Spettacoli Firenze

da sabato 14 Dicembre 2013 a lunedì 16 Dicembre 2013

Omaggio a Piero Farulli, un trio inconsueto e il concerto di Natale: tre appunatementi alla Pergola con gli Amici della Musica

 

Sabato 14 dicembre (Teatro della Pergola, ore 16), gli Amici della Musica proseguono il ciclo Per Piero Farulli, omaggio in memoriam del grande musicista del Quartetto Italiano e dell’appassionato insegnante. E ben due sono le formazioni d’archi, cresciute a quell’autorevole scuola, che si avvicenderanno in questa stessa occasione: il Quartetto d’Archi di Torino per il Quartetto di Debussy, pagina innovativa ma dalle forme classiche, il Quartetto Prometeo, per il Quartetto n.2 “Lettere intime” di Janacek, cruda confessione amoroso-autobiografica scritta prima della morte; gran finale con entrambi i quartetti, uniti sul palcoscenico per restituire assieme la travolgente brillantezza dell’Ottetto op.20 di Mendelssohn. Presente da più di venticinque anni nelle più importanti stagioni concertistiche del mondo, il Quartetto d’Archi di Torino (Vittorio Marchese e Umberto Fantini violini, Andrea Repetto viola, Manuel Zigante violoncello) è nato e cresciuto grazie a Piero Farulli, Andrea Nannoni, Milan Skampa e György Kurtag. La sua notorietà presso il grande pubblico è arrivata con la partecipazione alla colonna sonora del film “Io non ho paura” di Gabriele Salvatores. Vincitore di numerosi premi, il Quartetto Prometeo (Giulio Rovighi e Aldo Campagnari violino, Massimo Piva viola, Francesco Dillon violoncello) fin dagli inizi è stato sostenuto da borse di studio della Scuola di Musica di Fiesole e dell’Accademia Chigiana di Siena, qui ottenendo anche il prestigioso diploma di onore. Nel 2012 è stato premiato con il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia e fino al 2015 sarà “quartetto in residenza” presso l’Accademia Filarmonica Romana. Svolge un’affermata carriera internazionale, esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto, e lavorando anche in stretto sodalizio artistico con compositori come Ivan Fedele e Salvatore Sciarrino. Collabora anche con il violoncellista Mario Brunello, la violinista Veronika Hagen, il pianista Alexander Lonquich.

Il ciclo Percorsi sonori, che esplora i più inusuali dialoghi strumentali, prosegue domenica 15 dicembre (Saloncino del Teatro della Pergola, ore 21) coinvolgendo stavolta un trio, ma dall’inconsueta formazione. A comporlo sono infatti il clarinettista Alessandro Carbonare, prima parte dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e voluto da Claudio Abbado nell’Orchestra del Festival di Lucerna e nell’Orchestra Mozart, artista celeberrimo per la virtuosistica versatilità dei suoi interessi musicali; la violinista Elisa Eleonora Papandrea, appassionata interprete del repertorio da camera, collaboratrice stabile dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia e della Sinfonica Nazionale della RAI, anche lei proveniente dalle file dell’Orchestra Mozart; e il pianista Monaldo Braconi, solista al fianco di orchestre come la Filarmonica di San Pietroburgo, collaboratore al fianco di ensemble come i Percussionisti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e i Solisti della Scala. Un trio di artisti di bravura conclamata, che si esprimono in un programma dove gli strumenti si fanno personaggi e gesti di una dimensione sonora fatta di teatralità: in pagine conosciute come L’histoire du soldat di Stravinskij e Porgy and Bess di Gershwin, in forma di suite, ma anche nella musica che il raffinato Poulenc scrisse per il dramma satirico L’invitation au Château di Jean Anouilh, o nella rivisitazione dell’Opera da tre soldi di Weill firmata dal compositore-chitarrista Anton Giulio Priolo nel 2013, o ancora nei brani contemporanei dei giovani tedeschi Jörg Widmann (Fantasia per clarinetto solo) e Reiner Guttenberg (Habdala, Blitspost), dove nella voce dolcemente mugghiante del clarinetto possono affiorare anche riverberi jazz.

Canti natalizi o brani da quelle atmosfere ispirati, da Sweelinck a Poulenc, per finire alla tradizione più celebre: con queste note ritornano a Firenze i mitici King’s Singers, nell’attesissimo appuntamento di lunedì 16 dicembre (Teatro della Pergola, ore 21). Ancora un’occasione per ammirare questo celeberrimo gruppo di sei voci maschili che dal 1968, pur con il naturale avvicendamento dei suoi componenti, ha letteralmente creato un genere, un personalissimo stile capace di adattarsi alla polifonia rinscimentale, alla musica folk, a creazioni contemporanee appositamente scritte, ottenendo un successo a livello planetario. Una serata che non mancherà ancora una volta di divertire (frequenti sono le gags, fra un brano e l’altro, davanti al pubblico) e mettere in luce la duttile maestria virtuosistica delle ineguagliabili interpretazioni dei King’s Singers: oggi li formano i controtenori David Hurley e Timothy Wayne-Wright, il tenore Paul Phoenix, i baritoni Christhoper Bruerton e Chistopher Gabbitas, il basso Jonathan Haward. Protagonisti di centinaia di concerti all’anno, di numerose registrazioni, trasmissioni televisive e masterclasses, i King’s Singers collaborano con molti dei più famosi musicisti del mondo, come Kiri Te Kanawa, Placido Domingo, Evelyn Glennie, la Boston Pops Orchestra, ma pure i musicisti jazz George Shearing, Bill Dobbins, Art Farmer, e Paul McCartney. Non meno significativa la lista dei compositori che hanno scritto espressamente per le loro flessibilissime qualità musicali, e tra i quali possiamo trovare Berio, Davies, Ligeti, Penderecki, Takemitsu, Tavener. Gli arrangiamenti dei King’s Singers, che spaziano da Gesulado a Michael Bublé, sono cantati in tutto il mondo, nelle scuole e nei collegi, da gruppi professionali e amatoriali.

 

Biglietti:

– Sabato: 14-25 (interi), 12-21 (ridotti)
– Domenica, Lunedì: 16-25 (interi), 14-21 (ridotti)
euro 5 (Carta Giò del Comune di Firenze)
Info: Amici della Musica Firenze, tel. 055.60 84 20, www.amicimusica.fi.it, info@amicimusica.fi.it

Fonte: Amici della Musica di Firenze

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