Cultura Sesto Fiorentino

da martedì 29 Novembre 2022 a domenica 4 Dicembre 2022

Prima edizione per Giorni di Storia il festival che guarda al passato per capire il presente

Un festival dedicato alla divulgazione che intreccia lettura del passato e cronaca del presente tra cultura, approfondimento, curiosità e identità – con un occhio rivolto alla vita civile e politica del nostro paese – insieme ai nomi più autorevoli della storiografia contemporanea: da Luciana Castellina a Miguel Gotor, da Nicola Labanca a Tomaso Montanari, fino a Marina Montesano.

Si terrà dal 29 novembre al 4 dicembre a Sesto Fiorentino (Firenze) la prima edizione di Giorni di Storia: tra il Palazzo Comunale, la Biblioteca Ernesto Ragionieri e il Teatro della Limonaia in programma talk, dibattiti e presentazioni, oltre a incontri e laboratori pensati per ragazze e ragazzi ed eventi tra musica e teatro. “Muri, rotture, confini”, questo il tema intorno a cui ruoteranno gli interventi: dalle prigioni dei regimi alle barricate della Resistenza, dal mare – primo ostacolo da superare per ogni popolo migrante – alle barriere culturali che per secoli hanno soggiogato le donne tacciandole di stregoneria, dalle guerre di oggi ai conflitti territoriali di ieri, dalle mura dei castelli agli scontri tra fazioni nel Medioevo, fino alle contraddizioni degli anni ‘70. Nata per volontà del sindaco Lorenzo Falchi e dell’assessore alla cultura Jacopo Madau, l’iniziativa – che sarà anticipata il 19 novembre da un’anteprima con lo storico e medievalista Franco Cardini – è organizzata grazie al sostegno di Publiacqua, con il contributo di Unicoop Firenze (tutti gli eventi a ingresso gratuito, www.giornidistoriafestival.it).

Inaugurazione con un ricordo del grande intellettuale Ernesto Ragionieri – fortemente legato al PCI e originario proprio di Sesto Fiorentino, da cui prese le mosse buona parte della sua ricerca sul movimento operaio e sui comuni socialisti – a cura di Gianpasquale Santomassimo e alla presenza di Giovanna Ragionieri.

Nei giorni successivi nelle diverse sedi del festival si avvicenderanno i principali nomi della storiografia italiana. Grande attenzione ai giovani, con un programma pensato dalla scrittrice Sara Marconi e dell’illustratore Simone Frasca, coautori de “La storia d’Italia per bambini” (Mondadori), ospitato sempre dalla Biblioteca Ragionieri. Con cosa dovevano confrontarsi gli esploratori del passato? Nell’antica Roma, come erano considerati i “non romani”? E cosa si poteva trovare tra le mura di un castello? Queste e altre domande troveranno risposta in tre laboratori dai 7 ai 10 anni prenotabili su bibliosestoragazzi.it.

E ancora: due le iniziative musicali, realizzate con la collaborazione dell’Istituto Ernesto De Martino. Il cantautore Francesco Pelosi eseguirà una lettura cantata del suo “Guido Picelli. Un antifascista sulle barricate” (Round Robin Editrice), testimonianza unica dell’antifascismo della prima ora, e il musicista Alessio Lega presenterà “Qui radio libertà: la Resistenza in 100 canti” (Mimesis Edizioni), raccolta da lui stesso curata di canzoni antifasciste: un trattato di storia orale, pagine strappate dal diario della lotta.

“La conoscenza della storia offre una chiave di lettura indispensabile per comprendere il nostro tempo – spiega Lorenzo Falchi – e la sua complessità. Con questo festival vogliamo offrire spunti di riflessione e analisi, cogliendo suggestioni da alcune delle più autorevoli voci del panorama culturale italiano alle quali va la gratitudine della nostra città. La prima edizione di Giorni di Storia sarà la tappa iniziale di un percorso che, di anno in anno, vogliamo portare avanti e rinnovare, facendone un appuntamento fisso capace di parlare a un pubblico sempre più attento e ampio”.

“L’idea di un festival dedicato alla storia nasce in un momento in cui quest’ultima ha riguadagnato il centro della nostra quotidianità”, aggiunge Jacopo Madau. E continua: “Il ritorno della guerra in Europa, la conflittualità crescente tra gli stati e all’interno di essi, in società sempre più polarizzate e frammentate, esigono un momento di approfondimento e confronto. Educare al senso della storia i più piccoli attraverso il gioco e approfondirne la conoscenza con l’ascolto di contributi di grande spessore è la duplice sfida che abbiamo cercato di raccogliere con un programma ricco di temi e sfaccettature”.

