Cultura Lucca

sabato 10 Ottobre 2015

“XI Giornata del Contemporaneo” alla Tenuta Dello Scompiglio di Vorno

Bianco-Valente “Frequenza fondamentale”, 2015 Installazione audio-visiva Courtesy gli artisti e Associazione Culturale Dello Scompiglio Foto: Guido Mencari

Bianco-Valente
“Frequenza fondamentale”, 2015
Installazione audio-visiva
Courtesy gli artisti e Associazione Culturale Dello Scompiglio
Foto: Guido Mencari

Sabato 10 ottobre porte aperte alla Tenuta Dello Scompiglio di Vorno (Lucca) in occasione della “XI Giornata Del Contemporaneo”, manifestazione a ingresso libero realizzata da AMACI in tutta Italia per regalare al grande pubblico un’occasione per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea: dalle ore 11.00 alle ore 19.30 sarà possibile visitare “I can reach you (from one to many)”, un progetto  di Bianco-Valente, Claudia Losi e Valerio Rocco Orlando, a cura di Daria Filardo, Pietro Gaglianò e Angel Moya Garcia, che propone una riflessione sull’ ‘incontro’, osservato sul piano linguistico, emotivo, relazionale e politico.  Durante la giornata il pubblico potrà inoltre visitare le opere permanenti negli spazi interni ed esterni della Tenuta.

Programma della giornata:
ore 11.00-19.30
“XI Giornata Del Contemporaneo”

SPE – Spazio Performatico ed Espositivo
“I can reach you (from one to many)”
Bianco-Valente, Claudia Losi e Valerio Rocco Orlando
a cura di Daria Filardo, Pietro Gaglianò e Angel Moya Garcia
Fino al 28 febbraio 2016

“I can reach you (from one to many)” propone una riflessione sull’incontro, osservato sul piano linguistico, emotivo, relazionale e politico. Gli artisti coinvolti condividono un fattore comune nella declinazione delle relazioni tra i corpi, i pensieri, le culture, le comunità, e nel corso di diversi periodi di residenza alla Tenuta Dello Scompiglio, hanno concepito tre progetti che tra ottobre 2015 a marzo 2016 prendono forma in dialogo con il contesto, sviluppandosi anche per tappe successive, con incontri, dislocazioni, ricentramenti.
“I can reach you” nasce come una meditazione collettiva sviluppata fra gli artisti e i curatori, si sviluppa a partire dai lavori presentati in occasione dell’inaugurazione, avvenuta il 3 ottobre 2015, e procede verso orizzonti successivi con una rete di appuntamenti.

Durante la giornata saranno visibili, in particolare: “Frequenza Fondamentale”, installazione ambientale di Bianco-Valente che abita il grande spazio espositivo mettendo insieme una variazione di luci e una gamma di suoni che muovono lo spazio evocando massa e velocità di rivoluzione dei pianeti del sistema solare; “Dove il passo”, opera in divenire di Claudia Losi in cui si concentra la pluralità delle esperienze dell’artista nel corso del suo viaggio a piedi, da Piacenza allo Scompiglio, in cui il camminare viene interpretato come atto conoscitivo in cui vengono individuati luoghi di senso (landmark), assunti come tali per proprie caratteristiche fisiche o per eventi, anche remoti, di cui recano traccia.

“Una domanda che cammina” è uno studio di Valerio Rocco Orlando incentrato sui temi del pellegrino e dell’ospitalità, che si sviluppa come un’installazione articolata in diverse tappe. La prima di queste si è tenuta in occasione dell’inaugurazione presso la Tenuta Dello Scompiglio e ha visto l’artista impegnato in un laboratorio teso a definire i contenuti per i futuri passaggi a Lucca e Altopascio, dove l’installazione verrà presentata nella sua forma definitiva.

