“Il Fantasierrimo A”: Andrea Bruni presenta il suo nuovo spettacolo allo Scantinato di Firenze

Dal 24 al 26 aprile 2014 allo Scantinato di Firenze (via di San Domenico, 51) arriva “Il Fantasierrimo A”, vita sconcertante e comica di un eroe sensibile alla ricerca di sé di e con Andrea Bruni. Inizio spettacolo ore 21.15.
Un monologo comico e surreale che vede in scena un Andrea Bruni un po’ diverso dal solito.

 

Una nuova sfida solista dopo il successo de “Le novelle di fine mese” e “In assenza” (all’ottavo anno di repliche) che usa come altri suoi lavori, il grimaldello della risata per scavare nelle ansie e nelle speranze di un essere sensibile e alla ricerca di risposte. Alla ricerca di parole.
Uno spettacolo in continuo movimento, sempre in viaggio per scoprire la strada giusta ed esprimere in maniera vera la comicità delle tante solitudini delle nostre vite.
Un mosaico di esperienze e situazioni in cui molti possono ritrovarsi, ma anche un temporale di poesia ed emozioni.

 

“Il Fantasierrimo A è il racconto di una memoria che non c’è, la ricostruzione frammentaria di una vita evocata dagli oggetti e dal caso.
Cos’è in fondo la nostra esistenza se non un continuo rincorrersi di nuove cose da possedere e dalle quali essere posseduti? E quando noi ci dimentichiamo chi siamo, loro…le cose…ce lo possono ricordare?
Da ormai tre anni ho un Blog (www.lenovellegrulle.blogspot.it) che uso come valvola di sfogo per accogliere un parte di me che solitamente tengo nascosta. Rileggendo alcune novelle, ho trovato il sentiero giusto per questo spettacolo, quello che non volevo vedere. E dopo il titolo è venuta a trovarmi l’idea che lega il tutto.
Ma sono già pronto a riscrivere in base a questa anteprima: ogni spettatore riceverà un foglietto con le indicazioni per appuntare nuove parole, nuove emozioni per le avventure di A…
Ma insomma di cosa parla lo spettacolo? Sinceramente…non lo so, chiedetelo a lui. Io dico solo le battute.”Andrea Bruni. (www.andreabruni.it)”

 

Lo spettacolo è in anteprima nazionale allo Scantinato, un regalo che Bruni riserva ormai da anni a quella piccola e magica “casa del teatro” dove è nato artisticamente.