Teatro Firenze
da sabato 1 Marzo 2025 a venerdì 4 Aprile 2025
Materia Prima Festival, la 12/ma edizione: un mese di spettacoli in caduta libera
Crollare, fallire, andare in pezzi e ritrovarsi, contro la società della performance, per pensare a un mondo nuovo ripartendo dalle ferite e dagli inciampi. È “Caduta libera” il grido che lancia la 12/ma edizione di Materia Prima Festival: dal 1 marzo al 4 aprile l’evento dedicato al panorama teatrale e performativo contemporaneo che ogni anno porta a Firenze, tra il Teatro Cantiere Florida (via Pisana 111R) e altri spazi della città, le produzioni più innovative in circolazione, a cura di Murmuris.
Oltre un mese di spettacoli tra prime assolute, compagnie pluripremiate, creazioni site specific e progetti speciali. Un cartellone rivolto a ogni fascia di spettatori, col sostegno e il contributo di Mic – Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze. Fra i nomi: Sotterraneo (con l’esordio alla regia di Claudio Cirri, tra i fondatori dell’acclamato collettivo), l’attore e regista due volte premio Ubu Francesco Alberici, il finalista agli In-box 2024 Dino Lopardo, la compagnia del carcere di Sollicciano, l’artista candidata agli Ubu Francesca Sarteanesi, la formazione premio Hystrio Cuocolo/Bosetti, le compagnie Gli Omini e Zaches Teatro e il duo under 35 Mattioli/Donzelli.
Apertura sabato 1 marzo alle 19.00 presso il Cantiere Florida con “Bidibibodibiboo”: in prima toscana lo spettacolo vincitore agli Ubu 2024 come miglior nuovo testo italiano, di e con Francesco Alberici (già protagonista con Michela Giraud della web fortunata web serie “Educazione Cinica”), che traccia un ritratto al vetriolo del mondo del lavoro ai giorni nostri. La chiusura, giovedì 3 e venerdì 4 aprile alle 19.00, sarà affidata alla compagnia del carcere fiorentino di Sollicciano, che all’interno dell’istituto penitenziario presenterà “Il Giardino degli incontri”: ultima creazione che prende il nome dallo spazio progettato dall’architetto Giovanni Michelucci per i colloqui tra i detenuti e i loro familiari (prenotazione obbligatoria con documento d’identità a info@materiaprimafestival.com entro il 15/03). Da segnalare martedì 4 e mercoledì 5 marzo, in tre slot alle 18.00, 19.30 e 21.00, in prima assoluta “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”: prodotto da Sotterraneo l’adattamento dall’omonimo racconto di Raymond Carver pensato per andare in scena nel contesto di abitazioni private, con Claudio Cirri che firma il primo lavoro registico in solo (con prenotazione obbligatoria a info@materiaprimafestival.com).
Sguardo aperto su alcune tra le opere più interessanti a livello nazionale: “Affogo”, monologo di Dino Lopardo applaudito agli In-box 2024 che mette in scena senza filtri i meccanismi alla base del bullismo (6 marzo ore 21.00 Cantiere Florida); “Teatro”, performance immersiva che conduce all’esplorazione dell’edificio teatrale in una vertigine tra biografia degli interpreti e vissuto degli spettatori, firmata Cuocolo/Bosetti e prodotta da Emilia Romagna Teatro ERT (12 e 13 marzo ore 21.00, 14 marzo ore 19.00/21.00 Cantiere Florida); “Nikita”, spaccato di umanità portato sul palcoscenico da Francesca Sarteanesi, tra le voci più rappresentative della sua generazione (20 marzo ore 21.00 Cantiere Florida); “Il Macello”, la nascita e il tramonto del capitalismo industriale in Italia attraverso lo sguardo del duo under 35 Federico Mattioli e Stefano Donzelli, al debutto (22 marzo ore 19.00 Goldoni Spazio Eventi).
Da non dimenticare i lavori tout public: “Sbucci all’Isolotto”, una mappa dell’infanzia di oggi – tra ferite e rabbia, paure e fantasia, amici e solitudine – ideata e prodotta da Gli Omini, in prima italiana (16 marzo ore 16.30 e 17 marzo ore 10.00 Cantiere Florida), e “Arlecchino”, raffinato e spiazzante approfondimento sulla maschera più celebre di tutti i tempi, di Zaches Teatro (28 marzo ore 10.00/21.00 Cantiere Florida). E sempre dedicato sia adulti che a ragazzi e ragazze il talk interattivo “Chiedimi se sono infelice”, condotto da Murmuris: un atto di rivolta contro il culto dei vincenti, l’ossessione della performance e la necessità di essere all’altezza, nella convinzione che educare sia anche accogliere i momenti di crisi, i fallimenti, le mancanze (29 marzo ore 21.00 Cantiere Florida).
