Cultura Montelupo Fiorentino

giovedì 7 Novembre 2013

Lo sguardo delle donne: registe dal Nord Africa e Medio Oriente. Appuntamento con il film “Buda az sharm foru rikht (Sotto le rovine del Buddha)”

 

Prosegue la rassegna cinematografica organizzata dalla Fondazione Museo Montelupo e dal Comune di Montelupo Fiorentino nell’ambito del progetto Mille e Una Donna.
La donna fra Occidente e Oriente: il progetto si ispira alla figura di Shéhérazade, che grazie alla sua capacità di racconto ha saputo creare storie, mondi e figure…. Attraverso incontri, seminari, mostre, rassegne teatrali e cinematografiche si vuole indagare il ruolo centrale che viene ora riconosciuto alla creatività femminile nei diversi settori dell’espressività artistica – dall’arte visiva alla musica, dalla danza alla poesia, dalla letteratura al cinema, dal teatro alla fotografia e naturalmente alla ceramica. Vogliamo lasciar parlare le donne per comprendere come leggono il mondo, lo spazio e il tempo, come vivono il rapporto con la natura, l’ambiente, l’altro da sé.

 

Giovedì 7 novembre alle ore 21.15 presso il Cinema Mignon proiezione gratuita del film Buda az sharm foru rikht (Sotto le rovine del Buddha), per la regia di Hana Makhmalbaf (Iran 2007, durata: 81 minuti, versione persiana sottotitolata in italiano)

Accanto alle rovine delle gigantesche statue di Buddha ridotti in macerie dai Taleban vivono molte famiglie, in indigenza fisica e morale. Alcuni bambini riescono ad andare a scuola, con grande invidia della piccola Bakhtay, sei anni, per la quale, in quanto femmina, l’istruzione è un doppio miraggio. Ma Bakhtay è coraggiosa, e armata di un quaderno e di un rossetto come penna tenta l’avventura verso la scuola e la sua emancipazione; viene però ostacolata dai suoi coetanei che giocano a fare la guerra, unica attività che gli afghani conoscono da decadi, e vorrebbero perpetuare sulla piccola amica le stesse violenze che gli adulti attuano sulle donne.

Nel Paese dove Buddha è sprofondato per la vergogna (questo il titolo originale del film) che futuro possono avere dei bambini che hanno visto solo violenze, che giocano a far la guerra e a lapidare le coetanee?

Hana Makhmalbaf (Iran 1988) è figlia d’arte: sono acclamati registi il padre Mohsen, la sorella Samira e la matrigna Marziyeh Meshkini e insieme posseggono una casa di produzione (Makhmalbaf Film House). Hana gira il suo primo corto (Lezat-e divanegi, Il piacere della follia) a 14 anni, allorché accompagna la famiglia in Afghanistan per girare una serie di film, tutti intesi a denunciare la violenza lì imperante, soprattutto quella contro le donne. Tuttavia, anche se ambientati nel Paese divenuto emblema stesso della misoginia, i racconti dei Makhmalbaf sono delle denunce contro le violenze perpetuate ai danni di tutte le donne del mondo.

Sotto le rovine del Buddha ha ricevuto numerosissimi premi, tra cui il Premio Speciale del Festival di S. Sebastiano (2007), l’Orso di Cristallo del festival di Berlino (2008);e il FIPRESCI al Festival del Women’s Film Festival di Ankara (2008).

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino

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