Cultura Firenze
da giovedì 27 Giugno 2024 a domenica 30 Giugno 2024
Implosione di Bea Bianchi in mostra al Chiasso Perduto
Implosione
di Bea Bianchi
Aperta dal 27 al 30 Giugno
Inaugurazione: Giovedì 27 Giugno alle 18:00
Orari: da Venerdì a Sabato dalle 15:00 alle 19:00
Dove: Chiasso Perduto Via de’ Coverelli 4R 50125 Firenze
Come abitiamo il vuoto? come possiamo definirlo? Bea Bianchi ci porta verso questa riflessione con un’installazione immersiva.
Il vuoto è essenziale, è ciò che da senso agli esseri o agli oggetti che lo abitano e di conseguenza lo definiscono, può sembrarci sconosciuto e quindi essere temuto, eppure compone una gran parte del mondo. Gerard Thomas lo spiega così: “Se all’interno degli atomi di cui tutto è composto potessimo eliminare il vuoto tra il nucleo e gli elettroni che gli ruotano intorno, gli otto miliardi di persone che camminano sulla terra entrerebbero in un’arancia”.
In senso fisico e mentale, noi compiamo costantemente un’azione di riempimento e svuotamento, ad esempio nella mente i contenuti più astratti come memoria o emozioni possono svanire o rimanere, il vuoto è quindi una materia che cambia stato poiché quello assoluto non esiste. Nel quotidiano spesso cerchiamo di evitarlo, proviamo a riempirlo, forse conosciamo poco la sensazione di abitarlo anche se per alcune culture orientali è una meta sacra da raggiungere.
Il primo quesito è quello di definire se il vuoto è ciò che circonda o ciò che viene delimitato, per poi passare al collasso delle masse invisibili, all’implosione che diventa vapore e poi alle ombre delle nuvole come prova della nostra transizione.
L’artista ci propone un ciclo che parte dal vuoto e finisce in esso, nel mezzo c’è il caos, la trasformazione della materia come metafora del vuoto interiore e come esso può essere assenza ma anche attesa e si conclude con la rinnovata visione di questo spazio come evoluzione, come luogo da abitare e non più da temere.
Bea Bianchi è un artista e architetta argentina che lavora primordialmente in installazioni dove fare e disfare tessuti sono il nucleo della riflessione sull’intangibile.
A cura di Francesca Morozzi & Sandra Miranda Pattin
Composizione sonora a cura di Gustavo Colotto
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