Tanti i progetti speciali, mirati alla formazione di spettatori consapevoli e alla ricostruzione del rapporto tra teatro e comunità, nella convinzione del ruolo pubblico delle arti sceniche in termini di sviluppo civico, di partecipazione e di rinnovamento sociale. “NOI/Teenager a teatro”, laboratorio dedicato agli allievi e alle allieve degli istituti superiori giunto alla 7/ma edizione per conoscere la filiera produttiva che porta alla creazione di uno spettacolo entrando nelle dinamiche proprie del lavoro artistico e organizzativo e creando una collaborazione virtuosa fra adolescenti e professionisti, un progetto di Murmuris con Fondazione Cr Firenze – nell’ambito di Partecipazione Culturale 2024. “Casateatro”, percorso decennale per favorire l’incontro tra il teatro e i suoi utenti sostenuto da Unicoop Firenze, che quest’anno vedrà nell’ambito di Materia Prima un laboratorio condotto dalla performer Maria Caterina Frani. “Redazione Materia Prima”, che contribuirà a formare i critici teatrali di domani, con la direzione di Alessandro Toppi.
E poi le collaborazioni: con la realtà romana NON Company che proporrà il workshop intensivo di Danza Butoh “Genesi di danza” (22 marzo 14-19 e 23 marzo 10-18 Cantiere Florida previa iscrizione a progetti@murmuris.it); con l’Istituto Francese d’Italia, promotore della “Lista Goncourt, la scelta dell’Italia”, premio letterario che vedrà una giuria di studenti delle scuole superiori italiane e francesi scegliere l’opera preferita tra quelle selezionate dalla prestigiosa Accademia Goncourt, la cui premiazione si svolgerà nel contesto del festival (24 marzo 14-17 presso Teatro Cantiere Florida); con l’istituto internazionale di formazione Accademia Italiana, i cui alunni del triennio di Fotografia, guidati dal docente Guido Cuomo, realizzeranno la documentazione video degli spettacoli di Materia Prima.
“Firenze si conferma laboratorio di produzioni originali e innovative sulla scena contemporanea con questa rassegna che giunge alla 12esima edizione” dice l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini. “Quest’anno il festival ci porta alla ricerca di connessioni tra spazio pubblico e privato, tra individuo e comunità, con spettacoli rivolti a ogni fascia di età, mettendo il teatro al centro la vita delle persone anche con risvolti sociali, come il lavoro che sarà messo in scena dalla compagnia teatrale del carcere di Sollicciano”.
“La Fondazione CR Firenze sostiene dal 2019 l’Associazione Culturale Murmuris – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze – riconoscendo fin da subito il grande potenziale di questa realtà nel panorama culturale nazionale. Questo percorso di accompagnamento da parte della Fondazione alla crescita del Festival Materia Prima ha reso possibile il suo riconoscimento nell’ambito del Fondo Nazionale dello Spettacolo dal Vivo del Ministero e testimonia l’importanza per noi di investire con continuità e visione in progetti culturali innovativi e di alta qualità. La Fondazione, che è tra i principali contributori dell’associazione dopo il MIC, sostiene Murmuris anche nell’ambito della missione istituzionale volta al potenziamento della partecipazione culturale della comunità locale, valorizzandone, in particolare, il ruolo consolidato nella realizzazione di attività educative rivolte ai ragazzi delle scuole superiori. Questi percorsi sono fondamentali per l’educazione alla cultura e per avvicinare le giovani generazioni al teatro, contribuendo così alla formazione di un pubblico consapevole e appassionato”.
“Ogni anno ripartiamo dall’inizio, dal piccolo, dai dettagli”, spiega Murmuris. “Nel 2025 vogliamo privilegiare l’accoglienza e l’ascolto per riconnettere la nostra platea, ogni stagione più vasta ed eterogenea, al palco. Oltre agli spettacoli al Cantiere Florida avremo performance nelle case, produzioni per un numero limitato di spettatori, lavori ad altezza di sbucciatura sulle ginocchia. Il teatro è la prova generale della vita, e vorremmo che il pubblico sperimentasse con noi tutti quei sentimenti e si ponesse con noi tutte quelle domande che nel quotidiano fatichiamo a sentire e pronunciare. Per prepararci a dare risposte al mondo, per rialzarci quando cadiamo, per capire chi siamo e cosa vogliamo essere”.
Murmuris è una realtà culturale che dal 2007 si occupa di promozione del contemporaneo attraverso progetti, laboratori, spettacoli, eventi. Tema fondante della sua identità è il continuo confronto tra i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e l’indagine del rapporto fra scena e spettatore. Parallelamente alla attività creative e produttive, Murmuris si occupa di organizzazione: dal 2007 al 2013 cura la direzione artistica e organizzativa del Teatro Everest di Firenze, per diventare dal 2013 parte della multiresidenza creativa del Teatro Cantiere Florida, insieme a Elsinor Centro di produzione teatrale e Versiliadanza.
Materia Prima Festival è a cura di Murmuris, col sostegno e il contributo di Mic – Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze. In collaborazione con In-box, Firenze dei Teatri, Rat – Residenze Artistiche Toscane, Patto per la lettura del Comune di Firenze, Rete delle librerie indipendenti, C.Re.S.Co. coordinamento realtà scena contemporanea; Toscana Terra Accogliente, Accademia Italiana, ISIA Firenze. Nell’ambito della Multiresidenza Creativa Flow insieme a Elsinor – Centro di Produzione Teatrale e Versiliadanza.
