Spettacoli Pistoia
sabato 1 Giugno 2019
Red Oxide una intramontabile passione per la musica alla Fondazione Luigi Tronci
Dopo un giovedì di riposo, lo strepitoso concerto di Steven Tadros, Leonardo Ricotti, Gennaro Scarpato, Niccolò Pizzicori, un sabato dedicato al reading artistico culturale con Anna Maria De Vito, ecco che in corso Gramsci 37 Pistoia sabato 1 giugno arrivano i Red Oxide. Sarà un concerto indispensabile per riscoprire musica e musicisti con passione ed amore come Daniele Francini (voce chitarra acustica), Domenico Santagati (chitarra, armonica, voce), Francesco Mondani (chitarra), Patrizio Galardini (batteria), Nedo Vettori (basso), Enrico Scorcinelli (tastiere). Fondazione Luigi Tronci ed Associazione Culturidea, dopo la presenza dei Riders 66 , Route 66 e dei Diplomati, concludono il ciclo dedicato alle formazioni storiche del panorama pistoiese proprio con i Red Oxide.
Il gruppo, non solo è in attività da molto tempo, ma vanta la presenza di musicisti che hanno cavalcato l’onda di molte e variegate formazioni che hanno fatto la storia della musica dal vivo della città di Giano. La batteria di Patrizio Galardini, il basso di Nedo Vettori, la chitarra di Domenico Santagati, le tastiere di Enrico Scorcinelli, la voce e chitarra acustica di Daniele Francini, sabato 1 giugno dalle 21.30 scriveranno l’ultima parola in quella pagina che Culturidea ha voluto dedicare a chi nel corso degli anni si è impegnato per far vivere la passione per la musica nelle nostre zone. I componenti dei Red Oxide hanno tutti iniziato a suonare e sognare di diventare musicisti al tempo in cui in Italia imperversavano Guidone e la sua Ghenga, Ricky Gianco, i Ribelli, Milena Cantù, Al Blasco, Pilade, Clem Sacco, Roby Crispiano, Gisella Ferrini, Franca Duccio, Enzo Oliva.
Erano gli anni in cui in Italia iniziava a diffondersi il ritmo del beat. In Italia il beat inizia a diffondersi nel 1964, lo stesso anno in cui, anche negli USA, si assistette al fenomeno della invasione britannica ed al successo dei Fab Four, degli Stones e degli altri gruppi britannici. È poi questo l’anno in cui alcuni complessi, marginali per il mercato albionico, come i Rokes si trasferiscono dal Regno Unito in Italia. Si diffondono così in tutta la penisola piccole formazioni di giovani che iniziano a suonare, e molte case discografiche li mettono sotto contratto, puntando sul loro successo: già nel 1964 debutta l’Equipe 84, che diventa una delle punte di diamante del beat italiano. Questo clima arriva anche nella nostra provincia e, ai gruppi storici dei primi anni ’60, si aggiungono quelli che ormai guardano al sound anglosassone, al caschetto ed al beat. In queste compagini muovono i primi passi gli attuali componenti dei Red Oxide che alla Fondazione Tronci faranno rivere quel clima.
Fonte: Ufficio StampaEventi simili
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