Cultura Firenze

mercoledì 11 Giugno 2025

Giuliana Sgrena ospite a Vie Nuove per la presentazione del libro Me la sono andata a cercare. Diari di una reporter di guerra

Mercoledì 11 giugno 2025, alle ore 18.00, il Circolo, l’ Associazione e Spazio Donne “Vie Nuove” sono lieti di annunciare la presentazione del libro della giornalista Giuliana Sgrena “Me la sono andata a cercare. Diari di una reporter di guerra” pubblicato ad inizio giugno 2025 per Editori Laterza.

Sarà presente l’autrice che dialogherà con Isabella Mancini, referente de “La Casa delle Donne” Firenze e presidente di “Nosotras” Onlus e con Edoardo Treviri
dell’Associazione “Vie Nuove”.

Circolo “Vie Nuove”_Viale Giannotti, 13 Firenze_Ingresso libero

«Se una giornalista torna in una bara da un paese in guerra, sicuramente sarà stata uccisa perché aveva fatto uno scoop, se invece dopo essere stata rapita torna a casa viva, beh, allora se l’era andata a cercare».
Giuliana Sgrena se l’è andata a cercare raccontando la violenza e la sopraffazione nei più importanti conflitti degli ultimi trent’anni, dando al giornalismo di guerra anche un punto di vista femminile.
Giuliana Sgrena è stata per quasi trent’anni inviata speciale in tutti i maggiori conflitti: dall’Algeria all’Iraq, dalla Somalia all’Afghanistan, dalla Siria all’Eritrea. I suoi articoli hanno raccontato un mondo dove la guerra stava tornando a essere non più un’eccezione ma la normalità. Dove regimi autoritari reprimevano e violentavano i propri popoli, dove gli stati fallivano, dove gli interventi di peacekeeping dei paesi occidentali si risolvevano in fallimenti e fughe precipitose. Si è esposta in prima linea per svelare le grandi falsificazioni dei governi e dei giornalisti embedded: dalle violenze commesse da chi avrebbe dovuto esportare la democrazia ai traffici osceni che ogni guerra porta con sé.
A emergere in questo libro sono soprattutto gli incontri con donne e uomini straordinari, o il ricordo di colleghi, come Ilaria Alpi e Maria Grazia Cutuli, che hanno pagato con la vita la loro volontà di testimonianza. E, naturalmente, c’è il peso che tutto questo lascia nella propria esistenza: per Giuliana soprattutto il rimorso per la morte di Nicola Calipari, colui che l’aveva liberata dal sequestro di un gruppo islamista in Iraq e che venne ucciso da un soldato americano sull’auto che li stava portando all’aeroporto di Baghdad.
Per anni, alla sindrome del sopravvissuto si è accompagnata l’accusa, da parte del mondo tutto maschile del giornalismo di guerra, di ‘essersela andata a cercare’, perché una donna non avrebbe dovuto essere lì. E questo libro è proprio la rivendicazione, con orgoglio, di una vita spesa – da donna – in prima linea>>.

Giuliana Sgrena, giornalista, è stata inviata de “il manifesto” in diversi paesi arabi, tra i quali l’Algeria, la Somalia, la Palestina. Dopo il 2001 ha seguito l’intervento occidentale in Afghanistan e dal 2003 quello in Iraq. In tutti questi paesi ha cercato di raccontare la vita della popolazione civile, principale vittima delle guerre. In quasi trent’anni di lavoro in paesi musulmani ha approfondito i temi relativi all’islamismo, con particolare attenzione alla condizione della donna. Tra i suoi libri, Fuoco amico (Feltrinelli 2006), Dio odia le donne (Il Saggiatore 2016) e Donne ingannate. Il velo come religione, identità e libertà (Il Saggiatore 2022).

Ulteriori cenni biografici e pubblicazioni di Giuliana Sgrena
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuliana_Sgrena

Fonte: Ufficio Stampa

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