Teatro Fucecchio
sabato 14 Dicembre 2013
La Memoria non è un giorno: La Tinaia diventa “Auschwitz”. Il pubblico rivive il viaggio dei deportati, perché il dialogo tra passato e presente rimanga sempre vivo
“Il lavoro rende liberi”: la stessa scritta che accoglieva i deportati all’ingresso di Auschwitz campeggia in questi giorni all’ingresso dell’auditorium La Tinaia a Fucecchio; il lager è qui, oggi, il passato bussa alla porta e abbiamo il dovere di ascoltarlo.
Nel corso della settimana circa 400 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di tutto il Circondario sono chiamati ad essere testimoni. Devono essere i garanti di un ricordo che non deve andare perduto, ma che va trasmesso di generazione in generazione.
Si varca la soglia del campo di concentramento e già non si è più uomini, non si ha più un’identità, al suo posto un numero; viene il momento della spogliazione e della rasatura, la dignità viene strappata via, si indossano le uniformi e si diventa oggetto fra gli oggetti. Ci si aggira in un mondo fuori dal tempo fatto di pile di vestiti, scarpe, occhiali, fotografie di persone care: montagne di oggetti che prima appartenevano a qualcuno. Ogni cosa è ammassata, ogni resto ha un posto, un utilizzo, perché dell’animale non si butta via niente. Si avanza al ritmo della marcia, si ha l’immagine del lavoro forzato, massacrante, al freddo per ore, senza fine, corpi stremati in una neve che rende facile il morire, piagati da tormenti sotto i quali è facile cedere.
Il male è una mente lucida e minuziosa, niente è lasciato al caso; è quella che la regista Firenza Guidi definisce “La Macchina”, un meccanismo dal rigore matematico, sempre in movimento, con mille occhi, che è ovunque, che ha calcolato tutto: è un ingranaggio perfetto con i ritmi di una fabbrica perché l’Olocausto, paradossalmente, è applicazione quotidiana di gesti semplici e monotoni.
A fare da guida, in questo percorso di terrificante disumanizzazione, la voce. C’è quella distaccata della guida, perché in primo luogo è necessario capire e conoscere con la mente. C’è quella flebile e spezzata di uomini e donne che hanno vissuto l’orrore, perché in secondo luogo bisogna capire con i sensi. E c’è, infine, la voce corale, imponente, di milioni di scomparsi che rivendicano il ricordo.
Lo spettacolo, intitolato semplicemente Auschwitz, propone un viaggio, quello dei deportati e quello del pubblico, fra passato e presente, perché il dialogo fra i due tempi rimanga vivo.
Sabato 14 dicembre alle ore 18:00 lo spettacolo aperto alla cittadinanza, perché la Memoria non è solo un giorno di fine gennaio. È un dovere civile e morale e va tenuta viva, sempre. Quello della Memoria è un doloroso esercizio che richiede di essere ripetuto costantemente: quando ci si ferma l’oblio avanza senza fatica.
Per informazioni e prenotazioni info@elanfrantoio.org o 349.69 83 851.
Fonte: Elan FrantoioEventi simili
-
Stasera pago io rassegna teatrale serale dedicata alle famiglie al Teatro Verdi di Santa Croce sull’Arno
Quindicesima edizione per Stasera pago io, rassegna teatrale serale dedicata alle famiglie, inventata proprio al Leggi tutto
-
Al Teatro Verdi c’è Stasera pago io si inizia con lo spettacolo Zuppa di sasso
Quindicesima edizione per Stasera pago io, rassegna teatrale serale dedicata alle famiglie, inventata proprio al Leggi tutto
-
Wonderful con Massimo Bonechi e Riccardo Goretti al Teatro delle Sfide di Bientina
Quiz teatrale a punti (interrogativi) per combattere l’ansia, in scena nella stagione del Teatro delle Leggi tutto
-
Immaginare la Pace lo spettacolo della Compagnia Teatrale Amatoriale La Fraschetta di Bucine
La Compagnia Teatrale Amatoriale "La Fraschetta" di Bucine (AR) è lieta di invitarvi all'evento: "Immaginare la Leggi tutto
-
Il lungo weekend di Halloween del Regno delle Zucche
Il Regno delle Zucche ti aspetta con un'apertura straordinaria giovedì 31 ottobre, dalle 15.00 alle Leggi tutto
-
Bella Bellissima! di Nadia Milani spettacolo per bambini al Teatro Nuovo di Pisa
Domenica 3 novembre alle ore 17 sul palco del Teatro Nuovo di Pisa, Piazza della Leggi tutto