Spettacoli Firenze

da sabato 23 Novembre 2013 a domenica 24 Novembre 2013

Maria João Pires, Antonio Meneses e il Quartetto Cremona protagonisti del fine settimana degli Amici della Musica

 

Interpreti di fama mondiale ma da lunghi anni assenti nei calendari concertistici degli Amici della Musica, si ritrovano a Firenze per la prima volta in duo, protagonisti dell’appuntamento di sabato 23 novembre al Teatro della Pergola (ore 16): sono la pianista portoghese Maria João Pires, assente dai cartelloni degli Amici dal 1997, solista al fianco dei Berliner e dei Wiener Philharmoniker, di Claudio Abbado e Prévin, e il violoncellista di origini brasiliane Antonio Meneses, già apprezzato da Karajan e oggi da Jansons, Temirkanov e Thielemann. Un duo di musicisti straordinari che porta a Firenze gran parte dello stesso programma del loro primo tour europeo, culminato in un trionfale concerto alla Wigmore Hall di Londra approdato poi al cd: un impaginato assai vario, che vedrà la sola Pires interprete della celebre Sonata “La tempesta” op. 31 n.2 di Beethoven (e non più nei Tre Intermezzi op.117 di Brahms, in precedenza annunciati) ma che farà emergere la simbiosi d’intenti artistici della Pires e di Meneses in due altrettanto famose pietre miliari della letteratura per violoncello e pianoforte: la Sonata “Arpeggione” di Schubert e la Sonata n.1 op.38 di Brahms, quest’ultima preceduta dalla toccante Romanza senza parole op.109 di Mendelssohn.

 

Tenuto il suo primo concerto pubblico all’età di quattro anni, dopo aver vinto il Primo premio al Beethoven International Competition di Bruxelles (1970) Maria João Pires ha suonato in tutto il mondo, partecipando anche, come interprete del repertorio cameristico, allo Schleswig-Holstein Music Festival e alla Schubertiade in Austria. Protagonista di numerose  e pluripremiate incisioni, è stata insignita anche del prestigioso IMC-Unesco International Music Prize. Da circa quaranta anni si dedica agli aspetti educativi dell’arte, principalmente ricercando nuovi percorsi pedagogici all’interno del contesto sociale. Nel 2005 ha creato Art Impressions, una compagnia sperimentale di teatro, danza e musica per elaborare progetti performativi interdisciplinari. Iniziati gli studi di violoncello a dieci anni, Antonio Meneses si è in seguito formato sotto la guida del noto violoncellista Antonio Janigro. Ha poi vinto il primo premio al Concorso Internazionale ARD di Monaco e il primo premio e la medaglia d’oro al Concorso Cajkovskij di Mosca. Presente in tutte le capitali musicali di Europa, America e Asia, è anche ospite regolare dei Festival di Salisburgo e Tanglewood. Celebri rimangono ancora oggi le sue incisioni sotto la bacchetta di Karajan, il Doppio Concerto di Brahms con Anne-Sophie Mutter e il Don Chisciotte di Richard Strauss.

 

 

Nell’appuntamento di domenica 24 novembre, al Teatro della Pergola (ore 21), il ciclo Per Piero Farulli ospita una delle formazioni per archi uscite da quell’illustre scuola: è il Quartetto di Cremona, nato del 2000 presso l’Accademia Stauffner di Cremona e perfezionatosi All’Accademia Europea del Quartetto della Scuola di Musica di Fiesole, qui sotto la guida di Farulli e di Hatto Beyerle del Quartetto Alban Berg. Ancora un omaggio alla forma cameristica per eccellenza, che in questo nuovo appuntamento de Il mondo del Quartetto rivela anche la sua viva attualità: il programma propone infatti Beethoven (Quartetto op.18 n.1 e Quartetto op.74 “Delle arpe”), ma guarda anche alla contemporaneità con la proposta di Omaggio al suono rosso e al quadrato giallo del compositore-pittore trentaseienne Marco De Biasi, brano vincitore del Primo Concorso Nazionale “Francesco Agnello”, intitolato al fondatore e storico presidente del CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica. “Il quartetto Omaggio al suono rosso e al quadrato giallo è un’opera che va inquadrata sotto due punti di vista, uno teorico ed uno formale”, spiega De Biasi. “Dal punto di vista teorico si inserisce nell’ambito della ricerca sul rapporto suono colore perseguita dal compositore (…). Il suono è percepito in relazione diretta al colore che lo ha generato (…). Dal punto di vista formale, invece, questa fantasia si presenta come una sorta di metamorfosi costante dell’idea originaria”.

 

Il Quartetto di Cremona (nell’attuale formazione dal 2000: Cristiano Gualco e Paolo Andreoli violini, Simone Gramaglia viola, Giovanni Scaglione violoncello, tutti genovesi) si esibisce regolarmente nei principali festival del mondo, collabora stabilmente con Pietro De Maria, Enrico Dindo, Angela Hewitt, Andrea Lucchesini; ensemble in residence presso la Società del Quartetto di Milano, è titolare della cattedra di quartetto proprio presso l’Accademia Stauffer dove è nato. Fra i prossimi appuntamenti, tournée in Giappone, Cina, Danimarca e Stati Uniti, qui anche per un concerto al Metropolitan Museum di New York. Significativa l’attenzione verso la musica contemporanea, che vede il Quartetto di Cremona collaborare con Silvia Colasanti e Fabio Vacchi, del quale ha inciso l’integrale dei Quartetti.

 

 

Biglietti      

Sabato: 14-25 (interi), 12-21 (ridotti)

Domenica: 16-25 (interi), 14-21 (ridotti)

euro 5 (Carta Giò del Comune di Firenze)

Fonte: Amici della Musica Firenze

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