA GIORNATA DI STUDIO, DEDICA, RACCONTO
Versiliadanza nel 2023 compie trent’anni di attività.
In questo lungo viaggio molti sono stati gli incontri pregnanti per la sua nascita e la sua crescita, alcuni dei quali andremo a raccontare e festeggiare dalla voce dei protagonisti. Il primo è sicuramente l’incontro con il Ballet – Théâtre di Micha van Hoecke poi Ensemble. Molti degli interpreti che hanno fatto parte della Compagnia del coreografo franco-belga hanno poi accompagnato le creazioni di Versiliadanza. Questa giornata vuole essere un momento di studio, testimonianza, racconto di una delle Compagnie più importanti del panorama italiano che ha attraversato per quasi quarant’anni i nostri palcoscenici e favorito la nascita di un nuovo modo di guardare al linguaggio teatrale di danza. Micha e i suoi artisti sono stati, e sono ancora oggi, artisti poliedrici capaci di fondere il teatro alla danza, al canto, alla musica. Se oggi l’interazione tra i generi è abitudine ormai consolidata non lo era nei primi anni ’80 quando Micha e la sua Compagnia di Tournai, composta da molti degli allievi di Mudra, faceva i primi passi in Italia. Artisti della compagnia, giornalisti, collaboratori, amici, saranno gli interpreti di un evento che andrà a ripercorrere una storia tra passato, presente e futuro attraverso parole, immagini, racconti, testimonianze e molto altro.
15 gennaio 2023 ore 19.00
Stagione danza
Versiliadanza
LA BALLATA DEL VECCHIO MARINAIO
di Samuel Taylor Coleridge
traduzione di Beppe Fenoglio
di e con Ciro Masella
danza Isabella Giustina
musica e suono Alessandro Luchi
Per il duecentocinquantenario della nascita di Samuel Taylor Coleridge e il centenario della nascita di Beppe Fenoglio, nel 2020 abbiamo voluto celebrare questi due giganti della letteratura con l’opera che li ha visti “uniti”, uno autore e l’altro traduttore: quella Ballata del vecchio marinaio divenuta una sorta di manifesto della poesia romantica inglese.
Una delle vette della produzione poetica di tutti i tempi, in quella che forse è la sua traduzione migliore, la più ardita, la più affascinante e ipnotica. Accompagnati dalla danza evocativa di Isabella Giustina, una delle più talentuose danzatrici della sua generazione, dai paesaggi sonori e musicali originali di Alessandro Luchi e dalla voce di Ciro Masella ci inoltreremo in un viaggio in mare aperto ma anche nelle pieghe più profonde dell’animo umano, del suo inconscio e della sua immaginazione: ne seguiremo i fantasmi, le visioni, le evocazioni.
Scandaglieremo i fondali più profondi e misteriosi di quello che è un anche un viaggio iniziatico, di trasformazione, di conoscenza.
20 gennaio 2023 ore 21.00
21 gennaio 2023 ore 21.00
Stagione di prosa
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
LIVORE
MOZART E SALIERI
uno spettacolo di VicoQuartoMazzini
con Michele Altamura, Francesco d’Amore, Gabriele Paolocà
drammaturgia Francesco d’Amore
regia Michele Altamura e Gabriele Paolocà
produzione VicoQuartoMazzini, Gli Scarti, Festival delle Colline Torinesi
con il sostegno di Armunia e Teatri associati di Napoli/C.Re.A.Re Campania
LIVORE è una scrittura che prende spunto dal mito del Mozart e Salieri e scava nelle ragioni dell’invidia nel mondo contemporaneo. Due amici attori, uno di talento e senza una lira, l’altro mediocre ma di successo, aiutato nella sua scalata da un fidanzato/agente capace di costruire una rete di rapporti in grado di “valorizzare” la sua incapacità. Poche ore prima di una cena con “la gente che conta” l’attore di talento fa irruzione in casa della coppia, dando il via a una resa dei conti in cui la finzione dei rapporti umani deflagrerà e le parvenze ostentate si ridurranno in frantumi.
