Spettacoli Firenze

giovedì 5 Dicembre 2019

Il Cherubini a Casa Martelli In collaborazione con I Musei del Bargello

Ultimo appuntamento dell’anno con “Il Cherubini a Casa Martelli“, in questa speciale occasione tutto dedicato a Luigi Cherubini. Giovedì 5 dicembre è la volta del Coro della classe di musica vocale da camera del Conservatorio, che si esibisce con musiche di Luigi Cherubini dalle “Sei Sonate per cimbalo”; brani per coro a quattro e cinque voci, Ninfa crudel, Litanie della Santa Vergine, Sancta Maria, Agnus Dei (Inizio ore 17, ingresso libero fino ad esaurimento posti). Paolo Gurrera (collaboratore al pianoforte) -concertazione e direzione Concetta Anastasi.

Luigi Cherubini (Firenze 1760-Parigi 1842) partito da Firenze nel 1778, non sarebbe più rientrato nella sua città natale, rimanendo fisso a Parigi dove ottenne uno straordinario successo quale operista e in seguito ricoprendo la prestigiosa carica di direttore del conservatorio parigino. Recentemente Riccardo Muti ha proposto di portare le spoglie di Cherubini (da sempre nel cimitero parigino del Père-Lachaise) a Firenze per collocarle in Santa Croce, da qui lo spunto del concerto del 5 dicembre che anche chiude questo primo anno dei giovedì musicali del Conservatorio Cherubini di Firenze presso Casa Martelli. Verranno proposte due delle Sei Sonate giovanili per tastiera e vari brani per coro a quattro e cinque voci.

Il Cherubini a Casa Martelli
Il ciclo di concerti ha cadenza mensile e si svolge il primo giovedì di ogni mese (ad esclusione di agosto).
Il ciclo di concerti nasce grazie a Mario Ruffini ed è coordinato da Donata Bertoldi. Per l’intero 2019, ogni primo giovedì del mese, alle 17.00, la musica risuonerà nella Sala da Ballo del Museo di Casa Martelli, in un ballo congiunto fra bellezza musicale e bellezza artistica.

Note sulla musica a Casa Martelli
Agli inizi del nuovo millennio Casa Martelli era un luogo sconosciuto ai più, totalmente abbandonato e in attesa di complessi restauri che potessero riportarlo a nuova vita. Antonio Paolucci, già artefice dell’acquisto e della complessa collocazione dello stemma Martelli di Donatello al Museo Nazionale del Bargello, ebbe l’idea di dare una sede al FAI proprio in Casa Martelli. Cominciò allora il lento recupero di un bene straordinario, grazie principalmente a Monica Bietti e a Francesca Fiorelli. Il FAI, con Ludovica Sebregondi, trovò gli sponsor per iniziare i restauri dell’androne di ingresso, e di lì a poco Mario Ruffini, ricercatore al Kunsthistorisches Institut in Florenz di Musica e Arti figurative, dovendo depositare un pianoforte del “Kunst” fuori dell’Istituto, a causa di lavori che stavano iniziando all’Istituto Germanico, pensò di collocarlo a Casa Martelli.

Inizia così una lunga stagione di rinascita di una delle più belle e preziose case della Firenze sette-ottocentesca. E iniziano differenziate attività musicali nella bellissima Sala da Ballo, dove le più importanti istituzioni fiorentine svolgono attività musicali a ogni livello, anche grazie alla presenza del prezioso pianoforte. Oggi, dopo circa dieci anni dall’inaugurazione del Museo, il Conservatorio dà inizio a questo nuovo ciclo. Promotore e artefice ne è Mario Ruffini che, tornato come docente a Firenze, ha ricollegato i fili di quella rete di istituzioni che riunisce in questo caso i Musei del Bargello/Museo di Casa Martelli, il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, con la collaborazione del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut e del Centro Studi Luigi Dallapiccola, per proporre una straordinaria occasione comune alle istituzioni e alla cittadinanza. Una sinergia che si innesta nel contesto di una città che proprio da questo genere di collaborazioni riesce a infondere a Firenze una vivacità culturale sempre significativa.

Si riuniscono così la Musica, portata dal Conservatorio per merito del suo direttore Paolo Zampini, e le Arti figurative grazie alla direttrice dei Musei del Bargello Paola D’Agostino, nell’eccellenza di un luogo come il Museo di Casa Martelli diventato uno degli spazi più affascinanti di Firenze, e al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, proprietario del pianoforte e iniziatore delle più importanti ricerche sull’unione fra Musica e Arte figurativa, grazie a Max Seidel e ai suoi successori Alessandro Nova e Gerhard Wolf.

Il ciclo dei concerti attraversa il grande mondo romantico, riscopre un autore del tutto scomparso (Anselm Hüttenbrenner), presenta la Quadreria di Casa Martelli con un concerto tutto dedicato al tema dell’esposizione dell’arte figurativa interpretata dalla musica, viaggia nel solco della festa di indipendenza degli Stati Uniti, omaggia due grandi musicisti come Dario De Rosa e Daniele Lombardi, rifà suo il padre del Novecento italiano, Luigi Dallapiccola, che in Conservatorio visse da studente e da docente la sua intera esistenza, e infine sottolinea il fermento di una città come Firenze che, attraverso le personalità della cultura e delle massime istituzioni, rivendica con forza il ritorno in patria delle spoglie di Luigi Cherubini.

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Fonte: Ufficio Stampa

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