Teatro Firenze

sabato 1 Marzo 2014

Riccardo Goretti in scena al Ridotto del Teatro Puccini di Firenze con “Essere Emanuele Miriati”

 

Sabato 1 marzo alle 21.30 al Ridotto del Teatro Puccini di Firenze Nata Teatro e Festival Inequilibrio 2013 / Armunia in collaborazione con Arti Vive Habitat presentano una distribuzione Fonderia CultArt:

Riccardo Goretti
in
Essere Emanuele Miriati

di Riccardo Goretti
collaborazione ai testi e alla scena: Emanuele Miriati
luci e supporto tecnico: Duccio Burberi
realizzazione tomba: Francesco Bresci
artworks: Silvia Bavetta

Cominciamo con una presa di coscienza. Il 2013 ha bisogno del suo “Cioni Mario di Gaspare Fu Giulia”. Per colmare questa lacuna, o presunta tale, nasce l’idea di “Essere Emanuele Miriati”. Nel 1975, lo spettacolo di Benigni/Bertolucci fece un punto e a capo sull’esame della condizione di vita del proletariato in Italia. Partendo dal personaggio protagonista, la fortunatissima piéce in questione proponeva una weltanschauung straziante, originale e molto sincera. Nella fattispecie, il Cioni era un operaio della provincia pratese, terrigno, disperato, squattrinato, capace (quasi suo malgrado) di profonde analisi sociali e ed esistenziali quando si trova coi suoi amici e di slanci di dolcezza sublime quando va a puttane. Emanuele Miriati è un operaio della provincia pratese, terrigno, disperato, squattrinato, capace (quasi suo malgrado) di profonde analisi sociali ed esistenziali quando si trova coi suoi amici e di slanci di dolcezza sublime quando va a puttane. Non che questo basti. Né per lo spettacolo, né per la vita. Infatti c’è di più. C’è la gioia, la rabbia, l’impulsività, l’amicizia, la morte, la generosità, “un senso di inappagamento non costante ma presente”. E, ovviamente, ci sono le bugie, c’è la fica, e c’è Pippo.
In scena c’è solo l’attore, cioè c’è solo Emanuele, e un mucchio di terra. Evidentemente una tomba. Un morto da poco. Una presenza muta e ingombrante. Emanuele parla con la terra, col suo caro che non c’è più. E, a poco a poco, si apre. Racconta al morto esperienze e sensazioni che non racconterebbe mai ai vivi. Insieme a lui, prendono la parola, di quando in quando, suo padre, figura distante e quasi mitologica come in ogni famiglia proletaria di provincia (specialmente se toscana) che si rispetti, Taylla, una trans brasiliana che si è disperatamente innamorata del nostro protagonista, e Luftar, collega operaio precario a sua volta, albanese, “banalmente” arrivato fin qua col gommone.
Insieme tratteggiano il quadro complessivo, senza paure, senza ipocrisie, senza peli sulla lingua. Perché, per dirla con le parole di Emanuele “Anche NON mandare affanculo chi se lo merita vol dire essere poco puliti!”.
Insieme restituiscono, almeno così mi auguro e ci auguriamo, al 2013 il suo Mario Cioni.
Insieme ci spiegano cosa significhi essere Emanuele Miriati.

Ingresso € 10,00 + diritti di prevendita

Prevendite
Cassa del Teatro Puccini (aperta venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19.00)
Circuito regionale Box Office.

INFORMAZIONI: 055.362067 – 055.210804
Teatro Puccini
Via delle Cascine 41
50144 Firenze
Tel. 055.362067
www.teatropuccini.itinfo@teatropuccini.it
www.facebook.com/teatro.puccini
twitter@TeatroPuccini

Fonte: Teatro Puccini

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