IL PROGRAMMA NEL DETTAGLIO (per ulteriori specifiche si veda il documento dedicato)
Il sipario si aprirà sul festival al Teatro Cantiere Florida sabato 1 marzo alle 19.00 con la prima rappresentazione toscana di “Bodibibodibiboo”, opera vincitrice dell’Ubu 2024 come Miglior nuovo testo italiano di e con Francesco Alberici, già a sua volta vincitore dell’Ubu come Miglior interprete under 35 nel 2021. Con tenerezza e dissacrante ironia lo spettacolo racconta le scelte e le rinunce, i sogni e le paure di una generazione alle prese con un mondo del lavoro spietato. Dipendente a tempo indeterminato di un’importante multinazionale, Pietro è preso di mira da un superiore e inizia a vivere un incubo. Il fratello Daniele, drammaturgo teatrale, sceglie di raccontarne la vicenda, trasformandola nel soggetto di uno spettacolo in cui ogni certezza e distinzione tra finzione e realtà viene messa in discussione, in un continuo scambio di ruoli e di identità, tra rabbia e rassegnazione, fino a non comprendere più a chi appartiene realmente la storia. E forse non è poi così importante visto che, a ben guardare, ci riguarda tutti.
Si prosegue martedì 4 marzo col debutto della prima regia in solo di Daniele Cirri, tra i fondatori del collettivo tre volte premio Ubu Sotterraneo: “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”, da Raymond Carver. Due coppie di amici sedute a un tavolo (Maria Bacci, Pasello Fabio Mascagni, Luisa Bosi, Claudio Cirri) parlano davanti a una bottiglia di gin, si scambiano opinioni sull’amore, discutono di dove andare a cena. Ridono, scherzano. A poco a poco però le parole, i gesti, i silenzi rivelano tensioni che si insinuano nella conversazione e la fanno deragliare. Un lavoro che rende omaggio alla tensione drammaturgica di Carver riprendendone non solo fedelmente il testo, ma anche l’ambientazione, con la scelta di andare in scena in abitazioni private: gli interpreti attorno a un tavolo e il pubblico libero di spostarsi intorno a loro e osservarli. I personaggi del racconto si mettono a nudo, non hanno niente a cui aggrapparsi, e così è per i quattro attori: nessuna musica di sottofondo, nessun apparato scenografico, nessun coup de théâtre. Solo quattro sedie, una bottiglia e gli occhi dei presenti tutti attorno (in replica mercoledì 5 marzo ore 18.00, 19.30, 21.00 con prenotazione obbligatoria a info@materiaprimafestival.com).
Giovedì 6 marzo ore 21.00 si torna al Cantiere Florida con “Affogo”, spettacolo finalista agli In-box 2024, bando che ogni anno seleziona le realtà emergenti più interessanti del panorama teatrale italiano. Un lavoro che affronta il tema del bullismo, scritto da Dino Lopardo, prodotto da Gommalacca Teatro e interpretato da Mario Russo e Alfredo Tortorelli. Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione dell’identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Nicholas, il protagonista, ne è vittima ma al tempo stesso carnefice. Vive in casa con degli zii, ottusi e dalla mentalità provinciale. Sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.
Ancora al Florida martedì 11 marzo alle 21.00 “Teatro”, installazione in movimento prodotta da Emilia Romagna teatro ERT / Teatro Nazionale con la regia di Renato Cuocolo e l’interpretazione di Roberta Bosetti. Una performance immersiva e sorprendente che conduce all’esplorazione dell’edificio teatrale, dei suoi spazi pubblici e di quelli più privati. Una donna guida gli spettatori in una sorta di percorso iniziatico attraverso luoghi solitamente interdetti ai non addetti ai lavori. Sale, camerini, sgabuzzini, sottopalchi rivelano dettagli inediti e segreti ma anche memorie di chi quei luoghi ha abitato nel passato: ecco, allora, che la storia pubblica dell’edificio teatrale si mescola alle innumerevoli vicende private di quanti vi hanno vissuto, anche solo per brevi periodi. E, ancora, alla biografia personale degli stessi Cuocolo/Bosetti e a quella degli spettatori. Un dispositivo vertiginoso e affascinante, coerente con la ricerca artistica che la coppia italo-australiana conduce da almeno un ventennio (in replica mercoledì 12 marzo ore 21.00 e giovedì 13 marzo ore 19.00 e 21.00).
