Cultura Firenze
da sabato 1 Febbraio 2020 a domenica 1 Marzo 2020
Panta rei La bellezza dell’impermanenza, opere di Maria Rita Vita al Florence Dance Center
Sabato 1° febbraio alle ore 18.00 in via Borgo Stella 23 r a Firenze s’inaugura il primo appuntamento per il 2020 della rassegna Etoile Toy/ Visual Art Florence promossa dal Florence Dance Center di Marga Nativo e realizzata in collaborazione con la storica e critica d’arte Daniela Pronestì. La rassegna, ideata da Mario Mariotti nel 1987, indaga il rapporto tra immaginazione creativa ed espressione corporea trasformando ogni inaugurazione in un evento che coniuga arte e danza in una performance ispirata alle opere esposte. Tema della rassegna il concetto di back to nature, ovvero un ritorno alla natura che da sempre è per l’arte fonte di ispirazione inesauribile. Proprio gli artisti, infatti, possono dirsi fautori nei secoli di un approccio rispettoso dell’ambiente naturale, in un’ottica che per certi versi anticipa la moderna tematica ecologista. All’arte dobbiamo, inoltre, l’aver contribuito ad introdurre nell’immaginario della cultura occidentale il concetto di “paesaggio”, insegnandoci a riconoscere nella natura aspetti drammatici, lirici, simbolici od onirici da cui discende la nostra percezione dell’ambiente naturale.
Ospite del primo appuntamento della rassegna, l’artista Maria Rita Vita con la mostra intitolata Panta Rei / La bellezza dell’impermanenza. Riunite per l’occasione quasi 20 opere – molte delle quali recenti – in cui protagonista è la natura intesa come esperienza che unisce il dentro e il fuori dell’individuo in una dimensione fluida e cangiante. Come suggerito dal concetto eracliteo del “tutto scorre”, niente di ciò che appartiene all’uomo e alla realtà che lo circonda può dirsi stabile e duraturo ma ogni cosa “vive” e acquista significato proprio in virtù della sua impermanenza. Questo perpetuo fluire ci insegna che la fissità è un inganno, un costrutto culturale che contraddice la verità delle cose presenti anzitutto in natura: sempre uguale a se stesso eppure sempre nuovo è il sole che sorge ogni giorno, il paesaggio al mutare delle stagioni, l’acqua del fiume che scorre inarrestabilmente. Nel mondo naturale, quindi, il cambiamento non è solo condizione necessaria alla vita ma è anche espressione di una bellezza che fonda la propria essenza sul divenire. Così nell’opera di Maria Rita Vita lo sviluppo molteplice e dinamico di colore e segno è indizio di un continuo mutare di stati d’animo, pensieri ed emozioni che l’artista fissa sul supporto in una staticità “fisica” ma non percettiva. Osservando i suoi dipinti, infatti, si ha l’impressione di entrare in un vortice di sensazioni che crescono l’una dall’altra in un movimento senza fine. Noi “siamo” ed “esistiamo” nella misura in cui non ci opponiamo al cambiamento ma lo accogliamo come parte ineludibile della nostra natura: questo sembra dirci l’artista, ricordandoci che l’impermanenza non è uno strappo né una perdita ma è libertà, verità e bellezza. E se l’arte è il tentativo di gareggiare con il tempo inseguendo l’illusione di un’eternità possibile, di valori sempre uguali perché cristallizzati dalla tradizione, Maria Rita Vita invita a riflettere invece sulla necessità del cambiamento come conditio sine qua non del processo artistico. Proprio nell’atto creativo l’artista sperimenta la transitorietà di ogni cosa dentro e fuori di sé, scoprendosi ogni volta uguale eppure sempre diverso rispetto alle certezze già acquisite. In questa scoperta risiede la forza di una pittura, quella di Maria Rita Vita, che non si lascia ingabbiare né in una regola né in un’idea preconcetta di “bello artistico” o di stile, ma sgorga in maniera libera e spontanea seguendo il flusso dell’armonia nascosta nel continuo rinnovarsi dell’esperienza esistenziale e creativa.
L’inaugurazione della mostra vedrà esibirsi il corpo di ballo del Florence Dance su una coreografia ideata da Benedetta Ghiglia ed ispirata alle opere di Maria Rita Vita, compresi i lunghi teli in seta con stampe artistiche utilizzati dalle ballerine durante l’esibizione.