Il festival sarà introdotto, sabato 19 novembre alle 16.30 presso il Palazzo Comunale (piazza Vittorio Veneto 1) Sala Pilade Biondi, da un evento di avvicinamento che vedrà protagonista Franco Cardini, massimo intellettuale italiano e figura preminente nel campo degli studi sul Medioevo, con un intervento dal titolo “Serve ancora la storia?”. In un momento difficile per l’Italia, l’Europa e il mondo, tentiamo di comprendere il presente alla luce del passato e in funzione del futuro, che abbiamo il dovere di programmare secondo libertà di giudizio ma in coscienza dell’imprevedibilità dei fattori che contribuiscono a determinarlo. La storia è essenziale alla costruzione di un domani ma il passato, sul quale essa si fonda, può essere cancellato, eluso, falsato. In quanto scienza pratica la storia serve sempre a qualcuno o a qualcosa, il racconto storico è concepito per convincere, ed è quindi funzionale a un progetto, non alla realtà obiettiva di una ricostruzione critica del passato. In questo scenario la storia come la conosciamo e la figura dello storico hanno ancora senso di esistere?

Inaugurazione ufficiale martedì 29 novembre alle 18.00, sempre al Palazzo Comunale, con un ricordo del grande intellettuale Ernesto Ragionieri – fortemente legato al PCI e originario proprio di Sesto Fiorentino, da cui prese le mosse buona parte della sua ricerca sul movimento operaio e sui comuni socialisti – a cura di Gianpasquale Santomassimo, docente in storia contemporanea e storia della storiografia presso le Università di Trieste e Siena specializzato nelle problematiche legate alla storia del fascismo, alla presenza di Giovanna Ragionieri.

Durante i giorni del festival, presso la Biblioteca Ernesto Ragionieri (piazza della Biblioteca 4) Sala Meucci, si avvicenderanno i principali nomi della storiografia italiana: la politica, giornalista e scrittrice Luciana Castellina approfondirà il tema dei giovani fascisti alla scoperta dell’antifascismo (30/11 ore 18.00); lo storico dell’arte Tomaso Montanari terrà un talk intitolato “Contro l’identità italiana: patrimonio culturale e umanità” (1/12 ore 18.00); la professoressa di storia medievale Marina Montesano approfondirà la relazione tra stregoneria e condizione femminile (2/12 ore 18.00); il docente di storia contemporanea Nicola Labanca discuterà di guerre e confini fra popoli al giorno d’oggi (3/12 ore 18.00); e lo storico e politico Miguel Gotor racconterà i temi e le contraddizioni della generazione degli anni ’70 (4/12 ore 11.00).

Grande attenzione ai giovani, con un programma pensato appositamente a cura della scrittrice Sara Marconi e dell’illustratore Simone Frasca, coautori de “La storia d’Italia per bambini” (Mondadori), ospitato nella Sala Ragazzi della Biblioteca Ragionieri. Qual era il primo ostacolo da superare per gli esploratori dell’antichità? Nell’antica Roma, come erano considerati i “non romani”? E come ci si scaldava in un castello medievale? Queste e altre domande troveranno risposta nei laboratori dai 7 ai 10 anni “In viaggio con Nosside”, storia di una ragazza partita da Sparta in cerca di un terre nuove (2/12 ore 17.00), “Un mondo diviso in due”, incontro che si concentrerà sull’Impero Romano (3/12 ore 10.30), e “Tra le mura di un castello”, che condurrà i partecipanti all’interno di una città fortificata (4/12 ore 10.30). Gli eventi per ragazzi sono a numero chiuso, prenotabili su bibliosestoragazzi.it. Per i più grandi, nella Sala Giovani della Biblioteca, sarà possibile ricostruire giocando con un plastico gli scontri tra guelfi e ghibellini (4/12 ore 10.30).