Spazio al tout public col debutto di “Sbucci all’Isolotto”: domenica 16 marzo ore 16.30 al Cantiere Florida un ritratto dell’infanzia di oggi ideato e prodotto dall’applaudita compagnia Gli Omini col sostegno di Fondazione Teatro Metastasio. A seguito di un percorso laboratoriale con gli alunni e le alunne delle scuole primarie del quartiere, Francesco Rotelli e Luca Zacchini, con la scrittura di Giulia Zacchini, daranno corpo alla parola di centinaia di bambini e bambine per parlare di ferite, rabbia, adulti e fratelli, maschi e femmine, fantasia e paure, risse, amici e solitudine. Un gioco in cui i piccoli si riconoscono e gli adulti si commuovono pensando alla saggezza e alla purezza persa. Uno spettacolo fatto di emozioni, sorprese e contenuti spiazzanti, tutt’altro che infantili, con il contributo di Regione Toscana nell’ambito della Festa della Toscana (in replica lunedì 17 marzo ore 10.00).
Giovedì 20 marzo ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida sarà il momento di “Nikita”, creazione di e con Francesca Sarteanesi per SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione e Teatro Metastasio di Prato, con il sostegno di Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale. Per i compleanni, matrimoni e altre occasioni Nikita arriva sempre con un regalo impacchettato perfettamente. L’aspettativa di chi riceve il regalo è parecchio alta, ma in breve l’eccitazione lascia campo libero alla delusione. Il regalo è più o meno sempre lo stesso: un centrotavola di porcellana, neanche brutto, ma spaccato in più parti. “Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace”. La frase è confezionata meglio del regalo. Immaginiamo Nikita a incartare un porta caramelle di ceramica, fare un bel fiocco al centro e poi colpire il regalo in tre o quattro parti strategiche con il batticarne, che tra l’altro ha comprato apposta.
Materia Prima conferma l’obiettivo di dar voce sia a artisti consacrati che a giovani realtà emergenti con la prima assoluta, sabato 22 marzo alle 19 presso Goldoni Spazio Eventi, di “Il Macello”, lavoro che si è aggiudicato la menzione speciale della Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2024 e della Giuria Giovani Teatri Riflessi 9. Scritto da Federico Mattioli con protagonista Stefano Donzelli “Il Macello” si inserisce nel filone del teatro d’indagine raccontando il rapporto tra uomo, carne animale e lavoro. Basato su interviste con ex-lavoratori dei mattatoi emiliani e sulla storia familiare dello stesso Mattioli, è il frutto di un anno di ricerca su un luogo e un’attività censurati alla nostra vista: le attività dei lavoratori dei macelli. La violenza dell’uomo sull’animale è il tabù che, messo alla luce, rivela il lato violento del capitalismo industriale.
È pensato non solo per il pubblico adulto, ma anche per i giovani spettatori e le loro famiglie, “Arlecchino” di Zaches Teatro, in scena al Cantiere Florida venerdì 28 marzo in matinée alle 10.00 e in serale alle 21.00. Questo Arlecchino, ideato da Luana Gramegna e Francesco Givone, è un personaggio ormai vecchio, disilluso e avvilito. Accanto a lui tre Pulcinella, suoi fratelli, cercano in tutti i modi di ricordargli chi è stato affinché torni a essere allegro, veloce e trionfante come un tempo. Solo così riusciranno a sfuggire alla Signora in Nero che sta spargendo desolazione ovunque e a contrapporre una speranza allo scenario apocalittico che li contorna, dove guerre, epidemie e catastrofi imperversano. Lo spettacolo vuole riflettere sulla crisi della condizione umana vista attraverso la goffa lotta di sopravvivenza di alcune delle maschere più famose al mondo. Il loro microcosmo diventa specchio di un’umanità piena di contraddizioni, che lotta per ritrovare il senso della sua esistenza.
Conclusione giovedì 3 aprile alle 19.00 presso la Casa Circondariale di Sollicciano, dove la compagnia formata dai detenuti del carcere sarà protagonista dello spettacolo itinerante “Il Giardino degli Incontri”. Prodotto da Krill Teatro – realtà che dal 2008 promuove le arti sceniche all’interno del penitenziario di Firenze – con la regia di Elisa Taddei, il lavoro prende il nome dallo spazio realizzato dall’architetto Giovanni Michelucci per i colloqui tra i detenuti e i loro familiari. Il Giardino degli Incontri fu l’ultimo progetto realizzato da Michelucci insieme ad alcuni detenuti del carcere, morirà prima di vederlo terminato. Un’esperienza di progettazione condivisa che l’architetto ritenne una delle più belle della sua vita. Lo spettacolo inizia proprio da questa storia così speciale: è il giorno della inaugurazione del Giardino, gli spettatori vestono i panni dei familiari venuti per il colloquio. Ma il Giardino è infestato da strane presenze, che sono lì per un motivo preciso (in replica venerdì 4 aprile ore 19.00, prenotazione obbligatoria con documento d’identità a info@materiaprimafestival.com entro il 15/03).
