Cultura Pistoia
da venerdì 24 Maggio 2024 a domenica 26 Maggio 2024
I Dialoghi di Pistoia per i più piccoli: laboratori, atelier e letture sceniche per nutrire la creatività
Anche quest’anno i Dialoghi di Pistoia propongono un ricco programma di attività dedicate ai giovanissimi, dai 4 ai 12 anni, curato dall’associazione Boemondo, con il supporto di Unicoop Firenze, negli spazi del Polo Culturale Puccini Gatteschi (vicolo del Malconsiglio 7), uno splendido spazio verde nel cuore della città, recentemente riconvertito in un teatro di verzura contemporaneo
Sul filo rosso del tema della XV edizione del festival, Siamo ciò che mangiamo? Nutrire il corpo e la mente, da venerdì 24 a domenica 26 maggio, bambini e bambine saranno protagonisti di atelier artistici, laboratori e letture animate: un vero e proprio festival a loro misura, una grande cucina in cui saziare l’inesauribile fame di gioco e scoperte. CHE BOCCA GRANDE CHE HAI! Storie e giochi intorno al tavolo invita i più piccoli a scoprire cibi buoni per la mente: nuove idee, fiabe, giochi, avventure, condividendo esperienze ludiche e costruttive.
«La fame di cibo e scoperte – così lampante nelle fiabe – è diventata la traccia guida nell’ideazione dei vari appuntamenti. Il cibo e l’atto del mangiare saranno indagati nella loro materialità e capacità di attivare l’immaginazione, l’arte e la relazione con gli altri e con il mondo. Insieme produrremo e gusteremo alimenti capaci di nutrire la creatività e accrescere la nostra consapevolezza su ciò che mangiamo» spiega Benedetta Ursino, presidente dell’associazione Boemondo.
«Anche quest’anno abbiamo aderito con entusiasmo al festival Dialoghi di Pistoia e siamo molto felici di poter dare il nostro contributo al programma di eventi che mette al centro i più giovani, creando occasioni di incontro e di riflessione comune su un tema fondamentale come quello del cibo, in tutte le sue sfaccettature. È un’iniziativa culturale ricca e di qualità, che risponde bene al nostro impegno per stimolare un consumo consapevole, attento alla salute e all’ambiente per una società più equa e sostenibile» fanno sapere da Unicoop Firenze.
Si parte con Racconti d’appetito, un laboratorio dedicato alla fame, non solo di cibo, ma di casa e nuove scoperte. Nel bosco delle fiabe tutti hanno una grande appetito – lupi, bambini, orchi e uccellini – e per saziarlo non resta che mettersi in ascolto e seguire la traccia di briciole di pane…
Cosa succede quando in cucina inizia a calare la notte? Nel corso dell’atelier Sogni di latte, i giovani partecipanti creeranno un dipinto collettivo con la tecnica della stampa al latte, dando vita a un esperimento entusiasmante tra arte e scienza.
Spazio alla musica con Condimento sonoro: immaginando di abbinare generi musicali e gusti – ad esempio il dolce al jazz, l’amaro al rock, l’acido al pop – si avrà occasione di comporre un personalissimo piatto gourmet, dove cibo e musica si fondono in un’armonia davvero unica.
Si prosegue con Cosa mangia il mondo: un viaggio interculturale per conoscere preferenze culinarie e cibi tipici in giro per il globo, scoprendo cosa mettono nel carrello della spesa famiglie di diversa origine geografica.
Ogni volta che mangiamo frutta e verdura ci sono parti che buttiamo via: dal torsolo della mela a pezzi ormai germogliati di una patata dimenticata sul fondo della dispensa. Ma se da tutti questi scarti potessero nascere nuove bellissime piante? Lo si scoprirà in L’avanzo che avanza un’esperienza laboratoriale per imparare a coltivare sia la natura che la creatività.
Tutto ha bisogno della giusta misura, soprattutto l’alimentazione. Nel laboratorio Un piatto in equilibrio, realizzato in collaborazione con la dottoressa in scienza dell’alimentazione Vittoria Niccolai, i bambini scateneranno la loro fantasia per creare, senza paura di sbagliare, un piatto sano e ben bilanciato.
Dalla tavola alla tavolozza: dipingere con il cibo è un workshop creativo che mescola arte culinaria e arte visiva. Con i giusti ingredienti, ognuno può realizzare la propria tavolozza di colori e trasformarsi in un artista. Qualche spennellata di violetto del cavolo rosso, un po’ di rosa delle barbabietole, un tocco di verde ottenuto dagli spinaci: et voilà, il dipinto è servito!
