Teatro Calenzano

sabato 25 Gennaio 2014

Prima regionale al Mascagni di Calenzano per “Peli”, lo spettacolo di Carlotta Corradi con Alex Cendron e Alessandro Riceci

Prima regionale, sabato 25 gennaio alle 21.15, al Teatro Manzoni di Calenzano (FI), per lo spettacolo “Peli” di Carlotta Corradi.

 

QUATTROQUINTE in collaborazione con OFFROME

PELI
di CARLOTTA CORRADI

con ALEX CENDRON e ALESSANDRO RICECI

regia di VERONICA CRUCIANI

scene e costumi di Barbara Bessi

musiche di Paolo Coletta

luci di Gianni Staropoli

assistente alla regia Tullia Raspini

 

Scoprire carte.

Scoprire circostanze.

Scoprire carenze.

Scoprire corpi.

Due donne giocano a carte sedute a un tavolo, l’una di fronte all’altra. Grandi sorrisi. Una tazza di tè. “Alza”. Una distribuisce le carte. L’altra le raccoglie. “Ho delle carte orrende”. Dice sempre così – pensa l’altra.

Un gioco educato, una conversazione formale, quella confidenza propria dei rapporti adulti appesantiti da una vita di non detti. Finché qualcosa interrompe il meccanismo di un dialogo borghese per aggiungere altri sensi ai sensi. L’una è vedova. Ha perso il suo uomo, il suo amore. L’altra è vedova pur non essendolo. Ha un marito accanto che è morto da sempre.

Il passato e il presente gettano le due donne – interpretate da due uomini – in un continuo scambio di potere. Domina una e l’altra soccombe, poi viceversa. Le carte seguono, bilanciano, enfatizzano gli attriti.

Un segreto è per la vedova pretesto di scontro. Per entrare finalmente nella dimensione del sentire, dell’emozione e dell’istinto. Prima dell’altra, riesce a spogliarsi di ingombranti sovrastrutture e mentre più scompostamente s’aggiusta sulla sedia e s’allenta la camicetta, spuntano dei peli dal torace, da un braccio, da una caviglia. Il linguaggio è cambiato. Le nuove fattezze umane – non di uomo e non di donna ma d’umanità e d’animale – la spingono a trascinare con sé l’amica, ad aiutarla a svelare un’epidermide altrettanto ispida, per provare quello che ha dimenticato di cercare, di volere. Un contatto fisico che va al di là dei generi.

La scelta di far interpretare i due personaggi femminili a due uomini, chiave espressamente richiesta dall’autrice, è resa dalla regia con un gioco meta teatrale. La messa in scena segue il ritmo suggerito dal testo. Valorizza il passaggio da un linguaggio formale a un dialogo autentico costringendo il personaggio a spogliarsi completamente per arrivare alla sua essenza.

 

RASSEGNA STAMPA

“Peli gioca con originalità sul concetto di gender ponendo al centro della sua drammaturgia due donne vedove, coinvolte in una partita a carte che le spoglia lentamente dai rituali delle conversazioni borghesi, e dei loro abiti, per trascinarle in un universo di sensazioni in cui ogni singolo contatto fisico va al di là dei generi.”

Rodolfo di Giammarco

 

“Sembra una mappatura felicemente ariosa delle fragilità umane più comuni, passate al vaglio di una narrazione che non ha mai nulla di scontato ma che, piuttosto, capovolge l’ovvio prendendolo a suo punto di partenza.”

Laura Novelli / paneacquaculture.net

 

“Finalmente sul palco una drammaturgia nuova davvero, piena di vitalità, quasi animalesca. Forse persino “troppo avanti”, come direbbero i più giovani, per essere un testo italiano. Un titolo breve ma efficace, come la rappresentazione stessa.”

Noemi Euticchio / recensito.net

 

“Una riflessione sullo stare insieme riscoprendosi altro, che Veronica Cruciani legge con attenzione, segnando la variazione ritmica del disvelamento, con un’accuratezza formale e un’estetica alienata che si squarcia, sul finale, alla bellezza fragile dell’essere.”

Valentina De Simone / cheteatrochefa.blogautore.repubblica

 

“La regista, Veronica Cruciani, offre al suo pubblico un’esperienza difficile a compiersi nella vita quotidiana, e rara anche nell’ambito teatrale – che più di ogni arte in questo potrebbe guidarci -: l’esperienza dell’oggettivazione di sé. Lo spettacolo si conclude con gli effetti di una scossa elettrica: si è sottoposti ad un risveglio aggressivo e forzato e travolti dalla necessità di scrostarsi di dosso le costruzioni di una vita.”

Paola Pelagalli / pensieridicartapesta.it

 

“Peli ci ricorda, metaculturalmente, che siamo persone prima ancora di quegli stereotipi di genere che la società ci dà per poterci esprimere e tramite i quali sentirci espresse ed espressi. E lo fa con una sincerità e un’eleganza disarmanti. E mentre lo fa non si dimentica di spaziare in un reticolo di coordinate culturali (Madame Bovary) e sociali (…) che sanno dare a queste due donne uno spessore che va al di là della loro mera esistenza.”

Alessandro Paesano / teatro.org

 

stagione2013/2014
fuori dalle solite rotte

TEATRO MANZONI via Mascagni 18 – CALENZANO (Fi)

 

info e prenotazioni: IL TEATRO DELLE DONNE – Centro Nazionale di Drammaturgia

055.8876581 – 055.8877213 | teatro.donne@libero.it | www.teatrodelledonne.com

 

ingresso: interi € 13 – ridotti € 10 (sopra 60 anni, minori di 25 anni, COOP, Arci. ATC Calenzano)

ridotti € 5 per gli iscritti ai corsi di formazione

spettacolo in abbonamento PassTeatri (domenica 12 gennaio)

NOVITA’: abbonamento a 5 spettacoli a scelta € 40

prevendita: Circuito Box Office e www.boxol.it / Teatro Manzoni da lun a ven ore 10.00 – 14.00

orario biglietteria teatro: dalle ore 20.00

Fonte: Il Teatro delle Donne

Eventi simili