Materia Prima Festival 2025
Dodicesima edizione
Sabato 01.03.2025 h 19.00
Teatro Cantiere Florida
FRANCESCO ALBERICI
BIDIBIBODIBIBOO
Miglior nuovo testo italiano ai Premi Ubu 2024
regia e drammaturgia Francesco Alberici
con Francesco Alberici, Maria Ariis, Salvatore Aronica, Andrea Narsi, Daniele Turconi
aiuto regia Ermelinda Nasuto
scene Alessandro Ratti
luci Daniele Passeri
tecnica Fabio Clemente, Eva Bruno
produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione
in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Ente Autonomo Teatro Stabile di Bolzano
con il sostegno di La Corte Ospitale
Francesco Alberici traccia un ritratto al vetriolo della disastrosa situazione in cui versa il mondo del lavoro ai giorni nostri tramite le traversie di un giovane impiegato. Dipendente a tempo indeterminato di un’importante multinazionale, Pietro è inspiegabilmente preso di mira da un superiore e inizia a vivere un incubo. Il fratello Daniele, drammaturgo teatrale, sceglie di raccontarne pubblicamente la vicenda, trasformandola nel soggetto di uno spettacolo, mettendo in discussione ogni certezza e distinzione tra realtà e finzione, in un intreccio potente e rigoroso che intende scardinare l’idea stessa di autenticità in un continuo scambio di ruoli e di identità, creando confusione tra persona e personaggio, alla ricerca forse di un riscatto, seppur immaginario e solo in “un mondo di fantasia”, alterando e manipolando ricordi e trasformando eventi, riflettendo su scelte e responsabilità, esasperando le situazioni, tutte senza via di uscita, tra rabbia e rassegnazione, fino a non comprendere più, come in un incantesimo, a chi appartiene realmente la storia che si sta raccontando. E forse non poi così importante visto che, in fondo, ci riguarda tutti.
Martedì 04.03.2025 h 18.00, h 19.30 e h 21.00
Mercoledì 05.03.2025 h 18.00, h 19.30 e h 21.00
Abitazioni private
CLAUDIO CIRRI
DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO D’AMORE
Debutto
regia Claudio Cirri
con Maria Bacci Pasello, Luisa Bosi, Fabio Mascagni, Woody Neri/Claudio Cirri
produzione Sotterraneo con il contributo di Fondazione CR Firenze con il sostegno di Comune di Firenze, Regione Toscana, Mic
I racconti di Raymond Carver sono come quadri di Hopper: silhouette di personaggi che per un attimo si affacciano sul mondo – un mondo svuotato, silenzioso, e dunque carico di tensione –, esistono giusto il tempo di essere investiti da una luce di taglio, inquadrati da una finestra, sorpresi in una conversazione privata, e poi scompaiono all’interno delle proprie biografie inventate. Non fa eccezione Di cosa parliamo quando parliamo d’amore: due coppie di amici sedute a un tavolo parlano davanti a una bottiglia di gin, si scambiano opinioni sull’amore, discutono di dove andare a cena. Ridono, scherzano. A poco a poco le parole, i gesti, i silenzi rivelano tensioni sotterranee di cui non sappiamo e non sapremo origine ed esito, ma che si insinuano nella conversazione e la fanno deragliare. Il racconto ha una struttura intrinsecamente drammaturgica, e dunque ci è sembrato naturale far incarnare questi personaggi a quattro attori in grado di dare vera e propria voce alle parole di Carver, così come ci è sembrato altrettanto naturale pensare di collocarli nell’habitat in cui si trovano ad agire: la stanza di una casa privata, seduti attorno a un tavolo, imprigionati ciascuno nel proprio lato, con il pubblico libero di spostarsi intorno a loro e osservarli. I personaggi del racconto si mettono a nudo tra di loro, non hanno niente a cui aggrapparsi se non bicchieri pieni di gin, e così saranno i quattro attori davanti al pubblico: nessuna musica di sottofondo, nessun apparato scenografico, nessun coup de théâtre, soltanto quattro sedie, una bottiglia e gli occhi dei presenti tutto attorno. Spettatori e attori saranno complici di un rito che ci riporta alle origini del teatro: dai racconti intorno al fuoco con cui si cementavano le comunità dei primi Sapiens a un racconto intorno a un tavolo che crea una microcomunità chiamata a immedesimarsi e riconoscersi in parole scritte da altri, pronunciate da altri, in una stanza abitata da altri, per rintracciare i tratti costitutivi della nostra condizione di esseri umani.
Giovedì 6.03.2025 h 21.00
Teatro Cantiere Florida
DINO LOPARDO
AFFOGO
Finalista In-Box
scritto e diretto da Dino Lopardo
con Mario Russo, Alfredo Tortorelli
aiuto regia Amelia di Corso
calligrafia Andrea Liserre
sostegno all’allestimento Collettivo Itaca
con il sostegno della residenza artistica Il filo immaginario
produzione Gommalacca Teatro
AFFOGO è un monologo polifonico che fa parte di un progetto più ampio, la TRILOGIA DELL’ODIO. Una trilogia composta da tre monologhi: AFFOGO, RIGETTO, CESSO, rappresentabili singolarmente o in forma di “maratona” con l’aggiunta di un atto risolutivo, in cui i tre personaggi, protagonisti di ogni singola storia, appaiono insieme, svelando infine un loro rapporto/collegamento attraverso un dialogo a più canali di suoni e voci extradiegetici.Le condotte aggressive rappresentano un tentativo di affermazione della propria identità, per acquisire un ruolo e lenire le insicurezze personali. Tali condotte aggressive, rappresentano un fenomeno molto diffuso, caratterizzato da atti vessatori, intimidatori e prevaricatori rivolti verso i pari. Nicholas, il protagonista di questa vicenda, ne è vittima ma al tempo stesso carnefice. Vive in casa con degli zii, ottusi e dalla mentalità provinciale. Sin da bambino conserva un sogno nel cassetto: diventare campione di nuoto, nonostante la sua paura dell’acqua. Una vasca da bagno rappresenta la sua infanzia: il ricordo di quel tempo in cui la sua compagna di avventure era una papera giocattolo, interrotto tuttavia da un evento inaspettato, causa della sua fobia. Nicholas è costretto a fare i conti con la propria natura e dopo aver commesso un danno irreparabile, la sua intera esistenza verrà sconvolta.
