Cultura Firenze
martedì 10 Dicembre 2013
“Mediterraneo: dai morti di Lampedusa al destino delle rivoluzioni arabe”: a La Citè due libri, tre autori e tanti ospiti nella giornata dei diritti umani
Due libri, tre autori e tanti ospiti per raccontare la complessa realtà dei Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, ma anche le implicazioni sociali, culturali, economiche e soprattutto politiche ed etiche che i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni e quelli in atto hanno sull’Italia e in particolare Lampedusa, la porta di servizio del nostro Paese.
COSPE organizza nella giornata dei diritti umani e a pochi giorni dalla giornata internazionale dei migranti un incontro dal titolo “Mediterraneo: dai morti di Lampedusa al destino delle rivoluzioni arabe” (martedì 10 dicembre alle 18.00 alla libreria La Citè di Firenze), unendo i libri di Gianluca Solera e quelli di Giusi Nicolini, la battagliera sindaca di Lampedusa intervistata dalla giornalista Marta Bellingreri.
Oltre a loro, Nagwan El Ashwal, attivista egiziana, tra le protagoniste della prima piazza Tahrir ed esperti di COSPE che lavora nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo e che, in Italia, si occupa di migranti sotto il profilo legale (www.cirdi), di discriminazioni (come focal point dell’agenzia europea Franet sulle discriminazioni) e advocacy, ma anche di programmi didattici e di inclusione sociale.
Da una parte dunque “Riscatto Mediterraneo”, che racconta dei protagonisti delle rivoluzioni arabe “ coloro che – dice Solera – hanno preso in mano il futuro, sfidando morte e ingiustizia” ma anche dei tanti giovani di questa generazione che con i movimenti contro crisi e austerità (Siria, Salonicco, Zagabria , Roma…) che le ha accompagnate e che hanno reso questa parte del mondo il fulcro del cambiamento, dove si sperimenta un nuovo progetto di civilizzazione”. Dall’altra, ”Lampedusa, conversazioni su isole, politica e migranti” che, a partire dall’esperienza dell’isola siciliana parla di diritti umani, di accoglienza, di politiche adeguate alle migrazioni contro la spettacolarizzazione e la strumentalizzazione del dolore e del concetto di “invasione” per conquistare voti. “La grande maggioranza delle persone che passano da Lampedusa – dice Giusi Nicolini – ha poi avuto il riconoscimento dello status di rifugiato politico o una protezione umanitaria. E, allora, la domanda che pongo è: perché in un Paese come l’Italia e in Europa il diritto di asilo deve essere chiesto a nuoto? (…) Non è un crimine aspettare che i migranti siano decimati dal mare? Comunque i profughi partono e arrivano, non hanno un’altra possibilità. »
Ne parleremo con: gli autori Gianluca Solera e Marta Bellingreri, Maria Donata Rinaldi, responsabile per l’area Mediterraneo COSPE, Nagwan El Ashwal, Arab Center for Conflict Transformation and Democratization, Prof. Alberto Tonini, Scienze Politiche e Sociali, Università di Firenze, Udo Enwereuzor, esperto COSPE di tematiche antirazziste e da dieci anni responsabile del National Focal Point dell’agenzia europea sui diritti fondamentali (FRA).
Modera: Fabio Laurenzi, presidente COSPE.
Fonte: COSPE (Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti)
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