Spettacoli Pisa

da venerdì 11 Ottobre 2019 a sabato 12 Ottobre 2019

Tin Men and the Telephone e Tony Allen in concerto al Lumiére

Pisa Jazz torna protagonista delle serate musicali di Internet Festival con due concerti in programma presso il Lumiere di Pisa: venerdì 11 ottobre Tin Man and The Telephone presentano il nuovo album “World Domination volume 1: Furie”; sabato 12 ottobre, il concerto di uno dei padri fondatori dell’afrobeat, il batterista Tony Allen.

Venerdì 11 ottobre alle 21:30, Tin Men and The Telephone presentano al Lumiére il loro nuovo album World Domination volume 1: Furie. Molto più che una raccolta di brani, l’album segue una storia di fantascienza, uno sguardo umoristico e provocatorio sul nostro mondo moderno visto attraverso la lente delle “fake news”. “Furie” è l’acronimo di Federal Union for Restoring Intergalactic Equilibrium, una forza di pace aliena inviata sulla Terra per intervenire contro l’ascesa del populismo e rapire leader mondiali dispotici. La musica è una combinazione di jazz acustico e suoni elettronici futuristici, tutti composti attorno ai discorsi di vari politici populisti. È un ritorno all’attivismo e alla politica in jazz.

Come complemento dell’album, Tin Men ha anche lanciato un sito web interattivo: tinmendo.com/furie/. I visitatori possono selezionare i leader mondiali da rapire, suggerire qualsiasi leader che potrebbero mancare e ascoltare gli estratti di Furie mentre lo fanno.

Gli uomini di latta si sono fatti un nome con il loro uso all’avanguardia della tecnologia multimediale, così come le loro performance interattive uniche, in cui il pubblico partecipa tramite la loro app per smartphone autonoma Tinmendo tinmendo.com

Il pubblico è invitato ad aiutare gli alieni a scegliere i leader mondiali che meritano rapimento e collettivamente compongono un nuovo inno mondiale da far eseguire sul posto dal gruppo musicale. Il Times lo ha descritto in una recensione a 5 stelle come “un concerto del XXI secolo in cui il gadget multimediale e un senso di malizia si combinano per creare qualcosa di fresco e inaspettato. “

Sabato 12 ottobre, alle 21:30, in programma sempre al Lumiére, il concerto di Tony Allen con il suo nuovo The Source, album di debutto per la Blue Note.
La storia della leggenda della batteria Tony Allen è quella di un sogno d’infanzia che si è tramutato in realtà. Lui stesso afferma che la realizzazione di The Source, è stata la migliore creazione artistica di tutta la sua vita. E, trattandosi di Allen, non è una dichiarazione casuale: ha 77 anni e almeno 50 di carriera alle spalle, per non parlare degli oltre cento lavori artistici. Il sassofonista Yann Jankielewicz, che ha suonato al suo fianco per quasi un decennio, osserva: “Tony non ha mai suonato la batteria come questa volta. Non ha mai avuto tanta libertà, non ha mai avuto la stessa potenza di oggi”.

The Source è il primo album dell’artista nigeriano, ma di base a Parigi, uscito per l’etichetta Blue Note dopo l’allettante EP A Tribute to Art Blakey e Jazz Messengers. Blue Note è uno dei nomi più prestigiosi del jazz e The Source riesce a coniugare l’approccio classico al jazz con uno stile assolutamente innovativo. Il jazz qui naviga verso la sua fonte originaria in Africa, creando un suono che è totalmente accattivante. Traducendolo in termini informatici, vista la peculiarità del festival che ospita il concerto, possiamo dire che siamo davanti al “codice sorgente” della poetica musicale di una vita.