Mercoledì 12.03.2025 h 21.00
Giovedì 13.03.2025 h 21.00
Venerdì 14.03.2025 h 19.00 h 21.00
Teatro Cantiere Florida
CUOCOLO/BOSETTI
TEATRO
regia Renato Cuocolo
con Roberta Bosetti
organizzazione Claudio Ponzana
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
Un’installazione in movimento, un atto di resistenza interiore ma anche l’ultimo capitolo di una pratica di “teatro in cammino” avviata da Cuocolo/Bosetti nel 2013 a Melbourne, dove la coppia viveva e lavorava. Una performance immersiva e sorprendente che conduce all’esplorazione dell’edificio teatrale, dei suoi spazi pubblici e di quelli più privati. Una donna guida gli spettatori in una sorta di percorso iniziatico attraverso luoghi solitamente interdetti ai non addetti ai lavori. Sale, camerini, sgabuzzini, sottopalchi rivelano dettagli inediti e segreti ma anche memorie di chi quei luoghi ha abitato nel passato: ecco, allora, che la storia pubblica dell’edificio teatrale si mescola alle innumerevoli vicende private di quanti vi hanno vissuto, anche solo per brevi periodi. E, ancora, alla biografia personale degli stessi Cuocolo/Bosetti e a quella degli spettatori. Un dispositivo vertiginoso e affascinante, coerente con la ricerca artistica che la coppia italo-australiana conduce da almeno un ventennio: «la biografia personale e collettiva è al centro del nostro lavoro, come un corpo celeste oscuro, invisibile e al tempo stesso indagabile in ogni dettaglio per l’attrazione gravitazionale che esercita sui suoi satelliti».
Domenica 16.03.2025 h 16.30
Lunedì 17.03.2025 h 10.00
Teatro Cantiere Florida
GLI OMINI
SBUCCI ALL’ISOLOTTO
Debutto
ideato e prodotto da Gli Omini
con il sostegno di Fondazione Teatro Metastasio
drammaturgia Giulia Zacchini
con Francesco Rotelli e Luca Zacchini
Sbucciare è anche andare sotto la superficie, per arrivare al succo. Richiede tempo, abilità, strumenti e attenzione. Per questo Gli Omini vorrebbero continuare ad ascoltare i bambini, accumulare ancora parole e storie, per arrivare a comporre un ritratto dell’infanzia d’oggi, fatto da centinaia di voci. Le due ricerche pilota sono servite a capire il valore del progetto e a scrivere un canovaccio, pronto a trasformarsi e accogliere nuovi personaggi, nuove visioni del mondo, nuovi mondi. La parte fissa dello spettacolo è tutta in mano a Bobby, enorme alieno a capo dei Bobbies, esseri simili a lui, ma molto più piccoli. Le fattezze di questo popolo sconosciuto sono esattamente quelle della scatola raccoglistorie già apparsa durante il laboratorio, solo che stavolta le scatole parlano. I Bobbies hanno appena terminato una missione sulla Terra, erano stati mandati lì da Bobby per capire qualcosa di più sugli esseri umani, ma gli unici che li hanno degnati di uno sguardo sono stati i più piccoli. Da questa premessa prende vita il gioco di Sbucci, dove due adulti porteranno la parola di centinaia di bambini per parlare di ferite, rabbia, adulti e fratelli, maschi e femmine, fantasia e paure, risse, amici e solitudine. Un gioco in cui i bambini si riconoscono e gli adulti si commuovono pensando alla saggezza e alla purezza persa. Un gioco fatto di emozioni, sorprese e contenuti spiazzanti, tutt’altro che infantili.
