Cultura Pisa

da giovedì 18 Giugno 2015 a sabato 20 Giugno 2015

“La poetica dell’Attore” Workshop teatrale di creazione e composizione con l’attore colombiano Jorge Romero Mora

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Jorge Romero Mora al cantiere Sanbernardo

Dal 18 al 20 giugno il Cantiere Sanbernardo di via Pietro Gori a Pisa ospiterà il Workshop dell’attore e regista colombiano Jorge Romero Mora: La Poetica dell’Attore. Creazione e composizione sulle basi delle arti performative.

Come incontrare questo territorio creativo di ogni individuo e far sì che emerga in superficie? Come articolare e strutturare in una sequenza logica di azioni gli elementi incontrati in questo territorio, senza che la loro organicità ne venga intaccata? Queste sono le domande che verranno affrontate con i partecipanti durante il workshop.

Il percorso de La poetica dell’Attore si concentra sulla ricerca delle azioni nel lavoro dell’attore e su quali possano essere i percorsi per strutturarle intenzionalmente e per costruire un materiale poetico e vivo.

Attraverso un lavoro su strutture sceniche individuali, basate su materiale scelto e creato dagli stessi partecipanti e attraverso esercizi pratici basati sull’improvvisazione corporale e vocale, si approfondiranno gli elementi che permettano ad ogni partecipante di immergersi in questo territorio propizio per la propria creazione, da cui si può partire per sviluppare un materiale artistico comprensibile, credibile e interessante.

Tanto nelle proposte sceniche come negli esercizi e giochi fisici e vocali, si lavorerà costantemente sugli elementi di: situazione, drammaturgia, intenzione, azioni fisiche, contatto, precisione e composizione.
Il workshop si rivolge ad attori, registi, drammaturghi e artisti che hanno il desidero di approfondire le basi del mestiere delle arti sceniche.

Le iscrizioni chiudono il 14 giugno (per iscriversi mandare una e-mail a info@teatrocantiere.it)

In conclusione del laboratorio, sabato 20 giugno alle ore 21, Jorge presenterà lo spettacolo Divino Pastor Góngora (ispirato al testo drammatico di Jaime Chabaud).

Divino Pastor Góngora è un attore di strada, un artista itinerante, un creolo figlio dell’America Latina, terra ricca e giovane e allo stesso tempo oppressa oltre ogni limite. Alla fine del XVIII secolo la chiesa lottava per tenere a freno la diffusione delle nuove idee che già iniziavano a circolare tra la popolazione: nonostante il lavoro del clero e degli inquisitori, lo spirito della rivoluzione soffiava sulle nuove terre d’oltreoceano. Divino, personaggio candido e un po’ ingenuo, finisce, suo malgrado, col diventare simbolo della lotta per la liberazione delle popolazioni oppresse: per un capriccio del destino arriva ad attirarsi la collera di uno dei più potenti inquisitori della colonia spagnola del Nuovo Messico.

Catturato e rinchiuso in prigione dal Tribunale della Santa Fede, Divino trasforma la cella nella scena di un racconto ironico e appassionato: narra ai suoi compagni di prigionia i fatti, drammatici e comici al tempo stesso, che lo hanno portato fin lì, fa vivere sulla “scena” i vari personaggi che hanno segnato il suo destino, gioca con loro, li prende un po’ in giro con colori e tratti a volte grotteschi e ridicoli. Il racconto diventa la buffa confessione di un innocente in cui trovano posto poesie raffinate e canti popolari proibiti ai tempi dell’Inquisizione.

Lo scenario dello spettacolo, semplice ed essenziale, accoglie gli spettatori come parte della storia, trasformandoli nei compagni di cella del protagonista, che li restituisce al loro ruolo naturale come pubblico della sua “rappresentazione”.
Attraverso questo viaggio nella sua storia Divino finisce col trovare un senso al suo destino, finalmente prendendo coscienza del suo ruolo di artista e assumendone le conseguenze di fronte ai suoi persecutori, e trovandovi al tempo stesso una scappatoia, un modo per sfuggire alla morte:

“…Però come diceva Manuela de San Vicente, la mia maestra: ‘Se i miei errori non furono molti in scena, io vivrò oltre questa rappresentazione nella memoria di alcuni di voi’…”.

JORGE ROMERO MORA

Jorge Romero Mora è attore, regista e drammaturgo. Laureato in Arti Sceniche con specializzazione in recitazione presso l’ Universidad Distrital FJDC di Bogotá, ha seguito il master in Arti Sceniche presso l’ Universidade Federal do Estado do Rio de Janeiro UNIRIO, Brasile. Nel 2012 ha lavorato con il Focused Research Team in Art as Vehicle del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards a Pontedera.

Ha co-fondato la Corporación Teatral El Baúl, di Bogotà. Ha preso parte a incontri artistici e festival di teatro in Brasile, Ecuador, Chile, Francia, Austria, Cina, Colombia, Peru, Argentina, e Italia, dove ha presentato spettacoli, guidato seminari e corsi sulle arti sceniche. Ha scritto e diretto gli spettacoli Con mis Pies en tu Tierra, O foco Suave da Memória e Divino Pastor Góngora (basata sul testo omonimo di Jaime Chabaud), che al momento si trova in repertorio; è autore del testo Un Proceso de Creación desde las Bases de la Actuación (testo pubblicato in spagnolo e portoghese) e Improvisacion como Herramienta para el Actor (testo pubblicato in spagnolo). Ha cofondato il gruppo di ricerca La Improvisación en el Arte Teatral della Universidad Distrital FJDC di Bogotá.

Attualmente è regista del progetto artistico SMARTWAY “Lavorando per lo sviluppo dell’umanità… attraverso l’auto-sacrificio”, e prosegue la sua ricerca sulle arti performative in modo indipendente guidando in prima persona e prendendo parte a progetti artistici in Italia e Sud America (Brasile, Colombia, Ecuador).

LA POETICA DELL’ATTORE. Creazione e composizione sulle basi delle arti performative.
DOVE: Cantiere Sanbernardo, via Pietro Gori, Pisa
QUANDO: 18-20 giugno 2015 (gio. e ven. dalle 19 alle 23/sab. dalle 10 alle 14)
INFO E ISCRIZIONI: www.cantieresanbernardo.cominfo@teatrocantiere.it

DIVINO PASTOR GÓNGORA. Spettacolo teatrale
DOVE: Cantiere Sanbernardo, via Pietro Gori, Pisa
QUANDO: 20 giugno 2015 ore 21
INFO: www.cantieresanbernardo.com

Fonte: Ufficio Stampa

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