Teatro Firenze
sabato 30 Novembre 2024
La Meraviglia di Sonia Antinori in scena le origini del pensiero scientifico al Teatro delle Spiagge
Sabato 30 novembre, ore 21, al Teatro delle Spiagge di Firenze andrà in scena:
Prima regionale La Meraviglia di Sonia Antinori
La nuova produzione di MALTE intreccia una dimensione poetica in una realtà contemporanea e futuribile, con un personaggio simbolo di forza femminile e trasformazione attraverso la conoscenza.
Carla Manzon – grande personalità del teatro italiano – si fa interprete di una narrazione che trascende il tempo e lo spazio con “La meraviglia. Lo strano caso della pietra fosforica bononiensis”, la nuova produzione di MALTE. La pièce firmata da Sonia Antinori è un viaggio nella magia delle origini del moderno pensiero scientifico. Attraverso la sua voce intensa, Carla Manzon – storica collaboratrice di MALTE – dà vita a un poemetto visionario, dove lo stupore e la curiosità insiti nell’animo umano si fondono in una ricerca senza confini del sapere. La capacità di meravigliarsi, suggerisce il testo, è il motore che consente a ogni individuo di esplorare nuovi mondi, oltrepassando i limiti della conoscenza e della ragione.
La regia di Ruggero Franceschini – artista dell’ultima generazione di creativi attivo in Italia, Francia, Belgio e Cina, diplomato al Piccolo Teatro (2014) e laureato in Performance Design and Practice alla Central Saint Martins di Londra (2019) – proietta questa dimensione poetica in una realtà contemporanea e futuribile, dove la scienza assume tratti alchemici e postumani. Un fascino antico permea la narrazione, intrecciandosi con la visione attuale e le nuove prospettive del futuro. Il suo approccio registico, creativo poliedrico attento alle estetiche del contemporaneo, traduce un testo di stampo classico, con la sua andatura in versi sciolti, in una rapsodia fantascientifica, in cui l’affioramento di modelli cinematografici permette un inatteso percorso tra i generi: dal giallo al fantasy, passando per l’horror e il romanzo di formazione. Lo spettatore è confrontato con una tempesta di stimoli che evocano atmosfere in continua trasformazione, per un viaggio immaginifico che sfonda i parametri narrativi per farsi onda visionaria. Il tappeto sonoro creato da I Fidanzati della Morte a partire da prime sperimentazioni con AI e disegnato live da Tommaso Girardi è il mezzo di un’esperienza che nutre un immaginario sinestetico e stabilisce con lo spettatore un patto che sospende una puntuale decodifica cognitiva, aprendo spazio alla dimensione emotiva.
«Il regista sembra esplodere il concetto di complessità in questo racconto in cui natura, scienza e tecnologia palesano un nuovo umanesimo digitale, reso magistralmente dall’interpretazione di Carla Manzon – sottolinea l’autrice Sonia Antinori –. L’attrice, forte dell’esperienza con alcuni maestri della ricerca teatrale di fine Novecento (Kantor, Salmon e Castri in primis) si fa tramite di un teatro in cui la parola è impulso primario dell’intera esperienza estetica. Il cesello con cui porge la storia della bambina magica – legata da un’affinità elettiva a un grande studioso della natura nello sfondo storico seicentesco – ci spinge a interrogarci sul senso dell’avventura umana, sui suoi limiti e le sue infinite possibilità».
La messa in scena fonde così il passato romantico con il presente e il domani, creando un ponte immaginario tra ciò che è stato e ciò che sarà. «La mia pratica artistica – sottolinea il regista – utilizza vari linguaggi performativi, come metodologia di ricerca, in un’evoluzione postumana della scienza. Qui mi sembrava quindi adeguato seguire l’estetica scientifica, improntata alla funzionalità e alla neutralità, per un testo come quello di Sonia Antinori che invece propone una visione panteistica, spinoziana, appunto non antropocentrica della scienza come ricerca della felicità». Un impianto registico in cui la ricerca visuals di Tommaso Girardi, i costumi di Anna Carniel assumono una funzione concettuale e simbolica; così come le musiche originali de I Fidanzati della Morte (collettivo di musicisti e sound design di Treviso composto dallo stesso Girardi, da Giacomo Benvenuto – qui in scena accanto a Carla Manzon -, da Ruggero Franceschini e Marco Papparotto) svolgono un ruolo essenziale nell’estetica che combina tradizione e innovazione.
Il testo trae ispirazione da un episodio storico reale: nel 1602, Vincenzo Casciarolo, un calzolaio bolognese, raccogliendo pietre nei calanchi del Monte Paderno per estrarne pigmenti, scoprì la “pietra della meraviglia” – la spongia solis o lapis bononiensis – una barite dalle straordinarie proprietà fosforescenti. La scoperta attirò l’attenzione di scienziati e filosofi, tra cui Galileo e Goethe, e alimentò speranze e miti tra alchimisti e cercatori di tesori. In questo cristallo, molti vedevano un simbolo della pietra filosofale, capace di trasformare la materia e rivelare segreti nascosti nelle viscere della terra.