Giovedì 20.03.2025 h 21.00
Teatro Cantiere Florida
FRANCESCA SARTEANESI
NIKITA
con Francesca Sarteanesi e Alessia Spinelli
drammaturgia e ideazione Francesca Sarteanesi e Tommaso Cheli
regia Francesca Sarteanesi
costumi Rebecca Ihle
scenografia Rebecca Ihle e Lorenzo Cianchi
disegno luci Marco Santambrogio
sonorizzazioni Francesco Baldi
produzione SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione/Teatro Metastasio di Prato con il sostegno di Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale
Per i compleanni, matrimoni e altre occasioni Nikita arriva sempre con un regalo impacchettato perfettamente dentro una carta a fiori blu. L’aspettativa di chi riceve il regalo è parecchio alta poi- ché il pacchetto è veramente confezionato bene. Eppure, in breve, l’eccitazione lascia campo libero alla delusione. Nikita assiste sempre allo spacchettamento. Il regalo è più o meno sempre lo stesso: un centrotavola di porcellana, neanche brutto, ma spaccato in più parti. “Oh, mi si deve essere rotto nel tragitto. Mi dispiace”. La frase è confezionata meglio del regalo. Ho assistito a questa scena diverse volte. La immaginiamo a incartare un porta caramelle di ceramica, fare un bel fiocco al centro e poi colpire il regalo in tre o quattro parti strategiche con il batticarne, che tra l’altro ha comprato apposta. Nikita si lava a pezzi, non entra mai nella vasca e tantomeno fa la doccia. Si lava a pezzi perché risparmia tempo e acqua. L’odore non è lo stesso, va detto, ma lo camuffa bene con i Tesori d’Oriente. Ha una discreta collezione che va dall’Orchidea della Cina al Fiore del Dragone, dal Legno di Guaiaco al più comune Fiore di Loto. Dice di adorare l’Oriente e una volta è arrivata fino a Lignano Sabbia- doro. “È l’America che ci ha rovinato” ripete spesso, forse perché ha in testa un’idea di società vagamente comunista, ma molto vaga. Proprio lei che non sa condividere nemmeno una bottiglia di rosso della casa.
Sabato 22.03.2025 h 19.00
Goldoni Spazio Eventi
MATTIOLI/DONZELLI
IL MACELLO
regia: Mattioli / Donzelli
drammaturgia: Federico Mattioli
performer: Stefano Donzelli
produzione Pallaksch
menzione Speciale Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2024; Menzione Speciale Giuria Giovani Teatri Riflessi 9
Emilia, anni ’60. Nani lavora nella tripperia di un macello e gestisce un negozio di alimentari con il fratello Domenico. Il suo sogno, però, è quello di diventare macellaio e ricomprare la casa contadina dove viveva con il nonno. Quando nel macello iniziano le lotte sindacali, Nani decide di schierarsi dalla parte del padrone, tradendo gli altri lavoratori. Sempre più isolato, Nani accetta lo sfruttamento e la violenza come parte della propria identità, rivolgendola non solo contro il corpo degli animali, ma anche verso le persone che più gli stanno vicino. Il Macello è uno spettacolo di teatro d’indagine che racconta il rapporto tra uomo, carne animale e lavoro. È il frutto di un anno di indagine su un luogo e un’attività censurati alla nostra vista: il lavoro dei lavoratori dei macelli. È basato su interviste con ex-lavoratori dei mattatoi emiliani e dalla storia familiare di mio nonno, rielaborate nella storia di Nani. La violenza dell’uomo sull’animale è il tabù che, messo alla luce, rivela il lato violento del capitalismo industriale. Raccontando le trasformazioni sul modo in cui concepiamo la nostra relazione con la carne, Il Macello racconta la nascita e il tramonto del capitalismo italiano, le sue promesse e i suoi inganni.
Venerdì 28.03.2025 h 10.00 e h 21.00
Teatro Cantiere Florida
ZACHES TEATRO
ARLECCHINO
ideazione e progettazione Luana Gramegna e Francesco Givone
interpreti e co-creazione Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, Enrica Zampetti
regia e drammaturgia Luana Gramegna
scene, costumi, maschere, pupazzi e disegno luci Francesco Givone
musiche originali e sound design Dylan Lorimer
co-produzione Zaches Teatro e Teatro Metastasio di Prato
con il contributo di Teatro Fonderia Leopolda di Follonica
con il sostegno di MiC, Regione Toscana, Fondazione CR Firenze
L’Arlecchino di Zaches Teatro è un Arlecchino ormai vecchio, disilluso e avvilito. Accanto a lui tre Pulcinella, suoi fratelli, cercano in tutti i modi di farlo rinvenire, di fargli ricordare chi è stato affinché ritorni ad essere solare e allegro, veloce e trionfante come un tempo. Solo così riusciranno a sfuggire alla Signora in nero che sta spargendo desolazione ovunque. Rinchiusi dentro ad un teatro ormai in disfacimento e in disuso i tre Pulcinella, unici superstiti della famiglia di Arlecchino, cercano di sopravvivere ricorrendo a qualunque grottesco sotterfugio pur di sottrarre loro fratello all’inevitabile fine. Un destino che sembra essere anche il loro. Il loro mondo sconfortante e solitario è, però, l’ultimo baluardo rimasto, l’ultima speranza di rimedio allo scenario apocalittico che li contorna, dove guerre, epidemie e catastrofi imperversano. Lo spettacolo vuole riflettere sull’attuale crisi della condizione umana in un’epoca senza valori vista attraverso la goffa lotta di sopravvivenza di alcuni dei personaggi-maschere più famose al mondo: Arlecchino e Pulcinella. Il loro microcosmo diventa specchio di un’umanità in rovina, piena di contraddizioni, che lotta per ritrovare la speranza e il profondo senso della sua esistenza.