E ancora: due le iniziative musicali, realizzate con la collaborazione dell’Istituto Ernesto De Martino. Il cantautore Francesco Pelosi eseguirà una lettura cantata del suo “Guido Picelli. Un antifascista sulle barricate” (Round Robin Editrice). Il 31 agosto 1912, L’Alleanza del lavoro proclama lo sciopero nazionale come protesta contro le violenze fasciste. Mussolini dà l’ultimatum: cessazione immediata o repressione. A Parma, la gente dei borghi, al comando di Guido Picelli e dei suoi Arditi del Popolo, insorge difendendo i quartieri popolari dell’Oltretorrente e del Naviglio con trincee e barricate, in quella che rimane una testimonianza unica dell’antifascismo della prima ora (29/11 ore 21.00, Biblioteca Ernesto Ragionieri, Sala Meucci). Il musicista Alessio Lega presenterà “Qui radio libertà: la Resistenza in 100 canti” (Mimesis Edizioni), raccolta da lui stesso curata di canzoni antifasciste: un trattato di storia orale, pagine strappate dal diario della lotta (30/11 ore 21.00 Teatro della Limonaia).

www.giornidistoriafestival.it

Giorni di Storia Festival
Sesto Fiorentino (FI)
Palazzo comunale, piazza Vittorio Veneto 1
Biblioteca Ernesto Ragionieri, piazza della Biblioteca 4
Teatro della Limonaia, via Gramsci 426

Brevi biografie

Franco Cardini

Storico italiano. Dopo la laurea in Lettere conseguita presso l’Università di Firenze, per breve tempo è stato professore di scuola superiore e poi ha insegnato in diverse università tra cui quelle di Middlebury, Barcellona e Bari. Attualmente è professore ordinario di Storia Medievale presso l’Università di Firenze. Specializzato nello studio del Medioevo, si è occupato soprattutto di crociate, di pellegrinaggi e di rapporti tra la cristianità e l’Islam. Per i suoi studi ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Dal 1994 al 1996 è stato membro del Consiglio d’amministrazione della RAI. È stato fondatore della rivista Percorsi, collabora con il quotidiano Avvenire e dal 2012 fa parte del comitato scientifico della rivista Eurasia.

Gianpasquale Santomassimo

Ha insegnato Storia della storiografia e Storia contemporanea presso le Università di Trieste e di Siena. Ha fatto parte per molti anni della direzione di Italia contemporanea. Si è occupato con numerosi saggi di problematiche legate alla storia del fascismo e in particolare del corporativismo, dell’antifascismo, della storiografia italiana e inglese, della tradizione del movimento operaio italiano e della storia della cultura italiana del ‘900. Ha collaborato per molti anni all’Unità e al Manifesto. Fa parte di Passato e presente dalla sua fondazione e dal 2021 è membro del Comitato di consulenza.

Luciana Castellina

Politica, giornalista e scrittrice italiana (n. Roma 1929). Nel 1947 è diventata membro del Partito Comunista Italiano sino al 1969, quando è stata radiata dal partito perché cofondatrice de “Il Manifesto”. La sua carriera politica è continuata tra le fila del Partito di Unità Proletaria per il Comunismo (1974-84, poi confluito nel PCI), di Rifondazione Comunista (1991-95) e del Movimento dei Comunisti Unitari (1995-98). È stata deputata nazionale (legislature VII, VIII e IX) ed europea (1979-94), nonché direttrice di “Liberazione” (1992-94) e presidente della Commissione europea per la cultura, la gioventù, l’istruzione e i mezzi d’informazione. Tra le pubblicazioni, riscuotono particolare successo Il cammino dei movimenti (2003), Cinquant’anni d’Europa. Una lettura antieroica (2007) e Eurollywood (2009). Nel 2011 è uscito La scoperta del mondo, romanzo autobiografico tra i finalisti del premio Strega, nel 2012 Siberiana e nel 2014 Guardati dalla mia fame (con M. Agus).

Tomaso Montanari

Storico dell’arte, normalista, è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena, dopo aver insegnato all’Università di Napoli ‘Federico II’ e a quella di Roma ‘Tor Vergata’ Si è sempre occupato della storia dell’arte romana del XVII secolo, cercando di rispondere alle domande poste dalle opere d’arte con tutti gli strumenti sviluppati nella storia della disciplina: dalla filologia attributiva alla ricerca documentaria, dalla critica delle fonti testuali all’analisi dei significati, ad una interpretazione storico-sociale. Negli ultimi anni ha pubblicato alcuni saggi sullo stato del patrimonio artistico italiano e sulla funzione civile della storia dell’arte: “A cosa serve Michelangelo?” (Einaudi 2011), “Le pietre e il popolo” (minimum fax 2013), “Privati del patrimonio” (Einaudi 2015), “Cassandra muta. Intellettuali e potere nell’Italia senza verità” (Edizioni del Gruppo Abele, 2017), “Costituzione italiana. Articolo 9” (Carocci 2018). È presidente di Libertà e Giustizia. Ha vinto il Premio Giorgio Bassani di Italia Nostra per il giornalismo in difesa del patrimonio culturale. Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’onorificenza di Commendatore «per il suo impegno a difesa del nostro patrimonio». È presidente del Comitato tecnico scientifico per le Belle Arti del Ministero per i beni Culturali, e membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali. È membro dei comitati scientifici degli Uffizi a Firenze, e dei Girolamini a Napoli. È presidente onorario dell’istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli. Scrive sul «Fatto Quotidiano» e sul «Venerdì di Repubblica».