Sonia Antinori, autrice del testo, aggiunge un tocco personale alla vicenda storica immaginando la presenza di una sorella fittizia di Casciarolo, figura femminile coraggiosa e innocente. Attraverso la sua narrazione, la protagonista compie un viaggio interiore e fisico verso la libertà, bilanciando il desiderio di esplorazione con le paure e i rischi dell’ignoto. Con un espediente classico della letteratura il personaggio rappresenta la forza e la resilienza femminile, ma anche la capacità dell’essere umano di trasformarsi attraverso la conoscenza.
Cenni biografici degli artisti
Sonia Antinori. Attrice, autrice e regista teatrale, dopo studi in Italia e Germania, ha debuttato nel 1990, diretta tra gli altri da U. Chiti, R. Guicciardini, C. Cecchi. Per i suoi testi teatrali ha vinto: Premio Tondelli (1993), Premio Riccione (1995), Premio Mravac al Festival internazionale di Mostar (1997), Premio Candoni (1998), Premio La/e Scrittura/e della Differenza (2016). Nel 2011 ha ricevuto il II Premio Internazionale Valeria Moriconi – Futuro della Scena. I suoi lavori sono stati tradotti nelle maggiori lingue europee e presentati in Italia e all’estero. Tra i registi che li hanno diretti: V. Malosti, H. Kaletsch, C. Pezzoli, G. Pressburger, S. Sinigaglia, C. Rifici, G. Dall’Aglio, I. Borges, D. Lippi. Nel 2008 la sua versione italiana di Sterminio di Werner Schwab ha ottenuto il Premio Ubu come migliore novità straniera. Docente di drammaturgia e recitazione, ha insegnato presso Scuola Holden Torino, Teatro Stabile delle Marche, Accademia AMA Lecce, Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano, Università degli Studi Carlo Bo di Urbino, Università Politecnica delle Marche, Quendra Multimedia Pristina (Kosovo). È direttore artistico della compagnia
MALTE.
Carla Manzon, attrice, protagonista del teatro italiano e storica collaboratrice di MALTE. Nata a Pordenone, si diploma presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica “Piccolo Teatro” di Milano, studiando con maestri di rilievo come Tadeusz Kantor. Viene diretta da registi quali Massimo Castri, Cristina Pezzoli, Alfonso Santagata, Gigi Dall’Aglio, Serena Sinigaglia, Peter Stein. Lavora anche in ambito cinematografico e televisivo, prendendo parte a film e tv movie che l’hanno vista accanto ad artisti quali Mariangela Melato, Omero Antonutti, Fabrizio Gifuni, Sergio Castellitto. Ha condotto seminari per la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine. Collabora con musicista Romano Todesco.
Ruggero Franceschini. Si diploma nel 2014 alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano e lavora come attore in teatro e al cinema con, fra Luca Ronconi, Declan Donnellan, Pappi Corsicato, Emilie Rousset, Federico Tiezzi, Giorgio Sangati, Rajeev Badhan, Francesca Merli. Nel 2016 consegue la laurea triennale in Lettere Moderne presso UNIMI, nel 2019 la magistrale alla CSM di Londra in Performance Design and Practice. Lavora come regista, sia in teatro che nello spazio pubblico, per TSV Teatro Stabile del Veneto, MALTE, eunemesi (IT), switchoffthelight (TW), Momentum (AT) e LUIT (FR).
IFDM (I Fidanzatidella morte), collettivo di musicisti e sound designer di Treviso fondato nel 2020, composto da Giacomo Benvenuto, Ruggero Franceschini, Tommaso Girardi e Marco Papparotto. Nel 2021 esce il loro primo disco, “I Popoli Mostruosi”. Nel 2022 curano il sound design dello spettacolo “Telenovela”, nel 2023 di “Appiani / esploriAMO” passeggiata in cuffia, e nel 2024 di “Cobalto” dal testo di Matteo Porru, tutte co-produzioni del Teatro Stabile del Veneto e CTT. Nel 2024 curano anche il sound design di “Hedda” (produzione CTT) e “Prokhne” (produzione Kaliscopio). A breve uscirà il loro secondo disco, dal titolo provvisorio “Marco Polo”.
Sabato 30 novembre ore 21
Teatro delle Spiagge – Va del Pesciolino 26 – Firenze
LA MERAVIGLIA
Lo strano caso della pietra fosforica bononiensis
di Sonia Antinori
regia Ruggero Franceschini
con Carla Manzon
e Giacomo Benvenuto
musiche I Fidanzati della Morte
visuals Tommaso Girardi / light designer Marco Abeti / costumi Anna Carniel
produzione MALTE – Musica Arte Letteratura Teatro Etc con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Marche
Si ringrazia Kinga Kolaczko
www.teatridimbarco.it

LA MERAVIGLIA_Proiezione-scenografica- phTommasoGerardi
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