Spazi interni ed esterni della Tenuta

Opere permanenti

Durante la giornata è possibile visitare le opere permanenti negli spazi della Tenuta Dello Scompiglio:

“Camera #3”, installazione di Cecilia Bertoni e Claire Guerrier con Carl G. Beukman, che conclude un percorso iniziato nel 2011 con Camera #1 e continuato nel 2012 con Camera #2. Un piccolo metato monolocale, immerso nella natura della Tenuta, diventa una stanza da letto in cui il visitatore viene invitato ad immergersi in una prigionia allegorica per allontanarsi dal quotidiano e addentrarsi in un universo pieno di rimandi, di evocazioni, di ricordi, di paure e di sogni di due donne racchiuse nella propria solitudine;
“In sosta”, di f.marquespenteado, è un intervento ambientale che ruota intorno alla figura della panchina come archetipo della sosta di riflessione, d’incontro e di conoscenza del proprio sé; in “There is not a priori answer to this dilemma (The Dolphin Hotel)”, di Francesca Banchelli, una scala, prelevata da un vecchio edificio, a metà tra il reperto e un materiale di recupero, permette all’artista di indagare sul significato del dubbio e sull’incertezza dell’azione; in “W18S”, di Antonio Rovaldi e Ettore Favini, 18 lastre di pietra, sulle quali sono incisi altrettanti capitoli del Diario “Walden ovvero Vita nei boschi” di Thoreau, segnano alcuni possibili percorsi nella Tenuta, suggerendo al camminatore/lettore un inizio per una divagazione poetica personale e ogni volta riscrivibile; “Vuoto a rendere”, di Valentina Lapolla, è un’installazione sonora, totalmente invisibile, posta in corrispondenza di uno dei portali naturali della Tenuta; “Un Esilio”, di Valentina Vetturi, è il diario di una esule, un racconto in cui finzione e realtà si mescolano. Un invito al camminare, mediato dalla memoria e dalle riflessioni sulla condizione dell’esilio; “L’Attesa”, di Cecilia Bertoni con Carl G. Beukman, nasce come prima tappa della performance di Cecilia Bertoni “Riflessi in Bianco e Nero” (Trilogia dell’Assenza); la mostra collettiva “Il Cimitero della Memoria”, a cura di Angel Moya Garcia e Cecilia Bertoni, nasce come terza tappa della performance “Riflessi in Bianco e Nero” e si sviluppa sul territorio di una vecchia vigna, i cui resti sono pilastri di cemento. Ricordi effimeri, simulacri, vuoti calpestabili, librerie di frammenti dimenticati, spazi privati, immagini incustodite, passaggi socchiusi, luoghi mentali in bilico tra il passato e il presente degli artisti invitati a riflettere per elaborare una lettura soggettiva della memoria; “Arie per lo Scompiglio”, di Alfredo Pirri, è un’opera appositamente concepita per lo spazio della Cappella, e consiste in un pavimento di cristallo calpestabile nel cui spessore sono contenute piume colorate di un rosso intenso; “Colours Passing Through Perceptions of Shadow and Light” è un testo al neon di Maurizio Nannucci, che indaga la relazione tra luce e scrittura, forma e parola.

Il Progetto Dello Scompiglio ideato e diretto da Cecilia Bertoni, prende vita nella omonima Tenuta, situata alle porte di Lucca, sulle colline di Vorno; una realtà in cui le attività legate alle arti visive e performatiche negli spazi interni ed esterni e il dialogo e le attività con la terra, con il bosco, con la fauna, con l’elemento architettonico contribuiscono a una ricerca di cultura. Ogni scelta relativa al Progetto è perciò valutata in relazione alla propria sostenibilità ambientale, attraverso forme di interazione e di responsabilità. All’interno della Tenuta Dello Scompiglio, accanto all’Azienda Agricola e alla Cucina Dello Scompiglio, opera l’omonima Associazione Culturale. L’Associazione dal 2007 crea, produce e ospita spettacoli, concerti, mostre, installazioni; realizza residenze di artisti, laboratori, corsi e workshop; organizza e propone itinerari performatici all’aperto, visite guidate, lezioni Metodo Feldenkrais®; gestisce lo Spazio Performatico ed Espositivo (SPE). Una particolare attenzione è dedicata infine alle attività culturali per bambini e ragazzi, con rassegne teatrali, laboratori e campi estivi.

Informazioni complete e aggiornamenti su programmi e orari

www.delloscompiglio.org

ingresso libero | sono consigliate calzature sportive | non sono ammessi cani

Info e prenotazioni:
Biglietteria dello SPE
dal giovedì alla domenica dalle ore 14.00 | tel. 0583971125 | biglietteria@delloscompiglio.org
Associazione Culturale Dello Scompiglio
Via di Vorno, 67 – Vorno (LU)| tel. 0583971475 | info.ac@delloscompiglio.org
Addetta stampa Tenuta Dello Scompiglio
Angelica D’Agliano | 339 8077411 | angelica@delloscompiglio.org

Fonte: Ufficio Stampa

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