Cultura Pistoia

martedì 11 Febbraio 2014

Pistoia: il professor Alberto Peruzzi parla di linguaggio nel quarto incontro sul tema “Pensando ad Atene: riflessioni sulla democrazia contemporanea”

Nell’anno 1419 fu riscoperta e subito tradotta in latino l’opera Hieroglyfica, l’unica opera dell’antichità dedicata alla lingua geroglifica egiziana. La risposta dell’ambiente umanistico a questa riscoperta fu immediata. I geroglifici furono considerati esempi manifesti di una lingua sapienziale filosoficamente perfetta, capace di riferirsi immediatamente, disegnandola, all’essenza delle cose.
Mentre i nomi, le parole sono suoni di per sé privi di significato che hanno un rapporto assolutamente convenzionale con le cose cui alludono (e per questo sono diversi in ogni lingua), la rappresentazione di un concetto tramite un disegno, secondo gli umanisti, era in grado di esprimere la sua più intima natura, evidenziandone aspetti occulti ed inusitati.
In realtà, la stessa ricerca filosofica, scoprì abbastanza presto che l’interpretazione dei geroglifici come lingua figurata era un colossale fraintendimento. Si accertò che gli egizi usavano le immagini come segni fonetici, fonogrammi più o meno come le altre lingue usano le lettere dell’alfabeto. La corretta interpretazione dei geroglifici ebbe impulso, comunque da una fondamentale intuizione della filosofia del linguaggio: la complessità di un vero linguaggio figurato richiederebbe un numero di icone assolutamente sterminato.
Questo esempio storico è uno dei molti che si possono avanzare per introdurre l’importanza e la pertinenza della conferenza che il prof. Alberto Peruzzi, docente di Filosofia all’Università di Firenze, terrà martedì 11 febbraio alle ore 21.15 in corso Gramsci 37, Pistoia,  sopra la Fondazione Luigi Tronci, per il quarto incontro sul tema “Pensando ad Atene: riflessioni sulla democrazia contemporanea” organizzato da Amici di Groppoli, Associazione Culturidea, Conservatorio san Giovanni Battista.
Il tema del linguaggio o meglio oggi, sempre di più dei linguaggi, è secondo a pochi altri nella nostra società contemporanea.
Ogni informazione appare accessibile, ma questa sua accessibilità fin troppo agevole, finisce, come spiegato anche nella prima lezione dal sociologo Filippo Buccarelli, per essere ostacolo alla comprensione e comunicazione.
In questa contemporaneità dalle nozioni diffuse, le menti appaiono sempre più confuse, quasi che ogni disciplina, scienza, arte possedesse propri archetipi della realtà e che tali archetipi non fossero più condivisi o condivisibili tra di loro.
Nella lezione del prof. Alberto Peruzzi ci interrogheremo sul linguaggio, sul suo ruolo oggi, su ciò che ci si aspetta da esso, come è evoluto e quale sarà il suo futuro.

Fonte: Associazione Culturidea

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