Cultura

da domenica 15 Aprile 2018 a lunedì 30 Aprile 2018

Toscana e film comici, ecco quelli che hanno scritto la storia

La Toscana, non c’è dubbio, è uno di quei territori che mettono a disposizione davvero di tutto e di più. Non solo del cibo squisito, ma anche del fantastico vino, per non parlare di cultura, arte e paesaggi naturali: qui c’è solo l’imbarazzo della scelta, senza dimenticare anche lo spettacolare mare e le spiagge incontaminate.

La storia della Toscana parla chiaro: tanti sono i personaggi famosi che sono nati a queste latitudini. Impossibile non pensare subito ai grandi allenatori di calcio, che hanno vinto coppe e campionati. Il riferimento va subito a Marcello Lippi, in grado di vincere la Coppa del mondo nel 2006, nonostante gli appassionati di scommesse, che puntano su portali come Casino777, non pensassero che l’Italia potesse arrivare fino all’atto conclusivo. E l’ambito sportivo non è l’unico che è stato florido dal punto di vista toscano: anche quello legato alla comicità, al teatro e al cinema è stato particolarmente ricco da questo punto di vista.

Toscana, una terra di comici

Come detto, anche nell’ambito cinematografico i toscani sono riusciti a imporsi e a farsi valere alla grande. In modo particolare, il filone della comicità è stato davvero ricco di esponenti nati in questa straordinaria regione. Diamo uno sguardo a quelle che sono state le opere cinematografiche più interessanti.

Amici miei, l’apoteosi della comicità

Un film comico che è stato ambientato in tutto e per tutto in territorio toscano. Amici miei è una pellicola che risale al 1975, ma ancora oggi nell’immaginario collettivo è un vero e proprio must. Si tratta di un film che è stato diretto da Mario Monicelli, ma in origine era stato pensato proprio per Pietro Germi.

Una delle peculiarità di questo film è certamente la tradizionale goliardia toscana che viene narrata in maniera eccezionale e veritiera. I cinque personaggi che dominano la scena del film ne combinano di cotte e di crude, accomunati da una sola passione, ovvero quella di prendere la vita, a cinquant’anni suonati, mai troppo sul serio, prediligendo una quotidianità a base di scherzi e burle infinite, in alcuni casi rasenti la perfidia. Un cast, tra le altre cose, davvero eccezionale, in cui spicca la presenza di Ugo Tognazzi, Philippe Noiret e Gastone Moschin. Una delle scene tipiche di questo film è quella in cui i “cinque vitelloni”, in una delle loro bravate abituali, presso la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella cominciano a dare schiaffi a destra e a manca ad ignari viaggiatori che sono in partenza.

Non ci resta che piangere

Ecco un altro caposaldo della comicità toscana, in cui spicca l’opera di Roberto Benigni e Massimo Troisi, due monumenti del cinema italiano. Questo film è stato scritto, ma anche diretto e interpretato proprio da loro due. L’uscita in tutte le sale è avvenuta nel corso del 1984 e rimane a tutti gli effetti una delle pellicole comiche più belle di sempre rigorosamente made in Toscana.

Il film “Non ci resta che piangere” si afferma come uno dei più bei film comici ambientati in Toscana. Rispetto a tante altre pellicole, infatti, non viene ambientato in città, ma in una splendida campagna in Toscana. Al centro della scena in questo film troviamo un bidello e un insegnante, che si apprestano ad affrontare un’avventura del tutto eccezionale. Tutto nasce da un passaggio a livello, che trovano chiuso. Quando i due decidono, nell’attesa, di farsi una passeggiata tra i vari campi, camminano fino a quando non arriva l’oscurità. Il tempo peggiore e comincia a piovere e pure l’auto finisce in panne. Una delle scene più iconiche è quella che vede Troisi e Benigni di fronte alla dogana che si scambiano battute indimenticabili.

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