Cultura Lucca

domenica 19 Ottobre 2014

“Ilaria e le altre. ovvero della bellezza delle altre”: continuano le Conversazioni in San Francesco

Francesca Serra

Francesca Serra

Come si sentirebbe Ilaria del Carretto di fronte a tanta devozione? Qual è la funzione della sua morte e di quella di Ofelia, Virginie e delle tante altre bellezze che occupano le pagine dell’arte e della letteratura scritta dagli uomini? E se la morte femminile fosse un mito fondativo della nostra cultura? A queste, e ad altre domande, sei donne cercheranno di rispondere domenica prossima, 19 ottobre alle ore 21 nella Chiesa di San Francesco, mentre si confronteranno sul tema della femminilità e della bellezza eterna per il quarto appuntamento delle Conversazioni in San Francesco. Melania Mazzucco, Premio Strega con Vita nel 2003, Francesca Serra, critica e studiosa di letteratura italiana, Nicla Vassallo, filosofa e professoressa ordinaria nel Dipartimento di filosofia teoretica dell’Università di Genova. E ancora la poetessa Alba Donati, che leggerà le poesie di un’altra grande dello scrivere in versi, Carol Ann Duffy, tratte dalla raccolta La moglie del mondo, dove appunto a parlare sono le mogli di uomini famosi, da Tiresia a Shakespeare, e, infine, Rossella Martina, giornalista di QN-La Nazione, che modererà la serata.

Il guardare delle donne, ovvero la bellezza infranta:questo il titolo del quarto appuntamento della rassegna Ilaria e le altre, promossa dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca (organismo creato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dalla Fondazione Ragghianti), con il supporto della Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno/Gruppo Banco Popolare. Un appuntamento che intende proporre un nuovo e diverso punto di vista, particolare e inaspettato: come se a parlare, dopo anni di silenzio, fosse Ilaria stessa.

La serata è a ingresso libero. I biglietti si possono ritirare, fino a esaurimento posti, alla biglietteria del Teatro del Giglio di Lucca nei giorni di mercoledì, giovedì, venerdì e sabato con il seguente orario: 10,30–13.00 e 16.00–19.00.

Tel. 0583 465320. Email: biglietteria@teatrodelgiglio.it

 

La signora col cagnolino. Una storia di amore e fedeltà

di Melania Mazzucco

«La bellezza acceca. Rapiti, quasi ipnotizzati dalla marmorea beltà di Ilaria del Carretto, per secoli i suoi ammiratori hanno descritto – in versi, in prosa, in prosa lirica – il sonno magnifico della bella moglie del Guinigi, la straziante, apollinea perfezione della sua figura, la sua siderale lontananza da questo mondo, racchiusa in un’eterna solitudine. Eppure Ilaria non è sola. Basta staccare gli occhi dal suo viso, dai suoi occhi chiusi, dai sinuosi panneggi dell’abito per accorgersi che ai suoi piedi c’è qualcosa. Anzi, qualcuno.

Si tratta di un piccolo cane, di quelli che ai suoi tempi venivano – e ancora oggi vengono – definiti “da compagnia”. (…)»

 

Ilaria e l’asino che vola

di Francesca Serra

A Lucca c’è una donna che da sei secoli è morta ma non finisce mai di morire. La morte invece di disfarne la bellezza, la rende ancora più bella. Un paradosso che dovrebbe forse stupirci o inquietarci: invece da secoli viene incontro al nostro più squisito senso estetico. Ci appaga e conforta. Siamo così abituati all’incanto che l’Arte ha creato intorno al mirabile cadavere di Ilaria e di tutte le altre bellissime donne morte che affollano la storia della nostra cultura, da non porci altre domande. La ripetizione diventa assuefazione e sconfina nell’accecamento: imbambolati dalla levigata perfezione del marmo di Jacopo della Quercia, ogni giorno da sei secoli celebriamo le nozze dell’arte maschile con la morte femminile.

 

Giovinezza e bellezza fisica: contro le singole donne

di Nicla Vassallo

Nella nostra società veniamo quotidianamente tempestati da immagini quasi assolute, quasi immortali di giovinezza e bellezza attraverso cui fashion system e media concettualizzano la donna, cosicché le singole donne si recepiscono quasi forzate a corrispondere a queste immagini, immagini che si condensano spesso in un corpo (non in una mente) dal valore normativo (“questo è come la donna deve essere”) e rispetto a cui le singole donne provano angoscia e sensi d’inferiorità. Se, da una parte, è vero che differenti società propongono differenti concetti di donna, che nella medesima società non permane troppo a lungo il medesimo concetto di donna, che possono sussistere tanti concetti di donna, d’altra parte rimane pure vero che il nostro attuale concetto di donna non sfugge a quello di una donna magra, post–adolescente, bianca, eterosessuale, concetto difficile da incarnare. Ma stiamo parlando di concetti o di stereotipi? E, quando ci viene detto “tu sei una vera donna”, oppure “tu non sei una vera donna”, cosa significa e in qual modo occorre rispondere? Sfoggiare l’apparenza fisica “femminile”, imposta e legata a un canone relativo di bellezza e di giovinezza, a una falsa essenza immortale, può non risultare corretto.

 

Conversazioni in San Francesco – Il progetto

Ilaria e le altre, ovvero della bellezza eterna trae spunto da una delle scultore più conosciute e amate al mondo: Il monumento funebre di Ilaria del Carretto, la giovane sposa del Signore di Lucca Paolo Guinigi. Il monumento realizzato da Jacopo della Quercia, e conservato nel Duomo, rappresenta da sempre un archetipo di bellezza muliebre e di gioventù. Studi recenti, durante la campagna di scavi realizzata nell’ambito dell’imponente restauro del complesso conventuale, hanno rintracciato le spoglie di Ilaria proprio nella cappella di Santa Lucia, nel convento di San Francesco. E proprio San Francesco sarà il luogo che ospita tutti gli incontri della rassegna, in programma fino al 14 dicembre.

Il Complesso Conventuale di San Francesco è tornato alla città grazie all’imponente e recente restauro finanziato e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

La rassegna, curata da Lea Codognato, Alba Donati e Sergio Risaliti,  è promossa dal Comitato Nuovi Eventi per Lucca, organismo costituitosi su iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Centro Studi sull’arte “Licia e Carlo Ludovico Ragghianti. Sponsor unico della rassegna è la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno/Gruppo Banco Popolare.

 

Fonte: Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

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