Spettacoli Lucca

Marco Faraone, dj e produttore italiano originario di Lucca si esibirà al Drop Club

Lo scorso 31 dicembre si è esibito di fronte ad una delle sette meraviglie del mondo antico: le piramidi di Giza. Basterebbe questo a far capire il livello di notorietà raggiunto da Marco Faraone, dj e produttore italiano originario di Lucca, che domenica 5 gennaio si esibirà al Drop Club (Via Traversa, 3, Coreglia Antelminelli – apertura porte ore 22:30).

L’artista torna quindi nella sua città e lo fa dopo 15 anni dall’ultima sua esibizione in un club lucchese. Nonostante la giovane età ha alle spalle una carriera stellare e in continua crescita, apprezzatissimo nei più importanti Festival internazionali è attualmente resident all’Amnesia di Ibiza. Con le sue produzioni e i suoi esplosivi dj set contribuisce in modo instancabile a rendere popolare la musica elettronica italiana in tutto il mondo.

Sulla sua recente esibizione di fronte alle piramidi di Giza in occasione del gigantesco evento musicale organizzato da Crcl, ha dichiarato: “Un momento surreale, trasformato in realtà. Non avrei mai immaginato di suonare la mia musica davanti a una delle meraviglie più iconiche del mondo. Non si è trattato di un’esibizione qualsiasi, ma di un set profondamente personale. Per chi mi conosce, il mio percorso di dj è sempre stato legato a questo antico simbolo. Il mio primo logo raffigurava una piramide, ispirata al mio cognome, Faraone”.
Sul suo imminente set al Drop Club racconta: “Sono entusiasta di tornare ad esibirmi a Lucca, il 5 gennaio celebreremo il 2025 in una notte davvero speciale. Dopo tante date all’estero non vedo l’ora di festeggiare il nuovo anno anche in Italia, ed è un onore per me farlo nella città che mi ha fatto crescere e dove non mi esibisco da 15 anni. È piacevole tornarci in un momento in cui se ne parla molto anche all’estero, questo anche grazie ad importanti iniziative e Festival come il Lucca Comics & Games, il Lucca Film Festival e il Lucca Summer Festival. L’auspicio è che possa diventare presto un’importante realtà anche nell’ambito della musica elettronica internazionale, la direzione intrapresa finora mi sembra quella giusta”.

Cresciuto in una famiglia con profonde radici musicali la sua carriera inizia precocemente, con esibizioni fin dall’età di 14 anni.
Nel corso del tempo, ha sviluppato una notevole versatilità, spaziando dall’hip hop alla drum and bass, per poi focalizzarsi sulla techno e sulla house.
Una tappa fondamentale della sua carriera è stata la residenza al Tenax Club di Firenze, uno dei club più rinomati a livello internazionale, dove ha affinato le sue abilità e ampliato la sua notorietà.
Come produttore, Faraone ha pubblicato tracce su etichette di prestigio come Drumcode, Ovum, Mute Records, Be As One, Rekids e Defected, dimostrando una capacità unica di adattarsi a diversi stili musicali. Nel 2015, ha fondato la sua etichetta discografica, Uncage Music, con l’obiettivo di promuovere nuovi talenti e offrire una piattaforma per espressioni musicali innovative.
La sua popolarità lo ha portato a esibirsi in festival e club di fama mondiale, tra cui Tomorrowland, Elrow a Barcellona, DC10 Ibiza, Brooklyn Mirage e Space Miami negli Stati Uniti, e nei celebri Panorama Bar e Watergate di Berlino. È, inoltre, uno tra i pochi dj italiani ad aver raggiunto la console del Fabric di Londra, presitigioso club d’oltremanica.

Negli ultimi 2 anni ha avuto stagioni di grande successo all’Amnesia di Ibiza, con set esplosivi sia sulla famosa Terrace che nella Main Room, dimostrando la sua capacità di spaziare tra house e techno esibendosi a fianco di artisti come The Chemical Brothers, Nina Kraviz, Richie Hawtin, Adam Beyer, Honey Dijon, Chris Avantgarde e molti altri ancora.
La sua discografia è vasta e variegata composta a decine di singoli, tre album e numerosi EP, riflettendo la sua continua evoluzione artistica e la dedizione alla scena musicale elettronica contemporanea. La sua etichetta, Uncage, è diventata un punto di riferimento nell’underground, grazie a una serie costante di uscite che includono artisti leggendari come Radio Slave, Mark Broom, Indira Paganotto, Anfisa Letyago, Donato Dozzy, contribuendo alla crescita di decine di talenti emergenti.
A tutto ciò si aggiunge la sua produzione creativa e instancabile, che continua con nuove tracce e remix previsti su etichette come Drumcode, Artcore, Filth On Acid fino alla leggendaria etichetta di Tiga, Turbo Recordings, consolidando ulteriormente la sua posizione di rilievo nella scena techno contemporanea.

Tra i suoi progetti più interessanti giusto menzionare anche “Hope”, disco di musica ambient pubblicato nel 2020, ispirato al bestseller “Outlaw Ocean”, del giornalista Premio Pulitzer Ian Urbina.
Contattato direttamente dallo stesso Urbina per partecipare ad un progetto musicale di ampio respiro (“Outlaw Ocean Music”), Faraone venne coinvolto insieme a centinaia di musicisti sparsi per il mondo allo scopo di narrare musicalmente il bestseller internazionale “Outlwaw Ocean”, edito in Italia da Mondadori, con il titolo “Oceani fuorilegge”. Marco Faraone rimase talmente colpito dalla storia narrata da Ian Urbina, che decise di comporre non una sola traccia come gli era stato richiesto, ma un intero album, dimostrando ancora una volta le sue capacità e il suo eclettismo nella produzione.

MARCO FARAONE foto di Fabio Luca Lanzarotti

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