Cultura Firenze

lunedì 27 Gennaio 2014

“Hannah Arendt”: per la Giornata della Memoria allo Stensen di Firenze il film sulla filosofa più influente del novecento

Lunedì 27 gennaio alle ore 16.00, 18.00 e 20.30 (con replica martedì 28 gennaio negli stessi orari), in occasione della Giornata della Memoria presso il cinema Stensen sarà proiettato Hannah Arendt, il nuovo film di Margarethe von Trotta (in lingua originale sottotitolato in italiano) che racconta il pensiero e la storia dell’intellettuale ebreo-tedesca che ha cambiato il pensiero del novecento. La fuga dalla Germania nazista, l’attività di giornalista negli Stati Uniti e il viaggio a Gerusalemme per seguire il processo al criminale di guerra Adolf Eichmann come inviata della rivista New Yorker, esperienza che portò alla genesi de La banalità del male: opera controversa ed estremamente discussa in cui la Arendt getta sull’Olocausto uno sguardo completamente inedito. Dopo la proiezione di martedì 28 alle ore 20.30 interverrà la professoressa Debora Spini, docente di filosofia sociale e politica presso la Syracuse University in Florence.

 

La pellicola mostra Hannah Arendt (Barbara Sukowa) nel corso dei quattro anni (dal 1961 al 1964), in cui assiste, scrive e sopporta la reazione nei confronti del suo lavoro sul processo al criminale di guerra nazista Adolf Eichmann. Osservando la Arendt mentre partecipa al processo, rimanendo al suo fianco mentre viene contestata dai suoi critici e sostenuta da una ristretta cerchia di amici fedeli, avvertiamo l’intensità di questa donna ebrea forte, il suo affascinante mix di arroganza e vulnerabilità, rivelando un’anima formata e sconvolta dall’esilio.

 

Un’accanita fumatrice e una donna orgogliosa, la Arendt è felice e ha successo in America, ma la sua visione penetrante la rende un’outsider dovunque vada. Quando scopre che il Servizio segreto israeliano ha rapito Adolf Eichmann a Buenos Aires e lo ha portato a Gerusalemme, è determinata a raccontare il processo. William Shawn (Nicholas Woodeson), responsabile della rivista New Yorker, è eccitato di avere una stimata intellettuale a occuparsi di questo processo storico, ma il marito della Arendt, Heinrich Blücher (Axel Milberg), non condivide questo suo entusiasmo. Lui è preoccupato che questo incontro riporterà la sua amata Hannah a quelli che entrambi definiscono i “tempi oscuri”.

 

La Arendt entra in questo infuocato tribunale di Gerusalemme aspettandosi di vedere un mostro, ma invece scopre una nullità. La sciatta mediocrità di quest’uomo non coincide con la profonda malvagità delle sue azioni, ma capisce rapidamente che questo contrasto è proprio l’enigma che bisogna risolvere. Ritornata a New York, iniziando a comunicare la sua interpretazione rivoluzionaria di Adolf Eichmann, la paura si impadronisce del suo migliore amico, Hans Jonas (Ulrich Noethen). Lui la mette in guardia, dicendole che il suo approccio filosofico genererà soltanto confusione. Ma la Arendt difende il suo punto di vista coraggioso e originale, convincendo Heinrich a sostenerla in questo percorso. Dopo due anni di pensieri intensi, ulteriori letture e dibattiti con la sua migliore amica americana, Mary McCarthy (Janet McTeer), il ricercatore e amico tedesco, Lotte Köhler (Julia Jentsch) e, ovviamente, un confronto costante con Heinrich, consegna finalmente il manoscritto. La pubblicazione dell’articolo sul New Yorker provoca immediatamente uno scandalo negli Stati Uniti e in Israele, per poi estendersi al resto del mondo.

 

Hannah Arendt fornisce uno sguardo sull’importanza profonda delle sue idee, ma è soprattutto la commovente possibilità di capire il cuore caloroso e la brillantezza glaciale di questa donna complessa e profondamente affascinante.

 

Trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=A1BCBVad-Oc

 

 

Ingresso: sere e festivi: € 8,00 intero; € 6,00 ridotto (under 30, convenzioni)

pomeriggi: € 6,00 prezzo unico

 

 

Fondazione Niels Stensen

Viale don Minzoni 25

www.stensen.org

T. 055566571

Fonte: Ufficio Stampa

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