Spettacoli San Gimignano
venerdì 2 Agosto 2024
Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere. Gli appuntamenti di venerdì 2 agosto 2024 a San Gimignano
Teatro, danza, musica, incontri, performance, installazioni all’ombra delle Torri. Torna “Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere” edizione 2024, da mercoledì 31 luglio a sabato 3 agosto in vari luoghi di San Gimignano (Siena).
La direzione artistica del festival è di Patrizia de Bari e Tuccio Guicciardini. L’organizzazione è curata dalla compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee. Con il contributo di Regione Toscana e Comune di San Gimignano – Assessorato alla Cultura, nell’ambito della manifestazione “Accade d’Estate 2024”
Programma venerdì 2 agosto
Ore 18,00 – In un luogo segreto del borgo, il Sottomondo, va in scena ENTANGLEMENT, il lavoro coreografico di Zakuro con Jennifer Lavinia Rosati e Lorenzo di Rocco, vincitore del Premio Twain direzioni Altre 2021 (replica il 2 agosto alle ore 18).
Entanglement nasce dall’indagine di un affascinante concetto appartenente al mondo delle particelle: l’entanglement, quel misterioso fenomeno della meccanica quantistica già definito da Einstein come “un’azione a distanza”, in cui due microparticelle, inizialmente fatte entrare nello stesso stato quantico, possono risultare connesse anche se poste successivamente a grande distanza una dall’altra. Dall’esplorazione di questo micro fenomeno scaturisce una riflessione sul rapporto tra atomo e uomo, intesi come uno la riproduzione in scala dell’altro e l’ipotesi che il fenomeno dell’entanglement possa verificarsi anche nella nostra realtà. Scagliati in una dimensione in cui micro e macro si fondono, due corpi la esplorano, mossi verso un incontro involontario; entrando uno nello spazio intimo dell’altro iniziano a comunicare e, attraverso un incessante contatto, intrecciano i fili di una connessione creando immagini di esperienze passate, presenti o future, attraverso una delle forme più emblematiche del contatto umano, “l’abbraccio”.
Ore 19.00 – Alla Rocca di Montestaffoli incontro/talk con Anna Maria Monteverdi sul tema “I nuovi linguaggi della scena”.
Ore 21,15 – Evento atteso il 2 agosto è la prima regionale del concerto dell’Accademia Musicale Chigiana alla Galleria Continua “A Man In A Room, Gambling” di Gavin Bryars, protagonisti il Quartetto Nous (formato da Ekaterina Valiulina, Alberto Franchin, Sara Dambruoso, Riccardo Baldizzi), con la partecipazione di Giuseppe Ettorre al contrabbasso e Angelo Romagnoli, voce recitante.
“A Man In A Room, Gambling” è una straordinaria scultura sonora, l’invenzione di uno spazio mentale che esiste esclusivamente nella mente dell’ascoltatore. C’è un uomo in una stanza che gioca d’azzardo nella tua testa.” (Adrian Searle, The Guardian).
La composizione del 1992 è una delle opere più rappresentative scritte dal celebre musicista britannico Gavin Bryars su commissione di Artangel, un’organizzazione artistica londinese fondata da Roger Took e diretta dal 1991 da James Lingwood e Michael Morris, che ha commissionato e prodotto una serie di notevoli opere site-specific, oltre a diversi progetti per TV, film, radio e web.
Per la realizzazione Bryars si è avvalso per la parte testuale della collaborazione dello scultore spagnolo Juan Muñoz, che con la sua opera ha indagato la relazione tra artista e spettatore, esprimendo tutta la propria fascinazione per la magia, l’illusionismo, l’ironia, il gusto del paradosso e la finzione nel racconto. L’artista amava autodefinirsi un “narratore” e si è interessato anche alla sceneggiatura e alle arti uditive, specialmente radiofoniche.
Il progetto è stato concepito come una serie di 10 episodi della durata di circa 5 minuti ciascuno, che descrivono diverse strategie impiegate nei giochi di carte. Il testo è intervallato e frammentato dalla musica ed è espresso in modo volutamente tecnico, con una precisione quasi scientifica. Le spiegazioni sembrano formule chimiche o ricette di cucina; gli ascoltatori sentono una voce melliflua che recita le istruzioni, ma per quanto provino a concentrarsi, si dovranno confrontare sempre di più con l’impossibilità di seguirle tanto da finire per esserne spiazzati. L’opera è racchiusa perciò nell’assurdità del tentativo di ricostruire un’esperienza visiva senza l’uso di immagini. Originariamente era destinato ad essere trasmesso radiofonicamente, all’ora della radiocronaca della tarda serata, in dieci distinti appuntamenti.
