Cultura Firenze
da venerdì 4 Luglio 2014 a domenica 28 Settembre 2014
“Hereros”: a Palazzo Medici Riccardi si svelano i segreti del gruppo etnico più antico dell’Africa. In mostra gli scatti di Sergio Guerra
Fautore della più completa raccolta di immagini sulla cultura angolana, il rinomato fotografo e pubblicitario Sergio Guerra espone a Firenze gli aspetti peculiari degli Herero, il gruppo etnico più antico dell’Africa. La mostra, in programma dal 4 luglio al 28 settembre 2014 nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, è composta da oltre 60 foto di grande formato corredate da una scenografia ricca di costumi, ornamenti, oggetti di uso tradizionale e rituale di questa etnia, offrendo un variegato e colorato collage sulla loro forma di vita e sulle loro usanze. In questa occasione vengono anche presentate testimonianze filmate di uomini, donne e giovani Herero che immergono lo spettatore nell’universo di questo gruppo etnico di pastori seminomadi, un esempio di forza e di impegno nel voler salvare un’economia e una cultura ancestrale minacciata dal rapido processo di modernizzazione e occidentalizzazione dei paesi del Continente Nero, e nel voler rimediare alla devastazione causata dalla guerra civile che ha colpito il paese per decenni. Attraverso un’ampia iconografia, oggetti tipici, documenti multimediali riguardanti le tradizioni e i rituali degli Herero, la mostra contribuisce alla conoscenza di un mondo che non esiste più.
Nell’ambito del rapporto di amicizia e collaborazione culturale che da alcuni anni lega le Province di Firenze e Valencia, la Deputacio de Valencia propone questa interessante mostra fotografica con un percorso artistico che rappresenta un impegno sociale, un gesto di denuncia per portare all’attenzione dell’opinione pubblica la tragica storia di questo antico popolo africano.
GLI HERERO appartengono al gruppo etnico Bantu che si dedica alla pastorizia seminomade in una zona dell’Africa fra la Namibia, l’Angola e il Botsuana. Giunsero nel XV secolo nella regione che attualmente occupa l’Angola e si stabilirono nelle province di Cunene e Namibe a sud-ovest del Paese. La loro vita culturale gira soprattutto attorno all’allevamento del bestiame. In Angola, durante tutta la prima metà del ventesimo secolo, gli Herero furono perseguitati dalle autorità coloniali, In Namibia subirono la schiavitù e si opposero alla dominazione germanica, divenendo vittime di uno dei più grandi genocidi della storia. Nel 1904 il generale Lothar von Trotha emise un “ordine di sterminio”, a causa del quale venne soppresso circa l’80% della popolazione Herero.
Per conoscere un po’ meglio il modo di vita dell’etnia, Guerra visse un periodo di tempo all’interno della comunità, osservando le loro pratiche quotidiane. Un popolo sopravvissuto alla persecuzione e all’esilio che ha avuto la forza di recuperare le sue tradizioni ancestrali.
L’AUTORE
Fotografo, pubblicitario e produttore culturale, Sérgio Guerra è nato a Recife, ha vissuto a San Paolo e a Rio de Janeiro fino agli anni 80 quando si è stabilito a Bahia. Dal 1998 ha vissuto fra Salvador, Rio de Janeiro e Luanda, dove porta avanti un programma di comunicazione per il Governo dell’Angola. Nei suoi frequenti viaggi per tutto il paese, è stato testimone di momenti cruciali della lotta per la pace e per la ricostruzione, consentendogli di raccogliere uno dei fondi fotografici più importati sulle 18 province angolane
Mostra a ingresso libero, tutti i giorni, dalle 9 alle 19, escluso il mercoledì.
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