Tornano le storie, con le suggestive letture di Marisa Schiano. Nel laboratorio narrativo I Piastrucciani, si ascolteranno racconti dal sapore speciale, in grado di miscelare sapientemente ingredienti della tradizione e tante risate.
“Per fare l’albero ci vuole il seme” cantava Sergio Endrigo. E per fare tutte le piante del mondo? Di semi ce ne vogliono tantissimi, tutti diversi nella forma e nei colori. In Campionario di semi, bambini e bambine scopriranno i grandi segreti racchiusi in piccoli semini, aiutati dai personaggi del mondo delle fiabe.
Tutte le ricette, sia quelle innovative che quelle della tradizione, hanno sempre un pizzico di magia e segreti che non scopriremo mai. Nell’attività ludica L’ingrediente segreto si gioca con l’immaginazione e con i piatti, dalla pappa al pomodoro alle tagliatelle di nonna Pina.
Un workshop creativo per creare un manicaretto prelibato è Gnam gnam! Mi faccio un biscotto: un toccasana per cuori solitari o dispettosi, bambole malconce o amici un po’ tristi, perfetto da regalare a chi ha perso il sorriso o alle persone a cui si vuole bene.
Ispirato al celebre pittore Giuseppe Arcimboldo, famoso per le sue “teste composte”, ritratti burleschi fatti con frutta e ortaggi, il laboratorio d’arte e collage Ci metto la faccia (Arcimboldo), è un’occasione divertente per creare improbabili opere d’arte.
Beve acqua, mangia farina, cresce con il caldo e dorme con il freddo, il lievito madre, un mucchio di acqua e farina abitato da lieviti e batteri selvaggi, trasforma impasti appiccicosi in bellissime pagnotte. In Attenti al pane! laboratorio di panificazione a cura di Pan di Serpe, giovani panettieri in erba metteranno le mani in pasta, per scoprire tanti segreti.
Ne I sapori della salute, laboratorio di cibo sensoriale a cura di Martina Notari, naturopata, si metteranno in gioco gusto e olfatto per conoscere più consapevolmente il cibo, e l’importanza della stagionalità del cibo per la propria salute e per quella dell’ambiente.
Racconti delle foglie di tè, è un laboratorio di gioco e immaginazione che inizia quando sembra sia già tutto finito. La merenda è preparata con cura, gli ospiti sono in arrivo, il tavolo è apparecchiato, condividiamo focaccia, tè e biscotti e parole. Ma qualcuno è arrivato prima e non ci ha aspettato…che avrà raccontato? Tante sono le storie da scoprire e da inventare.
Come si può immaginare un concerto a tavola? Le posate diventano percussioni, i bicchieri suonano come campane e i piatti si uniscono in un coro sincopato e i commensali diventano pubblico che applaude. Nel laboratorio musicale Concerto a Tavola il banchetto diventa una performance gastronomica indimenticabile.
I Dialoghi per i più piccoli si chiudono con Panem et Circenses, laboratorio di giocoleria a cura dell’associazione Teatro Insonne. Come in cucina, anche il circo ha le sue ricette, servono gli attrezzi giusti maneggiati con maestrìa. E non bisogna scordare il lievito che fa crescere l’impasto: la creatività dei piccoli-grandi artisti che trasforma pochi semplici oggetti in uno spettacolo gustosissimo!
Anche quest’anno torna Dialoghi con le bambole: l’Ospedale delle bambole di Pistoia – in collaborazione con gli educatori della LudoBiblio dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e il sostegno del Comitato Provinciale UNICEF di Pistoia – metterà a disposizione il suo team speciale di medici, sarte, parrucchiere, aggiusta-sogni e scaccia-tristezza per curare i giocattoli malconci.
Gli spettacoli della XV edizione dei Dialoghi di Pistoia
Da venerdì 24 a domenica 26 maggio la quindicesima edizione dei Dialoghi di Pistoia, il festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli propone oltre 50 appuntamenti tra cui due spettacoli di grande richiamo: il concerto FOOD dei grandissimi musicisti Paolo Fresu e Omar Sosa e il reading musicale Un indovino mi disse di Tiziano Terzani, che vede protagonisti l’attore Peppe Servillo e il pianista Natalio Luis Mangalavite.
Il festival quest’anno ha come tema Siamo ciò che mangiamo? Nutrire il corpo e la mente, tema che guida e ispira gli artisti che quest’anno calcheranno i palchi di Pistoia e Pescia, tra musica, teatro e letteratura.