22 gennaio 2023 ore 16.30
24 gennaio 2023 ore 10.00
25 gennaio 2023 ore 10.00
Il Florida dei Piccoli
Le Chiavi della Città
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
NOME
Prima assoluta
produzione Compagnia TPO/Teatro Metastasio di Prato
di e con Sara Campinoti e Daniele Del Bandecca
voce narrante Martina Gregori
scene Livia Cortesi
sound design Spartaco Cortesi
supporto drammaturgico Martina Gregori, Luca Tomao
organizzazione Valentina Martini, Chiara Saponari
Nome racconta di un’amicizia speciale, quella tra Daniele e la sua bambola preferita. Come aveva potuto dimenticare la compagna dei più bei momenti della sua infanzia? Facile! Non le aveva mai dato un nome. Nome è un viaggio poetico in equilibrio tra danza e parola nei ricordi di un ragazzo e dello straordinario rapporto che lo legava alla sua bambola. Un salto nella memoria di tutte e tutti, quando le amicizie più forti erano quelle che ci legavano ai nostri giocattoli, ma anche una riflessione sullo sviluppo delle emozioni e degli affetti. Nome ci parla dell’importanza di un atto semplice: dare un nome alle cose.
26 gennaio 2022 ore 10.00 e ore 21.00
Stagione di prosa
Le chiavi della città
Versiliadanza / Elsinor
APOCALISSE TASCABILE
di Niccolò Fettarappa Sandri
con Lorenzo Guerrieri Niccolò Fettarappa Sandri Collaborazione tecnica Cesare Del Beato Organizzazione Francesco Pietrella
Spettacolo vincitore In-Box 2021
Spettacolo vincitore Premio della Critica al Nolo Fringe Festival
Spettacolo vincitore Premio Giurie Unite Direction Under 30
Spettacolo vincitore Festival Dominio Pubblico 2020 con il sostegno di Carrozzerie N.o.t.
Senza alcun preavviso, Dio compare in un supermercato in periferia di Roma e vi annuncia la fine del mondo. Per sua colpa e sfortuna, ad ascoltarlo c’è ben poca gente. A prenderlo sul serio c’è solo un giovanotto amorfo e sfibrato, da allora fatalmente destinato ad essere il profeta della fine dei tempi. Accompagnato da uno svogliato angelo dell’Apocalisse, il giovane apostolo si fa strada nell’abisso peccaminoso della città romana, per annunciare ai suoi abitanti la loro imminente fine. Il progetto apocalittico voluto da Dio sembra però fallire. La triste notizia annunciata però non sembra affatto scuotere chi già si dedica, con mortuaria solerzia, alla propria quotidiana estinzione.
ni “scartati”, liquidati e messi all’angolo perché inutili. La fine del mondo è allora per loro quasi un’occasione di vendetta, una rivincita presa sull’indifferenza subita, il cambiamento è incarnato dall’annuncio profetico di questi due smaliziati apostoli under 30 che portano sulla scena con autoironia la rabbia diuna generazione esclusa, così giovane e già così defunta. Apocalisse Tascabile è uno spettacolo a doppiofondo: la fine del mondo è anche l’occasione perrisvegliare quella “debole forza messianica” che secondo Benjamin si deposita in ogni generazione, in attesa d’essere portata alla luce per scardinare il mondo.
30 gennaio 2023 ore 10.00
31 gennaio 2023 ore 10.00
Le Chiavi della Città
Versiliadanza
INFERNO
progetto Kinkaleri / Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco
con Daniele Bonaiuti, Marco Mazzoni
luci Giulia Broggi
organizzazione Gaia Fronzaroli
produzione KLm /Kinkaleri
in collaborazione con Fondazione Teatro Metastasio, Fondazione Toscana Spettacolo onlus
con il sostegno di Regione Toscana, MiC – Ministero della Cultura, spazioK.Prato
Alla Commedia si sono dedicati artisti di ogni genere ed espressione, sotto diverse forme e visioni. Anche Kinkaleri arriva a questa prova, con un’opera dedicata ai più piccoli con l’obiettivo principale di condurli in un grande viaggio di trasformazione, dalle tenebre alla luce. INFERNO trasporta il giovane pubblico nell’essenza del racconto dantesco, un’avventura grandiosa in un universo indescrivibile attraverso gironi infernali e visioni fantastiche, fra peccatori e demoni, un mondo che cela ancora forti emozioni e che non smette di affascinare. Come per le altre opere dedicate alle nuove generazioni, Kinkaleri utilizza la sua vocazione all’esplorazione dei linguaggi della scena come fulcro di un’esperienza da condividere. Come un film horror, d’avventura, o un romantico melò, tra demoni fatali e angeli svelati senza tempo (dagli 8 anni).
