Cultura Volterra
da venerdì 20 Dicembre 2024 a venerdì 31 Gennaio 2025
Tra Erosioni e rivelazioni la scultura in bronzo di Oliver Chalk alla Galleria Kalpa
KALPA presenta l’opera dell’artista britannico Oliver Chalk, le cui sculture biomorfiche in legno e bronzo indagano temi legati alla riconnessione con il proprio io, imperfezione e trasformazione della materia. Artista autodidatta, Chalk inserisce narrazioni sul potere erosivo del tempo all’interno delle sue forme sferiche e organiche che sembrano reperti archeologici estratti dal terreno. La profonda curiosità dello scultore nello sperimentare con la materia guida le sue mani ad attraversare l’involucro esterno delle sue opere, ad esplorare l’anima delle sue forme e ad abbracciare le imperfezioni naturali come parte del processo creativo.
Attualmente sono in mostra a KALPA tre opere di Chalk in bronzo non cerato e lucidato intitolate Voided Forms. Create da un’unica matrice di legno d’acero, queste opere – descritte dall’artista come “camere della curiosità” – esplorano l’interconnessione dell’esistenza. La loro estetica antica e segnata dalle intemperie evoca la bellezza degli objet trouvé e delle reliquie archeologiche, fondendo natura, artigianato e memoria culturale.
Il percorso di Chalk nella scultura è iniziato nel 2020, durante la pandemia, quando è passato dal design e dall’installazione di tessuti alla tornitura e all’intaglio di materiali naturali e sostenibili. La sostenibilità è infatti al centro della sua filosofia e della sua pratica artistica, in quanto seleziona esclusivamente specie di legno autoctone o naturalizzate, cadute a causa di malattie o tempeste, provenienti dalla sua zona. Nelle sue opere, sono meese in evidenza vuoti, inclusioni e imperfezioni che celebrano le caratteristiche naturali del materiale originale.
Per lo scultore, l’intaglio è un processo creativo e meditativo. Nei suoi lavori, Chalk cerca i movimenti e le caratteristiche uniche dei pezzi di legno selezionati, celebrando fessure, striature e vulnerabilità come metafore visive dell’impermanenza. Evidente nella Voided Form in legno come l’artista porti in primo piano l’anatomia interna del legno, solitamente nascosta alla vista, per rivelarne la bellezza organica. Questa stessa diventa la base per la fusione in bronzo, incarnando il dialogo tra creatore e materiale.
Pur nascendo dalla stessa matrice lignea, ogni Voided Form in bronzo ha un carattere unico. Nel corso degli anni, le ricerche di Chalk si sono addentrate sempre più nel processo di realizzazione, nell’applicazione delle superfici e nelle finiture: per dare vita ai suoi vasi utilizza la tecnica della patinatura, seppellendo i bronzi fusi nella terra per periodi di 100, 150 o 200 giorni. Questo processo consente alle forze naturali di imprimere texture e segni distintivi sul metallo, creando un ponte tra il mondo organico e quello industriale.
“Il processo organico implica che non posso prevedere il risultato finale, né risultati predeterminati. Permetto all’intuizione e al materiale di scontrarsi in una forma equilibrata e in linea con la mia visione.”
Perseguendo un approccio sperimentale, Chalk abbraccia la spontaneità e rifiuta le nozioni tradizionali di perfezione, permettendo alle forme di evolversi organicamente e spingendo i confini di ciò che si può ottenere con i materiali naturali. La sua filosofia è influenzata dalla ricerca di maestri come Robert Rauschenberg e Giuseppe Penone, mentre il suo lavoro crea un dialogo intrigante con altri artisti esposti a KALPA, come Eleanor Lakelin e Marc Ricourt, che sfidano le convenzioni ed esplorano tecniche innovative.
“Le mie mani sono la mia risorsa più grande e la mia disponibilità ad accettare il fallimento mi è sempre stata utile, offrendomi curve di apprendimento ripide ma preziose.”
Il bronzo, materiale tradizionale della scultura accademica, diventa una tela per la sperimentazione di Chalk. Composto al 90% da rame e al 10% da stagno, le sue proprietà intrinseche producono patine accattivanti. Nel 2023, l’impegno di Chalk nel perfezionare le finiture superficiali e nell’esplorare la patinatura gli è valso un prestigioso premio del Queen Elizabeth Scholarship Trust.
Dopo essersi iscritto a una scuola d’arte e design nel sud-est dell’Inghilterra, Oliver Chalk (Canterbury, 1988) ha stabilito il suo studio d’artista nella campagna del Kent, dove continua a vivere e lavorare. Secondo la sua visione, il suo laboratorio è un luogo di solitudine. Lavorando in completo silenzio, crea uno spazio di riflessione che gli permette di trasformare i materiali grezzi in arte, invitando alla contemplazione e celebrando la bellezza dell’imperfezione.
“Il laboratorio è il mio rifugio, un luogo dove andare più a fondo ed esplorare la mia curiosità su ciò che significa essere umani.”
Per informazioni:
KALPA ART LIVING
ART GALLERIES & INTERIORS
Via Porta all’Arco 12-24
56048 Volterra (PI), Italy
info@kalpa-art.it | www.kalpa-art.it

british-artist-oliver-chalk-with-his-time-spent-collection
Eventi simili
-
Nel buio e nella luce: l’umanità e l’infinito cercare, incontro con l’astronauta Luca Parmitano al Centro Luigi Pecci
Aspettando Seminare Idee Festival, tutta la città è in fermento. Tante storie di uomini e Leggi tutto
-
Smart New World – The AI Race il documentario a Palazzo Buontalenti
Nell’ambito della rassegna Visioni d’Europa, l’Istituto Universitario Europeo presenta il documentario “Smart New World - Leggi tutto
-
ARTinCLUB 13 Arte Contemporanea alla Residenza d’Epoca
Domenica 25 maggio 2025 alle ore 18.30, presso la Residenza d’Epoca Hotel Club I Pini Leggi tutto
-
Il Diwan – Una goccia per Gaza al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci
Sulle orme di Ali Rashid - che ci ha lasciato improvvisamente lo scorso 14 maggio Leggi tutto
-
Le macchine del vino il Museo Aziendale della Carpineto
In Valdichiana, capitale toscana della Cultura 2025, a due passi da Montepulciano, perla del Rinascimento, Leggi tutto
-
Videns Festival al The Space Cinema
Mancano sempre meno giorni all’inizio del Videns Festival, il primo evento a Firenze interamente dedicato Leggi tutto