Sabato 29.03.2025 h 21.00
Teatro Cantiere Florida
DALLA PARTE DI CHI GUARDA – PRODUZIONE MURMURIS
CHIEDIMI SE SONO INFELICE
TALK INTERATTIVO IN DIFESA DI UNA SCUOLA FRAGILE
Sul filo di una riflessione condotta da Ludovico Arte, preside dell’ITT Marco Polo di Firenze, insegnanti, studenti e pubblico daranno vita a una serata sulla scuola secondo il format di un talk interattivo. Il talk propone un esperimento sociale, una sorta di rivolta collettiva contro il culto dei vincenti, l’ossessione della performance, la necessità di essere sempre all’altezza della situazione, nella convinzione che si possa fare educazione solo se accogliamo i momenti di crisi, i fallimenti, le mancanze che segnano la nostra storia. Attraverso un confronto sulle esperienze reali, proveremo a cercare le pietre di inciampo della vita scolastica di adulti e ragazzi, dove si nascondono le nostre fragilità e i nostri desiderio, rivelando quello che siamo davvero. Perché ce la possiamo fare solo se ci ricordiamo di quando non ce l’abbiamo fatta.
Giovedì 3.04.2025 h 19.00
Venerdì 4.04.2025 h 19.00
Casa Circondariale di Sollicciano
COMPAGNIA DI SOLLICCIANO
IL GIARDINO DEGLI INCONTRI
drammaturgia e regia Elisa Taddei
poesie tratte da Dove si incontrano gli angeli di Giovanni Michelucci
coreografia Luana Gramegna
scenografia Francesco Givone con Tarek Ben Massoud, Angelo Galiano, Remzi Mustafà
musica dal vivo Marco Magistrali, Filippo Marranci, Cristina Pettiti, Monica Santoro
produzione Krill Teatro
con il sostegno di Regione Toscana – Fondazione Carlo Marchi
con Alexander Ion, Michele Cimmino, Ellouizi Charaf, George Cojocaru, Angelo Galiano, Tarek Ben Massoud, Gianfranco Gallo, Marco Franci, Sussanah Iheme, Daria Menichetti, Stefano Monaco, Remzi Moustafà, Monica Santoro, Mamadou Mustafà, George Touader.
Questo lavoro prende avvio dall’omonimo spazio presente all’interno di Sollicciano, il Giardino degli Incontri, realizzato dall’architetto Giovanni Michelucci per i colloqui tra i detenuti e i loro familiari. Uno spettacolo site specific, itinerante, in cui gli spettatori avranno modo di scoprire e conoscere il luogo più caratteristico del carcere fiorentino. In questo nuovo lavoro della Compagnia di Sollicciano si incontrano più narrazioni: la storia della nascita di questo Giardino, la figura di Michelucci uomo oltre che celebre architetto, una riflessione sulla centralità della cura della relazione, dell’incontro. Il Giardino degli Incontri fu l’ultimo progetto realizzato da Michelucci insieme ad alcuni detenuti del carcere di Sollicciano, morirà prima di vederlo terminato. Una esperienza di progettazione condivisa che l’architetto ritenne una delle esperienza più belle della sua vita. Lo spettacolo inizia proprio da questa storia così speciale: è il giorno della inaugurazione del Giardino degli Incontri, gli spettatori vestiranno “i panni” dei familiari venuti per fare il colloquio per la prima volta in questo giardino. Ma questo luogo appare infestato da strane presenze, sono lì per un motivo preciso.
INFO E PRENOTAZIONI
T. 329 9160071
M. info@materiaprimafestival.com
W. www.materiaprimafestival.com
W. www.murmuris.it
W. www.teatroflorida.it
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Teatro Cantiere Florida, via Pisana 111R, Firenze
Casa circondariale di Sollicciano, via Girolamo Minervini 2R, Firenze
Goldoni Spazio Eventi, via de’ Serragli 107, Firenze
INGRESSO SPETTACOLI
Intero 15€
Ridotto 12€ (convenzionati, Unicoop Firenze, Tessera Arci, Under 26, librerie convenzionate)
– 8€ (studenti degli istituti superiori e universitari, Casateatro)
Ingressi speciali “Sbucci all’Isolotto” ingresso unico 7€
Carnet Materia Prima 8 spettacoli a scelta 80€ (prenotazioni entro il 24/02 a info@materiaprimafestival.com)
Carnet Materia Prima 4 spettacoli a scelta 40€ (prenotazioni entro il 24/02 a info@materiaprimafestival.com)
Carnet Materia Prima under 26 e Casateatro 4 spettacoli a scelta 28€ (prenotazioni entro il 24/02 a info@materiaprimafestival.com)
- Affogo @ Pino Le Pera
- Il giardino degli incontri
- Teatro_Cuocolo_Bosetti
- BIDIBIBODIBIBOO @ Masiar Pasquali
- Il Macello
- Sbucci_ph-Duccio-Burberi
- Arlecchino Zaches Teatro
- Nikita
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