4 febbraio 2023 ore 21.00
Stagione danza
Versiliadanza
CODING DANCE
Prima nazionale
una produzione COB Compagnia Opus Ballet – Versiliadanza
ideazione e coreografia Leonardo Diana
assistente coreografica Isabella Giustina
disegno luci Gabriele Termine
Il progetto CODING DANCE è la terza tappa di un lavoro di ricerca incentrato sulla relazione tra Danza e Matematica dove alcuni linguaggi informatico-matematici, come il Coding a blocchi e l’intelligenza artificiale (machine learning), vengono applicati alla scrittura coreografica per sviluppare nuovi sistemi di movimento in coro. L’indagine va oltre la mera trasposizione del codice in movimento cercando di trovare una correlazione col nostro modo di relazionarci all’altro e cercando di capire come questi linguaggi siano applicabili ad ogni nostra azione quotidiana e quindi ad ogni nostro gesto danzato.
Spettacolo in audiodescrizione poetica per non vedenti a cura di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino.
6 febbraio 2023 ore 10.00
Le Chiavi della Città
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
STORIA DI UN NO
Compagnia Arione de Falco
di e con Annalisa Arione e Dario de Falco
musiche di Enrico Messina
in collaborazione con Annalisa Cima – movimento scenico
con la consulenza di Dott.ssa Savina Dipasquale – psichiatra, Dott.ssa Luisa Ortuso – psicologa e psicoterapeuta
“Storia di un No” racconta di Martina che ha: quattordici anni, una pianta carnivora di nome Yvonne e delle cuffiette bianche. Martina non ha vestiti firmati, non ha il motorino e non ha la mamma. “Storia di un No” racconta anche del papà di Martina: un papà attento che lavora da casa, ama Jane Austen e cucina lasagne ogni volta che c’è qualcosa di importante da festeggiare. “Storia di un No” racconta di Alessandro, che ha una felpa di marca, un ciuffo a cui dedica venti minuti ogni mattina e che di Martina s’innamora praticamente subito. Almeno così dice lui. “Storia di un No” è la storia di un incontro, di un primo bacio che non è come era stato sognato ma che è bello lo stesso, di famiglie che non sono come le vorremmo, della necessità di considerare l’altra metà della coppia come essere funzionale a noi e ai nostri bisogni, dell’amore confuso con il possesso. È la storia di Martina che sceglie di pensarsi intera e quindi dice basta, creando con la sua consapevolezza una reazione a catena in grado di cambiare le cose. Può un’adolescente cambiare il mondo? Ecco. “Storia di un No” parla di questo. E anche di Orsetta, di Eugenio, di Favetti, di Annalisa e di Dario.
13 febbraio 2023 ore 10.00
14 febbraio 2023 ore 10.00
Le Chiavi della Città
Versiliadanza
A SBAGLIARE LE STORIE
OVVERO QUANDO LE FAVOLE ERANO AL TELEFONO
spettacolo ispirato all’opera di Gianni Rodari
regia e coreografie Alberto Munarin
con Elena Governo e Alberto Munarin
disegno Luci Nicolò Pozzerle
voce fuori campo Efren Bressan
animazioni video Marco Carpanese
produzione e circuitazione Ersiliadanza diretta da Laura Corradi
Dice Alberto Munarin: “Giovanni Perdigiorno, sempre distratto, e Alice, detta “Cascherina” perché casca sempre, sono due fratelli che giocano nella loro cameretta: una sedia, un bastone, delle felpe, un cerchio e dei libri sono gli spunti per inventare giochi che a volte posso suscitare preoccupazioni in un ipotetico papà che si trova in un’altra stanza della casa, immerso nelle sue faccende e nei suoi piccoli dubbi legati alla crescita dei figli. Uno spettacolo descrittivo, a tratti evocativo, leggero, con pochi oggetti scenografici, dove la danza si mescola alle interazioni video, e che tocca il tema dell’alfabetizzazione emotiva. Rodari è stato un rivoluzionario nell’uso della fantasia e della lingua italiana, un giocoliere per come accosta parole e immagini, per le suggestioni che crea, per come coglie la quotidianità e per la semplicità con cui la ridona al lettore. Con la stessa giocoleria ho cercato di mescolare alcuni ingredienti: immaginazione, fantasia, noia, litigi, grandi interrogativi esistenziali …. “cosa vuol dire amare?” (dai 3 anni).
