Teatro Firenze

da domenica 25 Maggio 2014 a lunedì 26 Maggio 2014

“Sogno di una notte di mezza sbornia”: Luca de Filippo chiude la stagione del Teatro Verdi

Domenica 25 (ore 16,45) e lunedì 26 maggio (ore 16,45 ) al Teatro Verdi di Firenze finale di stagione con Luca de Filippo e la commedia “Sogno di una notte di mezza sbornia”.

ELLEDIEFFE presenta
LA COMPAGNIA DI TEATRO DI LUCA DE FILIPPO

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA
di EDUARDO DE FILIPPO
CON
LUCA DE FILIPPO CAROLINA ROSI NICOLA DI PINTO MASSIMO DE MATTEO

E IN O.A.
GIOVANNI ALLOCCA
CARMEN ANNIBALE
GIANNI CANNAVACCIUOLO
PAOLA FULCINITI
GIULIA PICA

SCENE BRUNO BUONINCONTRI
COSTUMI SILVIA POLIDORI
MUSICHE NICOLA PIOVANI

REGIA ARMANDO PUGLIESE

Dopo il lavoro degli ultimi anni, durante i quali è stato realizzato un puntuale approfondimento sulla
drammaturgia di Eduardo del primo dopoguerra, con SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo propone un nuovo progetto, questa volta specificatamente tematico, sui testi di Eduardo, in un percorso che porterà successivamente all’allestimento di Non ti pago, che lo stesso Eduardo definisce “una commedia molto comica che secondo me . la più tragica che io abbia scritto” .
Infatti SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA – scritta da Eduardo nel 1936- ne è il prologo naturale: si parla di sogni, vincite al lotto, superstizioni e credenze popolari di un’ umanità dolente, che solo in questo modo ha la capacità di pensare a un futuro migliore per sopravvivere al proprio presente.
Questa commedia fu tratta da La fortuna si diverte, scritta da Athos Setti nel 1933 per la scena toscana; fu poi
rappresentata nel 1934 da Ettore Petrolini in romanesco con il titolo La fortuna di Cecè. e da Angelo Musco in siciliano come La Profezia di Dante per arrivare nel ’37 al Teatro Umoristico dei De Filippo col titolo e l’adattamento che conosciamo, con numerose riprese durante le varie stagioni dato lo straordinario successo riscontrato. La commedia fu valutata dalle recensioni dell’epoca tra le più esilaranti che la compagnia Umoristica “I De Filippo” abbia mai messo in scena.“…Attraverso questo lavoro Eduardo ha l’opportunità di indagare profondamente sui linguaggi, le forme, i ritmi teatrali, […] di fare propria una commedia scritta da altri restituendo alla collettività teatrale la sua identità di artista e di creatore.” (Roberto De Simone)
Utilizzando lo stile comico, a volte grottesco fino a pervenire alla farsa, Eduardo combina la forma della classica
e antica tradizione teatrale napoletana con le tematiche che saranno sviluppate appieno nelle sue commedie successive.
Al centro di SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA SBORNIA c’è dunque il popolare gioco del lotto, dove per. qui la
scommessa si pone fra la vita e la morte e i rapporti sono fra il mondo dei vivi e il mondo dei morti.
Nello sviluppo della commedia . inoltre presenza sostanziale la comunità. dei familiari e degli amici, stretta intorno al protagonista ed al suo dramma forse più per egoistico interesse personale che per solidarietà e sostegno, una comunità grazie alla quale Eduardo può declinare il carattere corale e sfaccettato della sua drammaturgia.
E poi, soprattutto, c’è il finale che non chiude, ma rilancia una sorpresa che non si consuma mai, fra gioco dell’esistenza e gioco della scena. Ancora una volta Eduardo, in modo ironico e intelligente, pungente e raffinato, ci propone un’occasione di riflessione sul nostro modo di stare al mondo.
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo ha portato in scena al teatro Verdi Napoli Milionaria nella stagione 2005-06, con la grande artista di palcoscenico Lina Sastri Filumena Marturano nella stagione 2008-09 e Le Bugie Con Le Gambe Lunghe per la stagione 2010-11.

LO SPETTACOLO 

A Pasquale Grifone, un povero facchino, piace alzare il gomito e quando beve fa sogni strani, cos. da ricevere la “visita” di Dante Alighieri, del quale gli era stato regalato un busto in gesso. Il Poeta suggerisce all’uomo quattro numeri da giocare al lotto, sottolineando per. che essi rappresentano anche la data e l’ora della sua morte. Di lì a poco, la quaterna esce e Pasquale vince una forte somma di denaro; la famiglia si adatta prestissimo alle nuove condizioni e nessuno si preoccupa della crescente disperazione del povero Pasquale, terrorizzato dalla sua imminente morte, cercano anzi di convincerlo del fatto che si tratti solo di una sciocca superstizione. Il giorno annunciato per. la famiglia si veste a lutto: tutti, ormai, sono convinti che quelli siano gli ultimi momenti di vita dell’uomo ma quando il pericolo sembra ormai scongiurato un colpo di scena riapre il gioco…

Fonte: Teatro Verdi Firenze

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