Cultura Montaione

da sabato 16 Novembre 2013 a domenica 17 Novembre 2013

Kiarostami: continua il viaggio tra realtà e finzione. Appuntamento allo Scipione Ammirato con “Qualcuno da amare”

Sabato 16 alle 21,15 e domenica 17 novembre ore 17,30 al Cinema Teatro Scipione Ammirato di Montaione continua la rassegna dedicata a Abbas Kiarostami con QUALCUNO DA AMARE (Iran-Francia-Giappone  2012 – 109’).

 

La giovane studentessa Akiko decide di prostituirsi per potersi pagare gli studi, accettando di incontrare anche uomini molto più vecchi di lei. In uno di questi incontri, si imbatte su un suo professore universitario sessantenne, integerrimo e di buon cuore, che dimostra un grande interesse nei suoi confronti, dando vita a un intenso rapporto.

 

“Avvicinarsi al cinema di Kiarostami è sempre un’esperienza interessante e stimolante. Come massimo esponente del cinema iraniano, vediamo esplicata la cultura cinematografica persiana imperante nella sua forma più alta anche quando esce dai confini dell’Iran.  Da “il sapore della ciliegia” a “dieci” fino al più recente “copia conforme”, il Maestro ci ha abituati a piccole, essenziali storie, fotografie di istanti che diventano fonte di riflessione più profonda sull’esistenza e sulla psicologia umana.  Non ci deve quindi meravigliare che anche in “Qualcuno da amare” la storia si esplica tra pochissimi personaggi (3 principali e pochi secondari) in un lasso di tempo brevissimo, un giorno; e fermarsi alla sola storia senza farsi qualche domanda renderebbe la visione di questo film un’occasione persa.  Protagonisti sono Akiko, una una ragazza che si prostituisce mentre si mantiene agli studi e che tenta di portare avanti una vita normale al di fuori della sua professione, un anziano professore in pensione, suo cliente per una notte ed un giovane fidanzato geloso e sospettoso.  A confronto saranno 3 persone che necessitano di amore, un amore che declinato in 3 modi diversi rischia di esplodere in maniera incontrollabile.  L’incontro tra i 3 personaggi farà partire un gioco di finzioni atte a difendere la giovane Akiko dalla gelosia del fidanzato, ed il buon professore diventerà nonno di Akiko per un giorno.   Si potrebbe dire che è proprio nel gioco di finzioni e del rapporto tra verità e finzione, che si crea un ideale ponte che parte dalla Toscana di “Copia Conforme” ed arriva alla Tokyo di “Qualcuno da amare”.  Ma se nel precendente film la finzione invadeva la realtà fino a confondersi con essa ed ad esserne quasi indistinguibile, ora sono ben distinte, e l’una quasi si protegge dall’altra, rimanendone separata in maniera netta ed evidente.  La vicenda piano piano va a svolgersi quasi come delimitata nello spazio e nel tempo come su un palcoscenico virtuale, dove gli spazi sono ben segnalati anche attraverso una fotografia che, come sempre nel cinema di Kiarostami, diventa chiave interpretativa del film.

E non sarà un caso che la storia si sviluppi quasi sempre protetti dal vetro di un’auto, che le bugie raccontate dai 2 protagonisti saranno sempre raccontate in auto e che tutta la storia centrale inizi e finisca con lo stesso gesto da parte di Akiko (all’inizio) e del professore (alla fine), quasi come un invisibile sipario che si alza e si abbassa sulla commedia. Al di fuori di questo palcoscenico, la verità è spesso lì che osserva, commenta, domanda, pressa per entrare in maniera sempre più insistente, in un climax dirompente che farà esplodere alla fine ogni barriera, ogni protezione, ogni difesa.”   Di Linus2K  Mymovies

Fonte: Circolo del Cinema “Angelo Azzurro"

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