18 febbraio 2023 ore 21.00
Stagione danza
Versiliadanza
CLOSING PARTY
ARRIVEDERCI E GRAZIE
ideazione e regia Alessandro Bernardeschi
in collaborazione con Mauro Paccagnella
performer Alessandro Bernardeschi e Mauro Paccagnella / Carlotta Sagna
Featuring Ares D’Angelo
luci Simon Stenmans
stage management Simon Stenmans o David Alonso Morillo
video Stéphane Broc Sound Eric Ronsse
direzione musicale Alessandro Bernardeschi con: Simon & Garfunkel, il Coro dell’Armata Rossa, estratti da “Salò, o le 120 giornate di Sodoma”, Nilla Pizzi, Ravel, Sylvester, Lucio Battisti, Anna Magnani, Nina Simone, Marianne Faithfull, Edvard Grieg, Umberto Bindi, Paul Simon
produzione Wooshing Machine in co-produzione con Les Brigittines, Charleroi danse – Centre Chorégraphique de la Fédération Wallonie-Bruxelles
con il supporto di Wallonia-Brussels Federation e di Frenchspeaking Community, Wallonia-Brussels-Theater-Dance WBTD and Wallonia-Brussels-International WBI
grazie a Lisa Gunstone, Fabienne Damiean
Dopo Happy Hour e El pueblo unido jamás será vencido, Alessandro Bernardeschi e Mauro Paccagnella concludono la loro Trilogia della Memoria con Closing Party (arrivederci e grazie). Questa festa senza lustrini, assurda e ironica al tempo stesso, ci offre l’occasione di riflettere sugli ultimi sussulti delle grandi utopie della storia. L’ultima parte di un delizioso trittico che raffigura le alterne vicende della mezza età, Closing Party (arrivederci e grazie) riflette sulla fine come potenziale nuovo inizio, là dove i ricordi intimi e la memoria collettiva si intrecciano per diventare una cosa sola. Alessandro e Mauro imprimono gesti e tracciano percorsi, spaziando da Marianne Faithfull al Bolero di Béjart, dagli Anni di Piombo italiani a Pier Paolo Pasolini, dalle piume alle parrucche. Senza dimenticare il tutù. Ma tutto questo sarebbe vano se non fosse per la delicata bellezza dei loro corpi invecchiati, che rafforzano il carattere politico dell’opera, in cui l’età non è più solo lo sfondo metaforico, ma il cuore stesso della coreografia. Un ballo per due, un valzer d’addio, ironico e bizzarro, un ballo di chiusura serio e leggero allo stesso tempo, la cui partitura scenica si fonda su un inquietante doppio gioco.
19 febbraio 2023 ore 16.30
20 febbraio 2023 ore 10.00
21 febbraio 2023 ore 10.00
Il Florida dei Piccoli
Le Chiavi della Città
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
BLEU!
direzione artistica Davide Venturini, Francesco Gandi
coreografia Anna Balducci
danza per due interpreti
visual design Elsa Mersi
computer engineering Rossano Monti
sound design Spartaco Cortesi
costumi Fiamma Ciotti Farulli
oggetti di scena Livia Cortesi
coproduzione Compagnia TPO, Teatro Metastasio di Prato, Théâtre Joliette Minoterie, Marseille-Provence 2013, Capitale européenne de la culture
Attingendo alla mitologia classica e alle storie che il Mediterraneo porta in sé, Bleu! narra dell’incontro tra due figure: un marinaio e una entità magica e misteriosa, una ninfa del mare. Tutto comincia nel momento in cui “Lei” lascia cadere nel mare una perla affinché “Lui” la ritrovi. Il marinaio dovrà percorrere un viaggio avventuroso, solcando le acque del mare e immergersi in abissi profondi, trasformando la nostra storia in un percorso di scoperte e conoscenza. In Bleu! le stelle sono il filo conduttore che unisce trasversalmente un quadro scenico ad un altro e permette ai nostri spettatori di avere dei punti di riferimento nella storia. Seguendo le tracce delle stelle, infatti, affrontiamo le acque tempestose e la furia dei venti, incontriamo gli abitanti del mare, si danza, si suona, si creano occasioni di gioco per un piccolo equipaggio affiatato e collaborativo.
In Bleu! gli elementi naturali dell’ambiente marino diventano lo scenario di un viaggio virtuale degli attori e del pubblico. Lo spazio scenico è a pianta centrale. A terra un grande tappeto da danza su cui vengono proiettate immagini che ricordano una spiaggia o un’isola dove raccogliere piccoli tesori portati dal mare. In alto, sopra lo spazio scenico, una grande spirale di tulle, sospesa, mobile, in lenta e costante trasformazione, che diventa la superficie di proiezione su cui far “galleggiare” le immagini e rendere lo spazio totalmente immersivo.