Ogni segmento inizia con: «Buonasera. Oggi vi insegneremo il tal trucco». Muñoz e Bryars immaginavano un ascoltatore che guidava di notte lungo un’autostrada, confuso da questa curiosità fugace e forse enigmatica. Ascoltando la serie compressa in un’unica sequenza, il senso di irrealtà è accentuato come se il programma stesso fosse un trucco per il quale il suono e il ritmo, sia della parola che della musica, affascinano trascendendo il proprio significato testuale in un assurdo controsenso, un’illusione della sensibilità e del pensiero, un gioco in cui tutte le informazioni vengono fornite ma finiscono in ogni caso per rimanere occulte.
Il festival
«La XII edizione di Orizzonti Verticali – dichiarano Tuccio Guicciardini e Patrizia de Bari – apre nuovamente gli spazi di San Gimignano al teatro, danza, musica e performance contemporanei, che diventano palcoscenici naturali, peculiari e creativi. Fin dalla sua nascita il festival rivolge lo sguardo alle nuove forme d’arte in dialogo con la propria genesi, la propria storia. La concentrazione in pochi giorni delle proposte costringe gli artisti, la critica e il pubblico in un contatto molto stretto, condizione che alimenta quella dialettica necessaria ad una crescita intellettuale collettiva, sicuramente propositiva. L’immagine di Orizzonti Verticali quest’anno vede la città e le sue radici. Radici che non vanno assolutamente dimenticate anche se “invisibili agli occhi”. Sono proprio loro che reggono e amplificano i nostri pensieri. Sono le nostre radici che renderanno più solide le costruzioni orizzontali, più alte e più maestose le verticalità. Il percorso progettuale quindi si rinnova ulteriormente, cercando di dare un senso sempre più concreto al nostro sforzo artistico. L’obiettivo, per gli anni futuri, sarà quello di continuare la costruzione, in cantiere fin dalla nascita di Orizzonti Verticali, di questa cittadella della cultura, un ampio palcoscenico dove i vari linguaggi dell’arte scenica si incontrano, dalla tradizione alla ricerca contemporanea, riposizionando la creazione e la produzione artistica nel suo ruolo sociale più nobile. I tempi che stiamo vivendo sono in una mutazione vorticosa e, forse, poco prevedibile. La perdita continua delle professionalità nel nostro settore, e le nefaste tendenze politiche attuali relative allo spettacolo dal vivo, scombinano le certezze e minano le nostre radici come un fertilizzante velenoso, inaridendo la menti artistiche e i processi creativi per la realizzazione delle opere d’arte. Quindi l’individuazione di un luogo adatto e confortevole dove coltivare i pensieri, critici e artistici, diventa una priorità necessaria alla germogliazione delle idee e delle utopie. Perché, questo è innegabile: “Il teatro è un modo di conoscere il mondo con forze non solo razionali, ma anche emozionali. È il luogo delle contraddizioni: e dove c’è contraddizione c’è vita, c’è dialogo e si costruiscono le utopie”. (Roberto Guicciardini)».
Dal 31 luglio al 3 agosto dalle ore 11:00 fino alle 2:00 presso la ROCCA DI MONTESTAFFOLI aprirà RISTOV, punto ristoro a cura di Ristorante Leonetto.
ORIZZONTI VERTICALI – Arti sceniche in cantiere
è un progetto di Compagnia Giardino Chiuso e Fondazione Fabbrica Europa nell’ambito del progetto regionale Ente di rilevanza dello spettacolo dal vivo della Regione Toscana con il sostegno della Regione Toscana, Amministrazione Comunale Città di San Gimignano – Assessorato alla Cultura in collaborazione con Accademia Musicale Chigiana e Galleria Continua.
Quest’anno Orizzonti Verticali, accoglie il progetto di formazione BAD – Bottega d’Arte Digitale, di cui Giardino Chiuso è uno dei soggetti promotori, finanziato da Fondazione Monte dei Paschi di Siena nell’ambito dell’attivitá RESET.
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