Cultura Lucca

venerdì 30 Maggio 2014

Pierangelo Buttafuoco e il suo romanzo “Il dolore pazzo dell’amore” protagonisti della rassagna Letterathè a Villa Bottini

Proseguono gli incontri letterari nell’ambito della rassegna Letterathè. Venerdì 30 maggio alle ore 17.30, nella suggestiva cornice di Villa Bottini, sarà la volta di Pierangelo Buttafuoco e del suo romanzo “Il dolore pazzo dell’amore”. Buttafuoco è uno scrittore affermato e di successo. Noto anche per le sue partecipazioni a trasmissioni televisive e radiofoniche è senza dubbio un personaggio di grosso interesse e di grande spessore. Il suo libro ha avuto dibattiti ed apprezzamenti nell’arco dell’anno ed è ancora tra i romanzi più letti in Italia.

 

Questo libro offre canti di un unico canto, un “cunto” che è un tuffo nel passato dell’autore, imbevuto innanzi tutto delle tradizioni della sua terra, la Sicilia, restituite con abilità e passione di antico cantastorie, per cristallizzare quelle storie, quei canti, e farne la rappresentazione di un mito sopravvissuto ai tempi bui del mondo. Ecco leggende e personaggi che emergono da quei luoghi e da quel tempo: le preghiere che portano doni e dolcetti; i diavoli, gli angeli, i re, le ninfe, le regine e i vescovi di una mille e una notte che prima di essere un libro è il magico teatro della vita popolare, in cui passato e presente si mescolano in un rabbioso andirivieni. E allora la storia si fa prossima: irrompe l’anno della sovversione, il terremoto del Belice e l’altro terremoto, non meno distruttivo, delle rivolte studentesche e operaie e negli anni ottanta le storie parallele di mafiosi e di commissari di polizia, che lasciano il segno. Ma soprattutto c’è l’amore, e “all’amore bisogna credere, sempre. Anche quando ci fa pazzi di dolore”. Anche quando l’amore è una lettera d’addio che distilla malinconia. Così prendono vita il musicante che, a differenza del musicista, suona per passione e sa perdersi nella pazzia e trasformare il dolore in musica; la signorina Lia, la zia che non ritiene alcun pretendente degno di lei e amministra la memoria di famiglia curando album di fotografie; lo zio Angelino, elegante cappellano militare che viaggia e frequenta il bel mondo e che, grazie all’amore per Dio, diventa l’uomo del sorriso, l’uomo della gioia in una terra di lupi. Maestro dell’ironia e della metafora, Pietrangelo Buttafuoco ci accompagna nel suo mondo, scolpendo la fisionomia di un modo di essere uomini tra gli uomini che forse è anch’esso un “cunto”. Perché l’amore è una trappola di poesia.

PIERANGELO BUTTAFUOCO – CENNI BIOGRAFICI Giornalista e scrittore, è nato a Catania nel 1963. Dopo la laurea in filosofia ha iniziato la carriera giornalistica scrivendo per varie testate tra cui Il Secolo d’Italia. Ha collaborato a Il Giornale e Il Foglio. Editorialista di Panorama dal 2004, ha avuto varie esperienze televisive, conducendo trasmissioni su Canale 5 e La7. Ha mantenuto un forte legame con la sua terra, come emerge nel romanzo “Le uova del drago” (Mondadori, 2005), storia della progettata resistenza nazifascista allo sbarco alleato in Sicilia nella seconda guerra mondiale. Altri suoi libri sono “L’ultima del diavolo” (Mondadori, 2008), “Cabaret Voltaire” (Bompiani, 2008), saggio sul rapporto tra Islam e Occidente, “Fìmmini” (Mondadori, 2009), “Il Lupo e la luna” (Bompiani, 2011). Nell’ultimo romanzo, “Il Dolore pazzo dell’amore” (Bompiani, 2013), torna a parlare della sua terra natale, dandone un affresco poetico e personale.

Fonte: Comune di Lucca

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