Cultura Livorno

sabato 14 Dicembre 2013

Storia e segreti del ponce al “rumme”: al Mercato Centrale la presentazione del libro di Ermanno Volterrani

 

Sarà presentato sabato 14 dicembre (ore 11) nel salone delle Gabbrigiane del Mercato Centrale il libro “Storia e segreti del Ponce al “rumme”, l’appassionante avventura di Gastone Biondi”, di Ermanno Volterrani. L’iniziativa rientra nel calendario degli appuntamenti promossi dalla Direzione del Mercato Centrale in collaborazione con il Centro Commerciale Naturale Modì.

 
Il libro è nato dalla volontà della figlia Caterina Biondi di ricostruire l’avventura imprenditoriale ed umana di un uomo coraggioso e creativo, un livornese doc che rinnova con fantasia una tradizione antica della sua città, immaginando un futuro in tempi difficili: un esempio incoraggiante per l’epoca in cui viviamo.“Quando un uomo sensibile e intelligente, amante quanto nessun altro della propria professione, per una ammirabile tenacia e anche con una buona dose di fortuna, riesce ad intrecciare il suo destino con quello di una leggenda qual è il PONCE a Livorno, il suo ricordo non può che diventare appassionante come un romanzo”. Sono le prime righe della prefazione che Otello Chelli ha dedicato al libro Gastone Biondi storia e segreti del ponce al “rumme” e non poteva esordire in maniera migliore. Gastone Biondi è considerato, a pieno titolo, il finalizzatore di una ricerca ben più che bicentenaria, iniziata a bordo di una non ben identificata nave della Reale Marina Inglese, di quella pozione altrimenti denominata “rumme” in grado di sposarsi ed armonizzarsi con la giusta dose di caffè al punto da divenire uno dei simboli della nostra città. Nelle pagine che Ermanno Volterrani ha scritto, elaborando la proposta di Caterina Biondi ed usufruendo della sua collaborazione, la saga del Ragioniere ha trovato la strada giusta per diventare storia, storia scritta e indelebile. Le vicende narrate abbracciano un secolo intero di storia della nostra città, quel secolo caratterizzato dal ventennio maledetto e dalle nefandezze del secondo conflitto mondiale alle quali la nostra città ha saputo reagire con vigore risalendo una china all’apparenza insormontabile. E questa storia è piena zeppa di personaggi che entrano di diritto, al pari del ponce, nella leggenda labronica, tutti accomunati da un unico fattore: Gastone Biondi le cui doti di intelligenza, onestà, carattere e generosità definivano l’uomo, piuttosto che il commerciante e l’artigiano, oltre che l’artista in cerca della perfezione giunto a creare quel ponce che per i livornesi è come l’araba fenice, finalmente imprigionata nel “gottino”. Ed il carattere di Gastone Biondi emerge dalle interviste raccolte durante i lunghi mesi di gestazione direttamente attraverso la voce dei protagonisti; l’entusiasmo e l’impegno profusi da Caterina Biondi nella ricerca dei testimoni hanno trovato il giusto coronamento nelle elaborazioni di Ermanno Volterrani il quale ha saputo rappresentare quanto di vero e di umano ci fosse nell’ambiente della fabbrica di liquori, identificando nel ragionier Biondi quel capo carismatico in grado di lasciare il segno nel tempo. L’idea del libro inizia a concretizzarsi allorché Caterina, in un sabato pomeriggio dei giorni che precedevano il Natale di tre anni fa, impugnò il cellulare e compose il numero di Ermanno: “Ti va di scrivere una monografia su mio padre e sulla fabbrica di liquori? Ho un bel po’ di materiale da analizzare”. Vista la propensione dell’autore a trattare argomenti inerenti la tradizione labronica, la risposta fu immediata ed assolutamente affermativa. Da quel pomeriggio si susseguirono innumerevoli incontri a cui seguirono incontri ed altri incontri ancora attraverso cui si analizzò la documentazione che Caterina custodisce gelosamente e si intervistarono i personaggi che avevano in qualche modo conosciuto il protagonista della vicenda. Dai dipendenti ai rappresentanti di commercio, ai collaboratori esterni, alla nipote che ha condiviso con lui i difficili e lunghi mesi di sfollamento nel pisano.

Fonte: Comune di Livorno

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