Cultura Certaldo
sabato 7 Dicembre 2013
Marco Vichi con “Decameron 2013” alla Casa di Boccaccio. Con lui Michele Brancale
Gli scrittori Marco Vichi e Michele Brancale nella Casa di Boccaccio, a Certaldo Alto, sabato 7 dicembre 2013, per presentare il ‘Decameron 2013’ nell’ambito di un’iniziativa promossa dal Lions Club con il patrocinio della Provincia di Firenze e del Comune di Certaldo. L’appuntamento, alle ore 16, è con due degli autori di un corposo omaggio a Giovanni Boccaccio, di 900 pagine, “in cui diversi scribacchini toscani, maschi e femmine, raccontano 100 novelle”.
Regista del volume, edito da Felici, è Marco Vichi che ha riunito 40 scrittori italiani “in un castello virtuale” per “novellare della Grande Crisi attuale”, e così “hanno riscritto il Decameron!”. All’origine della presentazione Filippo Ciampolini, consigliere provinciale e responsabile del settore cultura del ‘Lions Club Certaldo-Boccaccio’. Invitati il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, il sindaco Andrea Campinoti,
l’assessore Giacomo Cucini e il consigliere provinciale Federico Capecchi.
Ogni epoca conosce purtroppo forme di “peste”. Su scala globale le guerre da una parte e le epidemie dall’altra – peraltro non di rado legate le une alle altre – ripropongono a tante latitudini la pena di vivere o di sopravvivere.
Ma Boccaccio, rileva Andrea Barducci, parlava anche della “pena d’amore” che si fa paradigma di qualcosa di decisivo nelle ore della “peste nera”.
Tratti di questa pena “vengono scandagliati con intelligenza, suggestione e ironia dagli autori delle diverse novelle nelle pagine di questo libro straordinario, omaggio per i settecento anni dalla nascita del grande
scrittore di Certaldo, che compongono un Decamerone contemporaneo, collocato nell’Occidente percorso dalla ‘peste’ della crisi economica”. La Provincia di Firenze “ha aderito con entusiasmo all’iniziativa, originale percorso che consente di andare al di là della celebrazione formale del grande Boccaccio”.
A 700 anni dalla nascita di Giovanni Boccaccio, è uscito dunque questo volume che raccoglie 100 racconti dei più noti “scribacchini” toscani. Un omaggio al novellatore più fine, Boccaccio, ma anche un modo per capire,
attraverso la parola e la fantasia, quel che sta accadendo intorno a noi.
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