In questo scenario piccoli gruppi di bambini potranno interagire con i due danzatori, con gli oggetti “trovati”, con le immagini e con i suoni e scoprire la vita segreta dell’ambiente marino.
24 febbraio 2023 ore 21.00
25 febbraio 2023 ore 21.00
Stagione di prosa
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
LA FABBRICA DEGLI STRONZI
di Maniaci d’Amore
con Tommaso Bianco, Francesco d’Amore, Luciana Maniaci e Maurizio Sguotti
regia Kronoteatro e Maniaci d’Amore
scene e costumi Francesca Marsella
disegno luci e responsabile tecnico Alex Nesti
produzione Kronoteatro
coproduzione Teatro Nazionale di Genova
con il sostegno di PimOff Milano
L’incontro sorprendente tra le compagnie Maniaci d’Amore e Kronoteatro, diverse ma accomunate da uno sguardo impietoso sul reale, ci porta in un mondo isterico, meschino, fatto esclusivamente di vittime. Siamo attorno alla salma di una donna. I tre figli devono lavarla, truccarla e vestirla prima del funerale. Mentre la preparano ripercorrono piccoli episodi significativi della vita famigliare. Si tratta di eventi neutri ma sempre vissuti come terribili abusi, alibi perfetti per continuare una vita senza responsabilità. È una comica sfida di lamentele. Per questi personaggi la colpa di ogni loro sofferenza, frustrazione e sventura è sempre attribuita a qualcun altro: la crudeltà dell’altro sesso, la ferocia dei bulli, il duro mondo del lavoro. Ma soprattutto, lei: la madre.
A partire da alcune letture fondamentali, tra cui “Critica della vittima” di Daniele Giglioli e “La società senza dolore” di Byung-chul Han, lo spettacolo esplora, con livido umorismo e qualche baluginio di tenerezza, il paradigma vittimario così radicato oggi nella psicanalisi, nei media, nella famiglia, nel nostro modo di abitare il mondo.
Lo stile sospeso, surreale, dei Maniaci d’Amore si sposa così, con quello abrasivo, amaro, di Kronoteatro, in un lavoro originale che esplora il gusto tutto contemporaneo di riconoscersi non in chi agisce ma in chi subisce, la gara popolare a chi sente di bruciare di più nell’inferno che sono gli altri.
26 marzo 2023 ore 16.30
27 marzo 2023 ore 10.00
28 marzo 2023 ore 10.00
Il Florida dei Piccoli
Le Chiavi della Città
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
PETER PAN
di Tonio De Nitto
collaborazione drammaturgica Riccardo Spagnulo
con Francesca De Pasquale, Luca Pastore, Benedetta Pati, Fabio Tinella
regia di Tonio De Nitto
coreografie Barbara Toma
Peter Pan è la storia di un’assenza, di un vuoto che spesso rimane incolmabile, di un tempo che sfugge al nostro controllo, delle esperienze che ci fanno diventare grandi anche senza volerlo. L’ispirazione viene dalle avventure di Peter e Wendy e dall’atmosfera un po’ misteriosa del primo romanzo di Barrie, Peter Pan nei Giardini di Kensington. Factory Compagnia Transadriatica si cimenta in questa nuova creazione attraversando temi fondamentali per la crescita; dove sogno, vita e morte – a dirla come Peter Pan – corrono sullo stesso filo per diventare una grande avventura.
2 aprile 2023 ore 21.00
3 aprile 2023 ore 11.00
Stagione danza
Versiliadanza
L’ULTIMA ESTATE – FALCONE E BORSELLINO TRENT’ANNI DOPO
uno spettacolo di KNK TEATRO/ TEATRO METASTASIO DI PRATO
di Claudio Fava
un progetto di Simone Luglio
regia Chiara Callegari
con Simone Luglio e Giovanni Santangelo
voce fuori campo Luca Massaro
scene e costumi Simone Luglio
musiche originali di Salvo Seminatore
disegno luci Massimo Galardini
elettricista Alberto Martino
coordinamento tecnico dell’allestimento Marco Serafino Cecchi
assistente all’allestimento Giulia Giardi
cura della produzione Francesca Bettalli e Luigi Caramia
relazioni internazionali Valentina Bertolino
ufficio stampa Cristina Roncucci
foto e video documentazione Duccio Burberi
grafica ed editing Veronica Franchi
produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Chinnicchinnacchi Teatro e Collegamenti Festival
“Si parte dalla fine. Dalla loro morte. In scena la macchina da scrivere, i faldoni, le sedie, le giacche… l’ufficio in cui tutto è iniziato. Due attori ed elementi scenici ridotti all’essenziale, perché padrona della scena deve essere la parola. Parole recitate, confidate a un microfono, affidate ai tasti di una macchina da scrivere, riprodotte da un registratore, a volte ridotte al silenzio di fronte ai ricordi. Un viaggio nel tempo con due guide d’eccezione e una domanda sospesa: quale parte tocca a noi, adesso?”
