Spettacoli Pisa
da martedì 20 Maggio 2014 a giovedì 22 Maggio 2014
Serate al Cinema Arsenale di Pisa: presentazioni, inediti e prime visioni
Ci sarà Tancredi Tarantino questa sera (martedì 20 maggio) ad introdurre il film Lucciole per lanterne di Mario e Stefano Martone al Cinema Arsenale di Pisa.
Secondo appuntamento della riflessione sullo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali, proposta insieme all’associazione Ingegneria senza frontiere. Il tema di questa sera, introdotto da Tarantino dell’associazione Re:Common, è la privatizzazione delle risorse idriche in Cile e del loro sfruttamento per la produzione di energia elettrica da parte di multinazionali, a proposito di un mega progetto idroelettrico nella Patagonia cilena.
Giovedì 22 maggio alle 18.30 (ingresso libero), in occasione della regata storica tra Pisa e Pavia e In collaborazione con CUS Pisa presentiamo Storie di Pisa tra cultura e tradizione: proiezione di filmati su Pisa prodotti da Alfea Cinematografica
Sempre giovedì 22 ma alle 20.30 si chiude l’iniziativa “Le ragioni della laicità” proposta insieme a UAAR. Maria Turchetto introdurrà la visione del film inedito in Italia Laïcité Inch’Allah! della regista tunisina Nadia al Fani, girato subito prima della “primavera araba”. Un film che racconta gli sforzi di quella parte del paese che si batte per la laicità dello Stato. Per il suo impegno laico militante la regista, che si è pubblicamente dichiarata atea, è stata minacciata di morte dagli islamisti.
Da non perdere, in programma fino a mercoledì, l’interessante film d’esordio di Francesco Prisco, Nottetempo, e il film di Turturro Gigolò per caso, non a caso in versione originale con i sottotitoli in italiano, ovvero, per godere della recitazione di Woody Allen e di John Turturro.
Nel fine settimana due film italiani diversissimi tra loro: Più buio di mezzanotte l’opera prima di Sebastiano Riso, selezionata per la Semaine de la Critique al Festival di Cannes e ispirato alla vita di Davide Cordova, in arte Fuxia. L’altro film è di Pippo Mezzapesa, giovane regista pugliese che torna a proporre il suo riuscito personaggio, Pinuccio Lovero Yes I Can, un film esilarante e poetico allo stesso tempo.
Più buio di mezzanotte – Giovedì 22 ore 22.30 – venerdì 23 ore ore 16.30 e 20.30 – sabato 24 ore 22.30
Quando studiava cinema, i docenti lo incatenavano davanti a tutti i film della “Semaine de la critique” di Cannes: «Sono quelli più puri», dicevano. Partecipare con Più buio di mezzanotte a quella sezione del festival, per il regista trentenne Sebastiano Riso è stato l’approdo in un porto se non sicuro, senza dubbio bramato. Con un un’opera prima forte, dura, che tocca temi scomodi e che quindi ha diviso, ma non lasciato indifferenti. (…) racconta l’adolescenza vera e disperata di Davide Cordova — oggi Fuxia, drag queen del Muccassassina — la scoperta di essere gay, le violenze subìte dal padre (che lo forza a una cura di ormoni “per guarire”), la fuga dalla famiglia, la vita in strada. «Il mio non è un film sull’omosessualità — spiega Riso — ma sull’affermazione d’identità di un adolescente che ho voluto raccontare senza decori inutili. Ci sono arrivato dopo 12 stesure, e il risultato è un film politico perché la diversità in Italia fa paura. Ma è anche un film d’avventura. Perché inizia con la fuga di Davide verso il ventre di una città, e quella corsa è un percorso di conoscenza, di formazione».
(Fulvio Paloscia, La Repubblica)
Pinuccio Lovero Yes i Can Giovedì 22 ore16.30 – venerdì 23 ore ore 18.30 e 22.30 – sabato 24 ore 16.30, 18.30, 20.30 – domenica 25 ore 16.30, 18.30, 20.30 e 22.30
(…) Davvero riuscito Pinuccio Lovero, Yes I Can. Pippo Mezzapesa si gode quel personaggio bizzarro che voleva fare il becchino e ora aspira a un seggio in Comune, e lo fa con l’intuito dell’autore di livello, di chi sa osservare davvero chi e cosa ha di fronte. Non è un film sulla politica né un sequel del ritratto che fece in Sogno di una morte di mezz’estate e che diede la pericolosa notorietà di cui Pinuccio cerca di abusare. Non c’è retorica né paternalismo, c’è ironia ma mai derisione: il regista sa guardare senza giudicare, sa sorridere senza prendere in giro. E finiamo tutti per voler bene a quell’uomo che porta con leggerezza tutte le nostre debolezze. E Mezzapesa lo sa. Può sembrare un film piccolo, ma è un vero gioiello. (Boris Sollazzo – Il Sole 24 Ore )
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