Cultura Lucca

da sabato 22 Marzo 2014 a domenica 13 Aprile 2014

Un libro e una mostra: ecco Barbiana e la sua scuola. In San Francesco a Lucca si parlerà di Don Milani e del suo modo di insegnare

Nel dicembre del 1954 don Lorenzo Milani arriva a Barbiana. Viene mandato in questa piccola località sui monti del Mugello in una sorta di “confino”. Nel paese non c’è la strada, la luce, l’acqua, eppure sarà proprio qua che don Milani matura la sua esperienza più significativa: costruire dal nulla e nel nulla un nuovo modo di fare scuola. Questo è il punto di partenza della mostra fotografica “Barbiana e la sua scuola” che verrà inaugurata sabato (22 marzo) alle 11 nella Chiesa di San Francesco. In quell’occasione verrà anche presentato il volume omonimo – Aska Edizioni – contenente le immagini dell’archivio della Fondazione don Lorenzo Milani, curato da Sandra Gesualdi e Pamela Giorgi. L’appuntamento, organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, insieme al Comune di Lucca e alla Fondazione don Milani, vuole ripercorrere le affascinanti e sempre attuali vicende del ribelle ubbidiente, il prete di Barbiana, dando ampio spazio proprio all’educazione, allo studio e al suo nuovo modo di insegnare. Ad aprire la mattinata spetterà al presidente della Fondazione Crl, Arturo Lattanzi. Seguiranno i saluti del Sindaco, Alessandro Tambellini e della vicesindaco, Ilaria Vietina, per poi passare alla presentazione del volume e alla ricostruzione storica, umana e pedagogica dell’esperienza barbaniese. “Barbiana e la sua scuola” è frutto di un lungo lavoro di ricerca e catalogazione, per arrivare a un racconto della particolare esperienza didattica, animata, tra il 1956 e il 1968, da don Milani e da decine di ragazze e ragazzi. Le immagini del catalogo provengono in prevalenza dall’archivio della Fondazione a lui intitolata e rappresentano un patrimonio straordinario: sia perché l’oggetto non è tanto, e non è solo, la figura del prete, ma soprattutto la scuola di quel piccolo paese del Mugello; sia per la ricca collezione di carteggi, materiali, rassegne stampe e fotografie provenienti da archivi privati. Il percorso fotografico, poi, mostra gli spaccati di vita quotidiana in quella scuola speciale: le scene delle lezioni, le discussioni intorno all’unico libro di cui disponevano, i momenti di vita collettiva, i volti dei ragazzi, ritraendo in modo obiettivo e lucido, con un realismo mai retorico, i ragazzi che a Barbiana si sono incontrati e formati. Il risultato è immediato e profondo, le fotografie restano impresse dentro di noi, arrivano dritte, non hanno bisogno di traduzioni e incontrano l’immaginario di ciascuno, pur essendo lontane nel tempo e nello spazio. A corredo, infine, come testimonianza di quel particolare contesto culturale e metodo educativo, si trovano frammenti dei temi degli alunni e alcune pagine manoscritte di “Lettera a una professoressa”. Chi visita oggi la scuola di Barbiana si rende conto che tutto è rimasto povero e austero come ai tempi di don Lorenzo. Una povertà che parla e afferma che per compiere imprese importanti non c’è bisogno di grandi mezzi: basta avere un obiettivo alto e nobile, credere molto in quello che si fa ed amare le creature per le quali si è deciso di dedicare il proprio impegno. A Barbiana si progettò si costruì si imparò a fare molto, premettendo sempre un approfondito studio dell’argomento trattato, che dall’apprendimento teorico trovava concretezza nell’applicativo. E la realizzazione tangibile degli studi doveva essere funzionale, serviva a migliorare e far progredire la vita della piccola comunità barbianese. Questo, senza dubbio, dovrebbe essere il punto di partenza di ogni maestro e la molla principale di qualsiasi studente. Perché è solo qua dentro che risiede la forza dell’esperienza di Barbiana.

 

La mostra resterà aperta fino al 13 aprile 2014, con ingresso libero e gratuito durante i week-end, dalle 9 alle 17 fino al 31 marzo e dalle 10 alle 19 a partire dal primo aprile. È prevista un’apertura straordinaria per le scuole nei giorni di martedì e giovedì, previa prenotazione da parte dell’istituto, con 48 ore di anticipo, al numero di telefono 0583/082210 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13).

Fonte: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

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