Marina Montesano

Professore ordinario di Storia medievale presso il Dipartimento di civiltà antiche e moderne, Università di Messina. Si occupa di storia culturale in rapporto alla stregoneria, al genere, ai viaggi in Oriente. Tra i suoi libri più recenti: “Caccia alle streghe” (Salerno 2012); “Marco Polo” (Salerno 2014); “Classical Culture and Witchcraft in Medieval and Renaissance Italy” (Palgrave/ Macmillan (2018); “Streghe. Origini, mito, storia” (De Vecchi 2020); con Franco Cardini ha scritto: “Amerigo Vespucci” (Le Lettere 2011) e “Arte gradita agli dèi immortali. La magia fra mondo antico e rinascimento” (Yume Edizioni 2015).

Nicola Labanca

Professore ordinario di Storia contemporanea. Si è laureato nel febbraio 1984 presso l’Università di Firenze, Facoltà di Lettere e Filosofia. Fra il 1984 ed il 1986 è stato borsista della Fondazione Luigi Einaudi di Torino. Fra 1986 e 1989 ha seguito un dottorato di ricerca presso l’Università di Torino. Nel 1992 è abilitato all’insegnamento di Filosofia, scienza dell’educazione e storia nei licei. Nel biennio 1991-1992 ha ottenuto una borsa post-dottorato presso il Dipartimento di Storia dell’Università di Siena. Dal 1996 è stato ricercatore di Storia contemporanea presso il Dipartimento di storia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena. Dal 2002 è stato professore associato di Storia contemporanea presso il Dipartimento di scienze della comunicazione della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena. Nel novembre 2013 ha conseguito l’abilitazione scientifica a professore ordinario di Storia contemporanea. Dall’ottobre 2016 è stato professore straordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena. È dal 2002 Presidente del Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-Militari (cui aderiscono ad oggi una dozzina atenei). È stato dal 2012 al 2021 Direttore della rivista “Italia contemporanea”, edita dall’Istituto per la storia del movimento di Liberazione in Italia (ora Istituto nazionale Ferruccio Parri), di Milano.

Miguel Gotor

Storico e uomo politico italiano. Docente di Storia moderna all’Università di Torino, si occupa di santi, eretici e inquisitori tra Cinque e Seicento e di storia degli anni Settanta del Novecento. Ha pubblicato, tra l’altro, I beati del papa. Inquisizione, santità e obbedienza in età moderna (2002), Chiesa e santità nell’Italia moderna (2004), L’Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon (2019), Generazione Settanta. Storia del decennio più lungo del secolo breve (1966-1982) (2022) e ha curato il volume Lettere dalla prigionia di Aldo Moro, con cui ha vinto il premio Viareggio per la saggistica nel 2008. Nel 2013 è stato eletto al Senato nelle fila del Partito democratico. Nel 2017 ha aderito al gruppo parlamentare Articolo 1 – Movimento democratico e progressista, movimento politico che è entrato a fare parte di Liberi e uguali. Dal 2021 è assessore alla cultura del comune di Roma.

Ernesto Ragionieri

Storico di impostazione marxista, fu sempre legato al Partito Comunista Italiano e dal 1963 fece parte del Comitato centrale del partito. Ha insegnato Storia del Risorgimento presso l’Università di Firenze, dal 1955 come incaricato e poi, dal 1969, come straordinario. È stato condirettore della rivista Studi storici, ha collaborato con la rivista Critica marxista e con i quotidiani l’Unità e Il Nuovo corriere. Ha curato i tre volumi iniziali delle Opere di Palmiro Togliatti edite da Rinascita nel 1967-1984.

Fonte: Ufficio Stampa

Eventi simili