Cultura Empoli

giovedì 17 Luglio 2014

La “Desposizione” in Santo Stefano degli Agostiniani: una conferenza nei luoghi della storia

Il Gran Principe, figlio primogenito di Cosimo III, era venuto a conoscenza che a Empoli c’era una tavola del Cigoli, una Deposizione di particolare bellezza, che stava, dal gennaio 1608, sull’altare della Compagnia della Croce, in Santo Stefano degli Agostiniani. La volle a tutti i costi per la sua collezione. Dette incarico a persona di sua fiducia, un cappellano di corte, tale don Filezio (negli avanzi di tempo cacciava anche i demoni dagli indemoniati) di trattare con i Confratelli, legittimi proprietari della tavola dipinta a olio. Erano quasi tutti ricchi commercianti empolesi, abilissimi nelle trattative. Che si protrassero per un po’, per chiudersi infine con la fatidica stretta di mano. Il “nostro” Cigoli fu portato a Firenze, per via di navicello, e subito esposto nella collezione medicea, a Pitti. Dove sta, nella Galleria Palatina, ancora oggi, con il numero 51.

In cambio, come era nei patti, fu mandato a Empoli la bella copia fatta eseguire su tela, con il confronto diretto dell’originale, al pittore granducale Anton Domenico Gabbiani.

 

Questo accadde, nel mentre correva l’anno 1690.

 

Scorsi gli anni, e arrivando ai giorni nostri, la tela del Gabbiani è stata richiesta in prestito da Firenze, per esporla alla mostra dedicata al Gran Principe Ferdinando dei Medici.

Al momento di staccarla dal suo altare, per eseguire il necessario restauro, s’è scoperto, fra lo stupore generale, che sotto c’era un affresco, anche quello con una Deposizione. Sicuramente stava lì prima dell’arrivo della tavola del Cigoli.

 

Di tutto questo e molto altro ancora si parlerà giovedì 17 Luglio, con inizio alle 21,30, proprio nel luogo dove si svolsero i fatti, in Santagostino, alla presenza delle autorità cittadine, delle opere e dei  relatori che racconteranno, nei dettagli la storia di queste tre opere.

Fonte: Misericordia di Empoli

Eventi simili