L’evento sarà ripreso dalla rubrica televisiva Incontri con l’arte di Fabrizio Borghini (Toscana tv) e recensito dalla rivista di arte e cultura diretta da Daniela Pronestì La Toscana Nuova.
Nata nel 1966 a Massa Carrara, Maria Rita Vita opera da oltre vent’anni in ambito artistico. Ha al suo attivo numeroso mostre personali presso sedi museali e istituzionali, tra cui Villa Chiff Giorgini, Villa Cutur, Casa Museo Ugo Guidi, Museo Mandralisca di Palermo. Nel 2015 è la prima artista in assoluto ad esporre nella Cava Ravaccione di Fantiscritti, con oli, acrilici e resine mescolati con polvere di marmo. Nel 2017 intraprende con la curatrice Luisa Pavesio, già direttore degli Istituti Italiani di Cultura, il primo tour nazionale con la mostra Metafore di Vita che si snoda tra il Circolo degli Esteri a Roma, Palazzo Robellini ad Acqui Terme, Casinò di Sanremo e Museo del Mare a Genova. Il tour si conclude nel 2018 a Collodi nella cornice dei Giardini Garzoni su invito di Pierfrancesco Bernacchi, presidente della Fondazione Pinocchio, mostra replicata, visto il successo ottenuto, nel 2019, anno segnato dalla perdita del padre, a cui era molto legata, che la spinge a sospendere per diversi mesi l’attività espositiva oggi ripresa con la mostra al Florence Dance Center. Ad una personalissima ricerca pittorica di matrice naturalista, Maria Rita Vita affianca il linguaggio del design, con oggetti ispirati ai quadri e prodotti in edizioni limitate e materiali di pregio da maestri artigiani comaschi con il marchio registrato “Vita”. Ne fanno parte, tra l’altro, le cravatte create per la ditta AAT Spa (Agroindustry Adwanced Technologies), le creazioni di Art Edil Arredo e le recentissime opere in vetro. Ha inoltre disegnato le cover dei romanzi Omicidio dell’Anima di Giancarlo Perazzini e Schegge di memoria di Isabella Pileri. Le sue opere sono state segnalate nel CAM Mondadori (2015).
Il Florence Dance Center è diretto da Marga Nativo che, per molti anni Étoile del Teatro Comunale di Firenze, ha ballato nei più grandi teatri del mondo con coreografi di fama internazionale quali Bejart, Butler, Massine, Millos, Russillo, Araiz, affiancata da partner come Nureyev, Donn, Bortoluzzi, Gades e Madsen. Riconosciuta come insegnante dell’Accademia nazionale di danza a Roma, è fondatrice e direttore artistico del Florence Dance Festival che in quasi trent’anni di storia ha portato nel capoluogo toscano più di 600 compagnie di danza da tutto il mondo e grandi nomi del balletto internazionale. Nel progetto Communiquer: Art, co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma “Cultura 2000”, sul concetto dell’arte per l’educazione alla pace, Marga Nativo è stata scelta come uno dei cinque artisti che la Provincia di Firenze ha proposto per la realizzazione dell’ambizioso progetto didattico-culturale. Come operatore culturale e portavoce delle arti, è impegnata nel valorizzare e diffondere una politica sociale e culturale degna di una Firenze come città contemporanea.
Panta rei
La bellezza dell’impermanenza
Opere di Maria Rita Vita
a cura di Daniela Pronestì
Coreografia di Benedetta Ghiglia
Dal 1° febbraio al 1° marzo 2020
Inaugurazione / Opening
Sabato 1 febbraio 2020 ore 18:00
Florence Dance Center
Via Borgo della Stella 23 r – Firenze
Rassegna realizzata in collaborazione con:
La Toscana Nuova – rivista mensile di arte e cultura
Incontri con l’Arte – rubrica televisiva di approfondimento culturale
Per informazioni:
Florence Dance Center
Borgo della Stella 23/r (Piazza del Carmine), 50124 Firenze
Dal lunedì al venerdì (10.00 – 13.00 / 14.30 – 20.00)
www.mariaritavita.com – www.florencedance.org

Maria Rita Vita
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