Cultura Volterra

da mercoledì 30 Aprile 2025 a sabato 31 Maggio 2025

Tra Forma e Flusso: la scultura in ceramica di Christine Louviax presso lo studio Kalpa

Kalpa presenta una nuova serie di sculture astratte della ceramista belga Christine Louviaux. Ispirato all’estetica e alla filosofia del wabi-sabi, il suo corpus di opere abbraccia la bellezza della terra, concetti di vulnerabilità e irregolarità, presentando una texture naturale e dinamica che invita ad un’esplorazione di tipo tattile.

Nel complesso cangianti, le sculture rivelano una forma semplice – arrotondate, contorte o forate – alternando momenti di pieno, vuoto e di equilibrio. Nella visione dell’artista, sono espressione di costrutti umani e sociali che danno forma al nostro vivere, simbolicamente enfatizzati da elementi geometrici. All’interno di questi oggetti d’arte si trova un’armoniosa interazione tra movimenti austeri ed organici, che evoca parallelismi con la complessità dell’umanità in termini di vibrazione, apertura e costante trasformazione.

Ogni scultura lascia trasparire le profonde tracce degli strumenti dell’artista: linee continue, parallele e circolari che riecheggiano le tracce lasciate su una terra coltivata. Ognuna di esse racconta una storia antica, ricca di segni, crepe ed impronte: una reliquia di un altro tempo, forse di un altro mondo, che cattura il dialogo tra materia e mistero, gesto e memoria.

“Ogni opera è costruita attraverso delle fasi di formazione e deformazione, man mano che gli eventi si verificano. Il processo creativo nasce più da incontri inaspettati che dalla padronanza del materiale nelle mie mani.”

Le sculture esposte da KALPA rappresentano un’evoluzione nella pratica artistica di Christine. Impegnandosi con materiali solidi e non raffinati, e riducendo deliberatamente al minimo lo smalto, simboleggiano la sua avventura in nuovi territori creativi. Se all’inizio della sua carriera era solita lavorare con forni Anagama, ora si concentra sulla cottura a carbone in un forno costruito da lei stessa nel suo giardino. Questo cambiamento le ha permesso di riconnettersi con la forza elementare del fuoco in modo del tutto autonomo, laddove il processo di cottura ad alte temperature produce una combinazione di effetti di fumo.

Lavorare con il forno a carbone ha portato Christine a scoprire, in modo del tutto naturale, il kurinuki, l’antica tecnica giapponese di intaglio dell’argilla. La tecnica del kurinuki, tradotta letteralmente come “scavare”, risale al Giappone medievale, dove veniva utilizzata per realizzare oggetti in ceramica per la cerimonia del tè.
A differenza di altre tecniche che prevedono la modellazione o la tornitura, Christine scava dall’interno il blocco fino a dare forma al pezzo. Ogni graffio, rientranza e morbido colpo di scalpello diventa un segno di autenticità e del passaggio della sua mano. L’attenzione dell’artista si concentra sull’atto di scoprire la scultura, scavando il materiale in eccesso e rivelando passo dopo passo la forma nascosta all’interno del blocco di argilla.

“Ho iniziato a lavorare con la ceramica perché sentivo il bisogno di esprimere, al di là della fragilità e della sofferenza, la bellezza della vita, la sua resilienza, l’emergere delle trasformazioni, l’energia vitale di cui sono testimone privilegiata.”

“Nella mia pratica creativa con la ceramica, taglio, traccio, smusso gli angoli, e lucido. Ecco cosa sono per me gli scalini portanti nello strutturarsi dell’uomo.”

Christine Louviaux ha iniziato il suo percorso artistico nella ceramica nel 2013, nel periodo in cui stava costruendo la sua casa nella campagna belga. La sua formazione accademica e professionale come terapeuta sistemica informa profondamente il suo lavoro creativo, in particolare gli studi sul rapporto corpo-mente, che illustrano la continua danza dell’uomo tra un approccio dualista e olistico nel corso della storia. La sua ricerca artistica indaga le mutevoli prospettive all’interno della società occidentale riguardo a tale concezioni, insieme al senso pervasivo di disconnessione e gerarchia tra le persone e il mondo naturale. Nel suo lavoro, Chrtistine mira a trascendere questa continua alternanza e a stabilire una nuova prospettiva.

L’artista crea in uno studio immerso nella sua amata casa di campagna, un luogo intriso di storia familiare. Il paesaggio aperto e il suo giardino rigoglioso ispirano continuamente il suo lavoro in ceramica. Così come nel suo giardino mescola spazi selvaggi e strutturati, l’approccio di Christine all’argilla riflette i suoi valori e la sua etica. Nell’ultimo decennio si è immersa in una serie di workshop di formazione professionale, affinando le sue abilità nella modellazione e nelle tecniche di cottura, tra cui il raku, gli ossidi e la cottura in fossa. Come figura emergente della ceramica contemporanea, Christine ha recentemente partecipato a diverse mostre collettive ed eventi, tra cui il Wabi-Sabi Lab al Domaine de Quincampoix, il Naori Eco-Art Festival a Montigny e il Mercato Internazionale della Ceramica ad Andenne, tutti nel 2024.

“Il paesaggio si apre ogni sera, e il sole tramonta sulla collina. Il mio amore nei confronti di questo luogo credo che abbia anche a che fare con la mia persona, ovvero di una grande apertura verso gli altri.”

C R E D I T I :
Immagini di Christine Louviaux nel suo studio: fotografia di Florian Caseau, courtesy l’Artista
Citazioni: Christine Louviaux

Dove: Kalpa Via Porta all’Arco 12-24, 56048 Volterra (PI), Italy
info@kalpa-art.it | www.kalpa-art.it

Fonte: Ufficio Stampa

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