Teatro Cascina
mercoledì 5 Febbraio 2014
Giuliana Musso in scena alla Città del Teatro di Cascina con “Sex Machine”. Con lei sul palco il chitarrista Gianluigi Meggiorini
Mercoledì 5 febbraio alla Città del Teatro di Cascina arriva Giuliana Musso in “Sex Machine. Un popolo di santi, poeti, navigatori e puttanieri”, di e con Giuliana Musso, musiche di Gianluigi Meggiorini, regia di Massimo Somaglino.
“SexMachine” è un colpo basso che ci parla di sesso e potere. Lui è pulito: paga. Lei è sporca: guadagna. Mentre il mercato della prostituzione si espande, crescono gli abusi e i crimini contro le donne. L’ingranaggio implacabile ti scuote nel profondo. Macchina del sesso, ma soprattutto formidabile macchina da teatro. Una chitarra Gibson semiacustica è suonata dal vivo e senza sosta…
Un’attrice ed un musicista danno voce ed anima a sei personaggi che, visti in sequenza, formano un quadro di contemporanea umanità, complessa, multiforme, ridicola, sincera. Dino, pensionato, nostalgico delle case chiuse. Vittorio, agente di commercio, il cliente perfetto. Monica, mamma di Cristian, castigatrice dei costumi. Silvana, una professionista. Igor, ventenne, magazziniere, un arlecchino appassionato di lap-dance. Sandro, imprenditore nordestino, fallito. Hanno tutti in comune due cose: appartengono alla cultura del nord-est e trovano soddisfazione ai loro bisogni e ragione alle loro paure nel variegato e complesso mondo dei rapporti sessuali a pagamento.
Una chitarra Gibson semiacustica è suonata dal vivo e senza sosta. La musica offre allo spettatore spazio per ascoltare ciò che non si può raccontare, è sostegno e contrappunto alla rivelazione dei personaggi, insegue, precede, provoca e rivela il lavoro di improvvisazione di Giuliana Musso. A ciascun personaggio corrisponde un ambiente musicale e le canzoni – tutte originali – concorrono alla drammaturgia dello spettacolo.
Le prostitute si possono chiamare in molti modi: donnine allegre, lucciole, belle di notte, puttane, troie, bagasce, battone, mignotte, zoccole, meretrici, fallofore, sex workers… I clienti si chiamano clienti. Mentre quella delle prostitute è una categoria numericamente ristretta, indagabile ed indagata, dei clienti non si sa nulla, non si indaga, nulla viene messo in discussione. Perché i clienti siamo noi. “Sexmachine” ovvero del bisogno di ricerca di sesso altro. Andare a puttane non è una malattia ma se lo fosse sarebbe un’epidemia. Devono parlare gli uomini: abbiamo bisogno di sapere del loro grande amore per le prostitute e del loro simultaneo disprezzo per queste donne. La prostituta e i suoi clienti sono i soggetti del più grande paradosso dei nostri tempi. Mentre il mercato si espande e la domanda di sesso mercenario cresce, crescono gli abusi, i crimini, e si concretizza, sotto forma di leggi dello Stato, la voglia di ridurre la libertà delle donne e di limitare il loro diritto ad esercitare con dignità e sicurezza il loro mestiere.
“Sexmachine” ci parla di sesso e potere. Nella grande macchina del sesso ci siamo tutti, e per tutti la potenza si misura in denaro, anche a letto. Lui è pulito: paga. Lei è sporca: guadagna. Lui si vanta con gli amici o con gli elettori. Lei si deve giustificare.
“Sexmachine” è la macchina delle libertà. Perché grazie a Dio oggi lo possiamo fare dove, come e con chi vogliamo. E più liberi siamo e più andiamo a farlo di nascosto, con donne che non conosciamo e che spesso libere non sono. I rapporti sessuali a pagamento in Italia sono – ogni giorno – più di 25.000. Quasi 10 milioni di rapporti all’anno esprimono in modo chiaro ed inequivocabile un bisogno di sesso che i rapporti gratuiti e reciproci o non possono o non sanno soddisfare.
