Cultura Pietrasanta

da lunedì 8 Aprile 2024 a venerdì 3 Maggio 2024

Missing Project: installazione dell’artista Giulio Galgani a cura di Daniela Pronestì presso la sede del Municipio di Pietrasanta

Il prossimo lunedì 8 aprile alle ore 11, presso la sede del Municipio di Pietrasanta (Piazza Giacomo Matteotti 29), si inaugura l’installazione Missing Project dell’artista toscano Giulio Galgani, a cura della storica dell’arte e giornalista Daniela Pronestì. Con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Pietrasanta, nella persona del sindaco Alberto Stefano Giovannetti, e grazie al contributo organizzativo di Valentina Fogher, Specialista Amministrativo Istituti Culturali, l’installazione, composta da una platea di sedie vuote, ciascuna con davanti un paio di scarpe di varie taglie, fogge e colori, ha come obiettivo quello di invitare soprattutto i giovani a riflettere sugli effetti della violenza che attraversa il nostro tempo, calpestando la dignità dell’essere umano, privandolo della vita e generando un terribile senso di vuoto, un’assenza drammatica, di cui scarpe e sedie sono chiamate, in questo caso, ad essere testimoni. Pensata per rivolgersi in particolare alle nuove generazioni, l’installazione ha visto il coinvolgimento della Scuola Secondaria di 1° grado P. E. Barsanti di Pietrasanta e in particolare delle classi 1ªC, 1ªA e 2ªC che, grazie all’appoggio all’iniziativa da parte della dirigente scolastica Maria Teresa Di Leone e al supporto in aula degli insegnanti Ilaria Cipriani e Rachele Coluccini, hanno lavorato sul tema proposto da Galgani, prendendo spunto dal vuoto evocato dalle scarpe per scrivere un testo di fantasia o ispirato alla propria storia personale, con l’obiettivo di farlo diventare parte integrante dell’opera. Gli elaborati degli studenti sono stati infatti integrati nell’installazione, per indicare nell’immaginazione, nella fantasia, nella creatività, delle alternative ad un mondo sempre più cupo e violento.

«Nella postmodernità – scrive la curatrice Daniela Pronestì – tutto è fluido, discontinuo, interrotto. In questo scenario governato dalla precarietà e dal senso di indeterminatezza riemergono conflitti epocali e di civiltà che impongono la presa d’atto dei limiti e della fragilità dei modelli politici, sociali e culturali del presente. L’orrore della guerra, le disuguaglianze sociali, la violenza di genere, l’esodo di interi popoli in fuga dalla povertà raccontano di vite spezzate, diritti negati, dignità calpestate, in un drammatico vuoto di senso difficile da colmare». Sul concept dell’installazione la curatrice aggiunge: «Scarpe per suggerire l’andare, il camminare, il mettersi in movimento, il procedere nel tempo; scarpe che distinguono l’uomo dall’animale; scarpe di chi, fino a ieri, era seduto su quelle sedie, prima che qualcosa o qualcuno lo strappasse alla vita. Scarpe, infine, a testimoniare l’obliterazione di un’esistenza, ma anche il ricordo di chi c’è stato in quelle scarpe, di chi avrebbe voluto restarci e non ha avuto scelta».
Da circa due anni, Giulio Galgani, artista di lungo corso, con numerose esperienze espositive in contesti museali, ha eletto Pietrasanta a sede del suo atelier / galleria in piazza duomo. Da questa città, luogo eccellente dell’arte contemporanea internazionale, ha scelto quindi di partire per lanciare un messaggio replicabile anche in altre città e contesti, sempre coinvolgendo i giovani e le scolaresche come coautori, insieme all’artista, nella costruzione di significato. «Anche sotto i bombardamenti o nei campi di concentramento – afferma Galgani – artisti, intellettuali, poeti, musicisti hanno trasformato la disperazione di milioni di persone in opere d’arte, pagine di letteratura, melodie che hanno dato conforto o fissato per sempre nella memoria collettiva un evento doloroso. L’arte può farsi oggi motore di una riflessione sulla crisi della contemporaneità, sulle ferite da rimarginare, sui vuoti da colmare, e allo stesso tempo strumento per immaginare un avvenire diverso. Arte, dunque, come testimonianza, protesta, forma di resistenza, ma anche come portavoce del dissenso che sempre di più cresce, oggi giorno, soprattutto tra i giovani, desiderosi di costruire per loro un mondo diverso, più giusto, “umano”, solidale».

L’installazione resterà in loco fino al prossimo 3 maggio e sarà visitabile negli orari di apertura del palazzo civico.

Artista originale, protagonista di numerose mostre ed eventi in Italia e all’estero, Giulio Galgani, nato a Genova nel 1958, vive in Toscana da molti anni, immerso nel verde della Val Di Chiana, terra dove trae ispirazione per molti dei suoi lavori. Dopo un iniziale percorso figurativo nei primi anni Ottanta, si orienta verso una dimensione enigmatica dell’arte, di ispirazione prevalentemente metafisica, a cui, dal 2000 seguirà un indirizzo del tutto nuovo. Dal 1990 ad oggi ha realizzato numerose mostre personali in gallerie private e spazi pubblici in Italia e all’estero. Si segnalano in particolare le antologiche: Chiostro del Bramante (Roma, 2012), Palazzo Bastogi (Firenze, Regione Toscana, 2012), Palazzo Medici Riccardi (Firenze, 2013), Palazzo Comunale di Pontassieve (2014). È presente in collezioni pubbliche nazionali ed internazionali come: Musei Vaticani; Palazzo Comunale di Cortona; Museo Casa Natale di Michelangelo; Musicom Museum, Amberg; Assembly House, Norvik. È stata da poco data alle stampe la sua monografia con l’editore Skira.

Missing Project

Installazione dell’artista Giulio Galgani
A cura di Daniela Pronestì

Progetto realizzato con la partecipazione degli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado P. E. Barsanti di Pietrasanta e con il patrocinio del Comune di Pietrasanta

Sede: Ex Palazzo Municipale, Pietrasanta (Piazza Giacomo Matteotti, 29)
Inaugurazione: lunedì 8 aprile 2024 ore 11

Intervengono:
Alberto Stefano Giovannetti – sindaco di Pietrasanta
Daniela Pronestì – curatrice
Giulio Galgani – artista
Ilaria Cipriani – professoressa Scuola Media P.E. Barsanti

www.giuliogalganiartgallery.it

Fonte: Ufficio Stampa

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