Tony ha iniziato a lavorare a The Source nel 2017, un viaggio musicale e spirituale che ha intrapreso attraverso l’Africa, l’America e oltre ancora. Per la scrittura e gli arrangiamenti ha chiamato al suo fianco Jankielewicz, con cui lavora dal 2009. “Tony appartiene a quei musicisti-architetti che sanno costruire con una precisione rara”, afferma Jankielewicz, “può sentire ogni strumento prima che questo riesca ad emettere un suono”. Il cantiere di questo particolare architetto era lo studio Midilive (l’ex impianto di registrazione di Vogue), le cui mura nei sobborghi di Parigi custodiscono apparecchiature puramente analogiche. È uno studio raro e vale la pena sottolineare che la registrazione è avvenuta su nastro e, dal sound-take al mixaggio e al taglio, non è stato utilizzato un singolo byte digitale. Questo spiega in qualche modo l’eccezionale consistenza del suono impresso nell’album.

Tony è uno dei migliori musicisti di una scena difficile da definire “jazz” per la sua natura altamente mutevole. L’album brilla nella varietà dei suoi timbri e nella diversità dei suoi colori, come il sole africano su Push & Pull, diventa contemplativo con Tony’s Blues, poi ipnotico in Life Is Beautiful, quindi si veste dei colori urbani del tramonto su Ewajo.

Dov’è il jazz, dove è l’Afrobeat, in questo insistente turbinio della musica? Nessuno sa. Ma non dobbiamo nemmeno chiedere alle acque calme o inquiete dell’oceano di distinguere tra le correnti del fiume Niger e quelle del Mississippi.

I migliori album raccontano sempre una storia e questo ci porta dritti all’origine dell’arte compositiva di Tony Allen, in altre parole in Nigeria nella seconda metà del 20° secolo. Tony Oladipo Allen, nato a Lagos nel 1940, non ha mai suonato uno strumento tradizionale: sin dall’inizio, il suo interesse è stato indirizzato a un lontano parente della famiglia delle percussioni ancestrali, vale a dire la batteria. Da autodidatta ha imparato tutto da solo mentre lavorava come tecnico per la radio nazionale nigeriana; ciò gli ha permesso di ascoltare i dischi dei maestri americani come Art Blakey, Max Roach e Kenny Clarke, gli eminenti batteristi dell’era bepop e hard pop. La sua vita cambia totalmente nel 1964 quando la sua esistenza incrocia quella di Fela Kuti. Nasce un sodalizio che sarebbe durato per ben 15 anni, prima con il Koela Lobitos di Fela, un’emblematica band divenuta modello per tutti i gruppi di musica africana moderna, e poi quando Fela ha diretto Africa 70 sviluppando un rivoluzionario linguaggio musicale che per la prima volta combinava ritmi yoruba e strumenti funk. Insieme a Fela, Tony registra circa 20 album e mette la sua firma ritmica su ciascuno di essi. Da quel momento in poi, l’ Afrobeat diventa il propulsore di una carriera che lo ha visto collaborare con una grande varietà di artisti, da Oumou Sangare a Damon Albarn (The Good, The Bad & The Queen).

Venerdì 11 ore 21:30
Lumiere, Pisa
Tin Men and the Telephone in concerto
“World Domination volume 1: Furie”
Tony Roe: piano and electronics
Pat Cleaver: double bass
Bobby Petrov: drums

Sabato 12 ottobre 2019 ore 21:30
Lumiere, Pisa
TONY ALLEN
“The Source”

Tin Men and the Telephone official: tinmenandthetelephone.com/
Official Facebook: www.facebook.com/

Tony Allen official: tonyallenafrobeat.com
Official facebook: www.facebook.com/

Internet Festival: www.internetfestival.it/

Info: Music Pool 055 240397 info@eventimusicpool.it – 050 28370 Pisa Jazz info@pisajazz.it

Prevendite: info 055 240397 – 055 210804 www.eventimusicpool.itwww.ticketone.itwww.boxofficetoscana.it

Concerto dell’11 ottobre: INGRESSO GRATUITO

Concerto del 12 ottobre: € 15 intero / € 10 ridotto studenti – posto unico in piedi

tonyallen @bernard Benant

Fonte: Ufficio Stampa

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