Teatro Firenze

da venerdì 12 Aprile 2024 a domenica 14 Aprile 2024

La Bella Fabbrica la storia della Pignone in scena al Cestello

La Bella Fabbrica” va in scena al Teatro di Cestello, venerdì 12, sabato 13 aprile ore 20,45, domenica 14 ore 16,45. Nel copione scritto da Stefano Mezzani il racconto di cento anni di storia della Pignone, legati indissolubilmente alla memoria industriale e sociale della città di Firenze. L’allestimento, firmato dal regista Raffaele Totaro, anche attore, assieme ad altri tre colleghi, Claudia Fossi, Leonardo Venturi e Michele Branda, darà voce e personalità a testimonianze dirette o tratte dalle cronache, attraverso le quali riemergerà una Firenze industriale distante dall’immaginario collettivo contemporaneo, eppure viva e parte fondamentale di quello che fu lo sviluppo industriale nazionale nel secondo dopoguerra.

La Pignone vive la sua crisi nel 1953, quando così scrive il sindaco Giorgio la Pira all’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Pella: ““Crisi Pignone preannunziata gravissima et imminente stop ho dovere informarla che città tutta reagirà senza soste et senza risparmio stop…”.

La rinascita nel 1954 con il nome di Nuova Pignone, grazie all’amicizia tra La Pira stesso e il Presidente dell’Eni, l’amico Enrico Mattei, svegliato con una telefonata nel cuore della notte, per convincerlo a investire nell’agonizzante colosso fiorentino, sorto fuori le mura di San Frediano. Ma la storia affonda ben più indietro le proprie radici, con la fondazione nel 1842. Da quella data cambia per Firenze la storia operaia stessa e per una parte popolare e storica della città, l’Oltrarno, anche la fisionomia sociale e civile. Perché a Firenze, sul Lungarno, ci sono alte ciminiere che fumano polvere di carbone e ferro davanti agli alberghi dei signori? Cosa succede agli abitanti di una città quando si decide che diventerà capitale? Com’è il lavoro operaio nella città cartolina? Cosa sono le Case ad Uso degli Indigenti? Che cos’è la Zona Industriale? .

In uno spettacolo di narrazione civile, riviviamo la storia di Firenze, dei suoi dintorni e l’epos di una comunità, dei suoi quartieri, delle prime periferie, di eventi che coinvolgeranno tutta la Toscana e la nazione. Attraverso il racconto dei primi 100 anni di vita di una fabbrica e della vicenda collettiva dei cittadini senza voce di una zona industriale riemerge, con ironia e commozione, la storia rimossa di una città e delle sue trasformazioni.

Prenotazioni: 055.294609 – prenotazioni@teatrocestello.it

Fonte: Ufficio Stampa

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