Il 1992 è l’anno delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Un anno drammatico e cruciale, che cambia per sempre la storia dell’Italia. Nell’anno del trentennale della strage di Capaci (23 maggio) e della strage di Via d’Amelio (19 luglio), il Teatro Metastasio di Prato ricorda l’impegno di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con L’ULTIMA ESTATE. FALCONE E BORSELLINO 30 ANNI DOPO.
Scritto da Claudio Fava, Presidente commissione antimafia in Sicilia e già autore della sceneggiatura I 100 passi, L’Ultima estate è prodotto dal Teatro Metastasio da un progetto del regista e attore Simone Luglio, diretto da Chiara Callegari e interpretato dallo stesso Simone Luglio e Giovanni Santangelo. L’Ultima estate ripercorre gli ultimi mesi di vita dei due magistrati siciliani e, attraverso fatti noti e meno noti, pubblici e intimi, racconta fuori dalla cronaca e lontano dalla commiserazione la forza di quegli uomini, la loro umanità e il loro senso profondo dello Stato, ma anche l’allegria, l’ironia, la rabbia e, soprattutto, la solitudine a cui furono condannati.
Dopo anteprime in Veneto e Sicilia in scuole e Comuni, lo spettacolo ha debuttato al Teatro Stabile di Catania nell’aprile 2022, per poi affrontare una lunga tournée estera presso gli Istituti di Cultura, Consolati e Ambasciate, come progetto speciale per il Trentennale in collaborazione con la Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dopo aver già toccato Albania e Grecia, dopo Francia e Lussemburgo, lo spettacolo proseguirà tra festival estivi italiani e nuovi percorsi internazionali.
L’ULTIMA ESTATE. FALCONE E BORSELLINO 30 ANNI DOPO sottrae Giovanni Falcone e Paolo Borsellino all’apparato celebrativo che ha fatto di loro delle icone cristallizzate e li restituisce nella dimensione più autentica e quotidiana, che nulla toglie al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani. È il diario civile di due uomini, non di due eroi. Un mosaico di eventi, un delicato intrecciarsi di momenti ironici e amari, pubblici e intimi. I due protagonisti si interrogano e si raccontano, si confrontano tra loro e con lo spettatore, portandolo a rivivere momenti fondamentali di un’amicizia, e della storia del nostro Paese.
Info e prenotazioni
www.teatroflorida.it
cantiere.florida@elsinor.net / prenotazioni@teatroflorida.it
- 39 055 71 35 357 / + 39 055 71 30 664
Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111 Rosso, 50143 Firenze
Prezzi
Stagione di prosa, danza e Materia Prima
intero 15€ + d.p.
ridotti: 12€ + d.p. (Cral convenzionati, Unicoop Firenze, tessera Arci, over 65, under 26, Università dell’Età Libera) / 8€ (studenti degli istituti superiori e universitari, tessera Casateatro) / 5€ (bambini sotto i 12 anni, operatori)
abbonamenti: Florida 20 (20 spettacoli a scelta) 200€ intero, 120€ studenti / Florida 10 (10 spettacoli a scelta) 100€ intero, 60€ studenti / Florida 5 (5 spettacoli a scelta) 55€ intero, 35€ studenti /Danza 10 (10 spettacoli a scelta all’interno della stagione danza) 100€ interno 60€ studenti / Danza 5 (5 spettacoli a scelta all’interno della stagione danza) 55€ intero, 35€ studenti
Florida dei piccoli
ingresso unico 7€
Chiavi della città
Ingresso unico 5€, gratuito per gli insegnanti (fino a 2 per classe)
Prevendite
online su www.teatroflorida.it
la biglietteria sarà aperta nei giorni di spettacolo a partire dalle ore 19:30