Cultura Firenze

giovedì 22 Maggio 2014

Michel Bouvard, debutto al grande organo Mascioni. Ancora un interprete di fama internazionale per esaltare il fascino di uno strumento unico in tutt’Italia

Dopo l’acclamata maratona organistica di poche settimane fa, la rassegna musicale O flos colende dell’Opera di Santa Maria del Fiore offre una nuova occasione per far ammirare lo spettacolare, grande organo Vincenzo Mascioni del Duomo di Firenze, con le sua voce spiccatamente sinfonica e la sua potenza sonora di ben settemila canne. L’appuntamento è per giovedì 22 maggio (Duomo, ore 21.15, ingresso libero), quando alle tastiere del Mascioni, strumento unico in Italia e fra i pochissimi del genere al mondo, si siederà stavolta il francese Michel Bouvard, ospite per la prima volta della rassegna. Nato da una famiglia di musicisti (il nonno Jean, pure lui organista, è stato allievo di Vincent D’Indy), docente di organo al Conservatorio Superiore di Parigi, protagonista di importanti incisioni e fondatore del noto festival “Toulouse les Orgues”, Bouvard è considerato uno dei migliori interpreti del repertorio organistico francese. La sua padronanza di un repertorio che va dal Barocco ai giorni nostri è documentata anche dal programma presentato in esclusiva per O flos colende: un percorso che parte con Bach (Toccata, Adagio e Fuga BWV 564, una delle sue pagine più spettacolari) e giunge fino a Jean Bouvard (le suggestive Variations sur un Noël basque), il nonno dell’interprete. Estremi di una serata che racchiude una ricca e significativa scelta di autori otto-novecenteschi, ideali per le sonorità del Mascioni: Mendelssohn (le Variations sérieuses, fantasiose elaborazioni su un tema dal profilo bachiano), Franck (il Choral n.2, pagina dal carattere profondamente religioso), Dupré (Cortège et Litanie, su un’idea di sapore gregoriano) e il suo allievo Jehan Alain (Litanies, segnate da un moderno virtuosismo). Spicca, infine, il nome di un altro francese, Louis Vierne, qui autore del celeberrimo Carillon de Westminster, ispirato dal popolare motivo suonato a Londra dal Big Ben.

Fonte: Ufficio Stampa

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