Venerdì 24 maggio, alle 21, si terrà al teatro Manzoni il concerto FOOD dei musicisti di fama internazionale Paolo Fresu e Omar Sosa. FOOD riflette sul tema del cibo e sul suo mondo, raccontandolo in musica e trattandolo sotto il profilo del gusto, dell’estetica e dell’etica. I musicisti faranno anche uso di registrazioni di suoni di cantine e ristoranti, risultato di un anno di campionamenti: delicati tintinnii di calici, suoni meccanici di presse, olio che frigge, vino versato in un bicchiere, coltelli che tagliano carote. FOOD è un concerto che indaga e indugia sul piacere del gusto, della convivialità, della scoperta e del dialogo, ma anche sull’importanza di una sana alimentazione, invitandoci a riflettere sulla produzione globale.
Paolo Fresu è un trombettista, compositore, flicornista e scrittore italiano. Si diploma presso il Conservatorio di Cagliari nel 1984, affermandosi rapidamente come uno dei più importanti nomi del jazz contemporaneo a livello internazionale. Ha registrato quasi quattrocento dischi di cui quasi un centinaio a proprio nome o in leadership. Dirige il Festival Time in jazz di Berchidda, in Sardegna. Fra i suoi libri ricordiamo Chet & Miles (Postcart 2014), Poesie jazz per cuori curiosi (Rizzoli, 2018) e La storia del jazz in 50 ritratti (con V. Albani, Centauria, 2021).
Omar Sosa è un pianista cubano e un “poliglotta musicale” dato il mix vincente di jazz, musica cubana e world music, con forti radici africane, che lo contraddistingue. Ha diretto le orchestre di Parigi, Londra, Roma, Madrid, Barcellona, New York, Miami, Buenos Aires, la OSBA, l’Orchestra Sinfonica di Bahia con Carlinhos Brown come solista e compositore, la Petrobras Symphonic Orchestra nella sua città natale, e la Beiras Philharmonic Orchestra al Municipale Estadio de Aveiro, in Portogallo. Ha arrangiato opere di Gilberto Gil, che ha accompagnato come solista, e con cui, a partire dal 2009, ha suonato nel progetto “String Concert”.
Venerdì 24 maggio, alle 21, al teatro Pacini di Pescia e sabato 25 maggio, alle 21.15, al teatro Manzoni, si terrà il reading musicale Un indovino mi disse di Tiziano Terzani, dell’attore Peppe Servillo e del pianista Natalio Luis Mangalavite. A vent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, la voce di Servillo porta in scena il libro più amato di Terzani, Un indovino mi disse: dopo che un indovino cinese gli aveva sconsigliato di volare, il 1993 diventa per Terzani un anno molto particolare. Costretto a spostarsi in treno, in nave, in auto e anche a piedi, lo scrittore si trova ad osservare paesi e persone da una prospettiva nuova, e spesso ignorata. Grazie alla musica di Mangalavite e alla regia di Lorenzo Pavolini, si entrerà in un racconto ricco di leggende e avventure che pongono già le grandi domande del nostro tempo sul rapporto con la natura e la tecnologia e su quali siano i nutrimenti spirituali e reali dell’essere umano.
Peppe Servillo è un cantante, compositore, attore cinematografico e teatrale. Autodidatta, debutta nel 1980 con gli Avion Travel, con cui, nel 2000, vince il Festival di Sanremo con la canzone Sentimento. Al cinema ha lavorato a fianco di grandi registi e attori, tra cui da Mimmo Calopresti, Fabrizio Bentivoglio, John Torturro, Manetti Bros., Claudio Santamaria. A teatro ha lavorato con il fratello Toni nel 2010 in Sconcerto e nel 2015 in La parola canta, un concerto-reading che celebra Napoli attraverso poesia e canzone. Nel 2023 debutta assieme all’Orchestra di Piazza Vittorio con lo spettacolo Nevica sulla mia mano basato sulla storica collaborazione Dalla/Roversi.
Natalio Luis Mangalavite è un pianista, arrangiatore e compositore argentino di origini italiane. Vive e lavora in Europa da oltre vent’anni. In Italia ha collaborato con artisti come Fabio Concato e Ornella Vanoni, con la quale ha suonato per più di quindici anni. Ha inciso dischi con grandi nomi della musica jazz, pop ed etno-folk, fra cui Javier Girotto, Fabrizio Bosso, Tosca, Paolo Fresu e Peppe Servillo.
Tutte le iniziative sono gratuite con prenotazione obbligatoria a: boemondoaps@gmail.com
Informazioni e programma completo: www.dialoghidipistoia.it
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