Cultura Lucca

da sabato 29 Marzo 2014 a domenica 4 Maggio 2014

L’orrore della Grande Guerra nelle tele di Paolo Baratella. La mostra dell’artista di fama internazionale alla Fondazione BML

L’orrore della Grande Guerra nelle tele di Paolo Baratella. Inaugura sabato 29 marzo alle 18 nel Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca (piazza San Martino, 7) che la organizza, la personale di Paolo Baratella, artista internazionalmente noto per le sue opere dal forte impegno politico. “Compianto quattordicidiciotto – La Grande Guerra”, è il titolo della mostra-evento che è un vero e proprio appuntamento con la memoria a cento anni esatti dallo scoppio del primo conflitto mondiale.

 

La mostra è stata presentata questa mattina (venerdì 28 marzo) in una conferenza stampa a cui sono intervenuti il dottor Pietro Roni, consigliere di amministrazione della Fondazione BML, il pittore Paolo Baratella, e il critico d’arte Marco Palamidessi, curatore della mostra.

 

La pittura e i video di Baratella fanno riemergere la temperie del disastro umano che si consumò in quelle date, e soprattutto recitare attraverso le immagini un “compianto” per le vittime di un insensato e mostruoso conflitto tra popoli messo in atto da criminali al potere in Europa. La sua attenzione si rivolge ai sopravvissuti “feriti nella mente”, come suo zio paterno Bruno, che fu gravemente colpito dal “trauma da esplosioni”, a cui la mostra è dedicata, come lo stesso pittore ha raccontato in conferenza stampa.

 

“Baratella è un artista che tende alla perfezione di un fine morale irraggiungibile, che fa di questa tensione il motore supremo del fare creativo. Intendendo rappresentare un monito per tutti coloro che preferiscono veleggiare in acque tranquille, che si guardano bene dalla ricerca della Verità, egli mette in atto la platonica seconda navigazione. La forma pittorica è disinvolta, talvolta spregiudicata: la sua inarrivabilità scaturisce da un’indiscutibile padronanza tecnica, con cui i vari mezzi espressivi vengono fra loro contaminati al fine di rappresentare, di getto e senza pentimenti, le immagini del suo sconfinato repertorio, del suo racconto interminabile, allusivo e impietosamente realistico ad un tempo.” È l’intervento critico di Marco Palamidessi.

 

“Baratella è stato tra i protagonisti indiscussi di quella stagione artistica europea che, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta, riuscirono a dare un volto alle tensioni utopiche e ai rivoltosi fermenti di quel tempo; oggi è considerato da molti contemporanei un vero e proprio “precursore” ed è noto in tutto il mondo come pittore di denuncia, proposta attraverso la irruenta bellezza delle forme e dei colori. Questa tanto attesa personale, allestita nel cuore di Lucca raccoglie un’accurata selezione di opere eseguite per l’occasione, quindi inedite, ed altre grandi tele storiche, che mostrano la faccia del potere, della violenza dell’uomo sull’uomo, dalle quali emerge in tutta la sua drammatica forza la ferma denuncia contro la guerra di ogni tempo e di ogni luogo.” È il commento del presidente della Fondazione BML Alberto Del Carlo nell’introduzione al catalogo.

 

Nato a Bologna nel 1935 da genitori ferraresi, Paolo Baratella inizia la sua attività espositiva nei primissimi anni Sessanta a Milano e successivamente a Bonn, Berlino, Barcellona, Basilea, Mosca, Parigi, Anversa e inoltre a Taipei, Toronto, Montreal, San Francisco, New York. Nel 1973 espone al Palais des Beaux Arts di Bruxelles e nel 1974 al Musée d’Art Modern de la Ville de Paris, mentre, nel 1976 gli viene assegnata la Borsa del Senato di Berlino D.A.A.D., che darà luogo a un lungo soggiorno berlinese e a una serie di mostre in musei d’arte moderna e in Kunst Werein: Berlino, Hannover, Francoforte, Wuppertal, Bielefeld, Karlsruhe, Stoccarda, Monaco, Zurigo.

 

 

A ingresso libero, l’esposizione resta aperta fino al 4 maggio con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 15:30-19:30; sabato e domenica 10-13, 15:30-19:30.

Per info: www.fondazionebmluccaeventi.it;  info@fondazionebmluccaeventi.it

 

Fonte: Ufficio Stampa

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