Alle ore 18.30 nel ridotto del teatro Giuliana Musso incontrerà il pubblico insieme all’attrice Anna Meacci
Alle 21 spettacolo SEXMACHINE in sala piccola
biglietti da 10 a 15 euro
info biglietteria@lacittadelteatro.it 050.3144886
prevendita nei giorni feriali presso gli uffici del teatro dalle 10.30 alle 12.30, nel circuito boxoffice e su www.boxol.it
La Città del Teatro via Toscoromagnola 656 Cascina Pisa
Aperitivo a 5 euro presso il RITROVO del Teatro o cena alla carta prima o dopo lo spettacolo. E’ gradita la prenotazione al 348.4404671
Rassegna stampa
Come si può esattamente definire Giuliana Musso, la ficcante autrice-interprete friulana creatrice di spettacoli che affrontano temi scomodi, inconsueti per il teatro? Non fa l’attrice in senso stretto, non fa – per fortuna – la narratrice. Certo, è una vera forza del palcoscenico, ma la sua attività sembra piuttosto quella di un palombaro che si cala in profondità nelle zone oscure del nostro vivere sociale, che ne esplora zone d’ombra e contraddizioni, risalendone con dei reperti che documentano fedelmente le situazioni nelle quali sono state ripescate.
Renato Palazzi, Il Sole 24 Ore
… un’altra indagine scomoda nell’universo delle donne, portata fino a interpretarne aspri vissuti maschili.
… di diritti civili Giuliana Musso vuole parlare, andando su quella delicata linea di confine che separa nettamente la visione del mondo “progressista” da quella “conservatrice”.
…. Musso dà una bella prova di eclettismo, passando attraverso sei personaggi (due donne e quattro uomini) che vanno a disegnare una sorta di storia della prostituzione, dai bordelli degli anni venti alle lap dancer delle nostre discoteche. Un cabaret ambientato nella opulenta provincia del nord-est, dove piccoli imprenditori affogano tra i vortici dei loro stessi consumi e poi piangono sul letto di una puttana.
Mariateresa Surianello – Il Manifesto
E’ una e sestupla, un prisma cangiante di personaggi, ovvero le variazioni sul tema di Sexmachine, ardimentosa performance in cui l’attrice vicentina si immedesima con carnale pertinenza al soggetto trattato: la prostituzione.
…. Sexmachine è un colpo basso, che viene su dritto dagli inferi dei desideri da soddisfare di nascosto e poi negare. Viaggio notturno di pulsioni voraci e violente, ritratto a più voci sul sesso a pagamento, dove Giuliana si inoltra tutta sola, più maschile che femminile, appoggiandosi (appena il tempo di riprendere fiato) agli accordi di chitarra di Igi Meggiorin che punteggiano il suo assolo multiplo.
… l’ingranaggio implacabile della Giuliana – Sexmachine ti scuote nel profondo. Macchina del sesso, ma soprattutto formidabile macchina da teatro.
Rossella Battisti – L’Unità
Brava, bravissima Giuliana Musso, un’attrice che si segue da tempo, ogni volta grande nel coinvolgere, emozionare, sapendo far ridere delle debolezze umane con intelligenza e vasta simpatia, attenta ai particolari dei singoli personaggi che tratteggia, dura e ironica, mai parodistica, una leggerezza interpretativa che sa nello stesso tempo toccare più grumi di dolore, un’infelicità del vivere che è insieme intima, delle figure maschili e femminili che interpreta, e rigorosamente teatrale, una cura estrema dei toni della voce, i ritmi, le modalità espressive, ma anche nelle posture, nel modo di camminare, negli sguardi…
(…) Attrice che riesce ad affrontare con tanta forza e sensibilità, umorismo e partecipazione, comprendendo senza giudicare, ma anche svelando e denunciando, il complesso tema della prostituzione in Italia, citando sì dei dati precisi (venticinquemila i rapporti a pagamento al giorno, dieci milioni all’anno…), ma entrando quindi nell’essenza delle cose attraverso chi va impersonando, individui particolari, ben caratterizzati, con echi però d’universalità, aspetti riconoscibili in tanti. E per questo forse anche si ride tanto volentieri: le verità della vita, le sue contraddizioni, manie, abitudini rese così evidenti dal teatro, da un’eccellente attrice qual è Giuliana Musso.
Valeria Ottolenghi, La Gazzetta di Parma
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