Cultura Firenze

da lunedì 28 Aprile 2014 a mercoledì 30 Aprile 2014

La libreria a dondolo sonora firmata da Maurizio Balducci cattura il pubblico del Florence Design Week

La creatività è cittadina del mondo, ma le radici sono ben salde a Colle di val D’Elsa (Siena), dove Maurizio Balducci, artdesigner (così si definisce) lavora e da vita alle sue invenzioni.

 

L’ultima è una originale e inedita libreria a dondolo sonora che ha catturato il pubblico della manifestazione di arte e design “ Florence Design Week“, presente alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, dove resterà in mostra fino al 30 aprile.

 

La libreria a dondolo sonora realizzata per Polistudio design di Scandicci (Firenze) che la produce, fa parte della collezione che va sotto il più ampio nome di “le librerie a dondolo – coccole per la cultura“.

Un ritrovato di tecnologia, in collaborazione con Glauk,  misto ad arte e  design che emette musica in alta fedeltà attivata semplicemente con il proprio telefonino o qualsiasi apparecchio bluetooth. Un sogno averla in casa.

 

Non è sola. Al suo fianco, l’opera scultorea GINA la reGINA che ha spiccato il volo e dopo una breve pausa espositiva in Italia, prenderà a breve la via della Francia e della Germania. Viaggerà per mezza Europa dopo che il suo fascino ha convinto la giuria del Premio Internazionale Tricolore di Reggio Emilia che l’ha selezionata per questa articolata tournée.

 

GINA la reGINA,  è un elemento iconografico che rappresenta la figura regale, anacronistica per la nostra epoca, volutamente kitsch. L’artista, denominando l’opera con un nome proprio popolare GINA, in maiuscolo, a sminuire così la regina, minuscolo, vuol significare che alla fine ognuno ha la sua regina in termini di valore e di importanza affettiva.

 

Maurizio Balducci, toscano, creativo ed introverso trascorre molto del suo tempo sviluppando la sua arte che spazia dagli oggetti ai complementi di arredo distinti dal forte carattere evocativo, ai pannelli scultorei che non ama definire quadri, alla scultura ed installazioni. Il suo legame con il territorio è radicato. La sua firma, il suo sigillo che spesso lo si trova nelle opere è rappresentato da un filo a piombo realizzato in cristallo a ricordare le sue origini della Città del Cristallo – Colle di Val d’Elsa.

 

Ha da poco intrapreso il suo percorso artistico molto singolare e facilmente riconoscibile. Osservando i suoi lavori si percepisce l’attrazione per il mondo del lavoro artigiano e per la  natura. Ludico ed ironico racconta i suoi sogni in modo singolare e talvolta provocatorio.  Non fa distinguo, non essendo attratto dal design seriale, fra arte e design poiché i suoi progetti sono racconti che attingono dalla memoria od episodi immaginati ed immaginifici catturati dalla sua intensa e sviluppata creatività. La sua capacità di conferire una spiccata originalità ed unicità alle sue creazioni è stata apprezzata da alcune attente aziende al quale hanno affidato la direzione artistica dei loro prodotti.

 

In pochi mesi Balducci ha prodotto tante idee e molte di queste sono già realtà. I galleristi sono incuriositi dalle sue opere scultoree e le aziende dalle sue geniali e originali intuizioni. Il percorso espositivo di Maurizio Balducci continuerà per tutta l’estate con diversi eventi fuori e sul territorio. Mister  “work in progress“, come si definisce, non finirà di stupirci.

Fonte: Ufficio Stampa

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